La veridicità delle previsioni di bilancio di cassa nella programmazione finanziaria degli enti locali

Nella seduta del 24 settembre u.s., la Commissione Arconet ha esaminato la proposta di aggiornamento del principio contabile della programmazione guardante le previsioni di cassa, nodo centrale della programmazione finanziaria degli enti locali per favorire il rispetto dei tempi di pagamento ed evitare la formazione di ulteriori passività pregresse e i correlati oneri finanziari.

La proposta, dopo avere chiarito la differenza tra le previsioni di competenza, costituite dai crediti e  ai debiti che l’ente ha il diritto di riscuotere o il dovere di pagare in ciascun esercizio, e le previsioni di cassa, che indicano l’importo dei crediti e dei debiti che si prevede effettivamente di riscuotere e di pagare nel corso del medesimo anno, individua le condizioni da rispettare per la corretta elaborazione delle previsioni di cassa:
➢ il totale delle previsioni di cassa delle entrate diverse dalle partite di giro non deve superare la seguente somma algebrica:
+ totale degli stanziamenti delle entrate di competenza,
+ totale dei residui attivi alla chiusura dell’esercizio precedente,
– fondo crediti di dubbia esigibilità iscritto in bilancio,
– fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione presunto dell’esercizio precedente;
➢ il totale delle previsioni dei pagamenti non deve superare la somma del fondo di cassa iniziale con il totale delle previsioni delle riscossioni.
➢ il totale delle previsioni di cassa delle spese diverse dalle partite di giro non deve essere inferiore alla seguente somma algebrica:
+ i residui passivi alla chiusura dell’esercizio,
+ il totale degli stanziamenti delle spese di competenza, tenendo conto delle spese con esigibilità distinta dalla scadenza di pagamento previste dai principi contabili (ad esempio, il paragrafo 5.2 lettere b) e g) dell’allegato 4/2. Al tal fine, dal totale degli stanziamenti sono escluse le spese da pagare nell’esercizio successivo e sono comprese le spese di competenza dell’esercizio precedente, da pagare nell’esercizio di riferimento;
– i residui passivi e la quota degli stanziamenti di competenza “di cui già impegnato” oggetto di contenzioso che non si prevede di chiudere nell’esercizio,
– la quota delle previsioni delle spese di competenza costituita dal “di cui fondo pluriennale vincolato”,
– gli stanziamenti degli altri fondi di spesa, esclusi i fondi di riserva, in quanto destinati a finanziare impegni e pagamenti.

Al fine di garantire la coerenza tra le previsioni di competenza e le previsioni di cassa, la proposta prevede che, se il totale delle previsioni dei pagamenti non sia sufficiente a far fronte al totale delle spese di competenza e dei residui che saranno effettivamente esigibili nel corso dell’esercizio, è necessario:
– assicurare il pagamento delle obbligazioni già assunte, costituite dai residui passivi esigibili e dalla quota degli stanziamenti di competenza “di cui già impegnato”
– ridurre gli stanziamenti delle spese di competenza, in quanto trattasi di autorizzazioni di nuove spese.

 

La redazione PERK SOLUTION

Registrazione dell’impegno, individuazione della copertura finanziaria ed imputazione degli incentivi per funzioni tecniche

Il sistema degli incentivi tecnici, volto a remunerare il personale interno impegnato nelle funzioni tecniche connesse alla realizzazione di lavori, servizi e forniture, si fonda su una logica uniforme, che prescinde dal tipo di procedura adottata o dal contratto scelto dall’ente per l’affidamento. La ratio dell’istituto è quella di riconoscere un compenso aggiuntivo per l’effettivo svolgimento di attività tecniche tipizzate dal legislatore (progettazione, direzione lavori, collaudo, verifica e altre funzioni analoghe), assumendo le relative responsabilità in sede di erogazione.

La disciplina contabile di riferimento, contenuta nel principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria (allegato 4/2 al d.lgs. 118/2011, paragrafo 5.2), prevede un meccanismo articolato di doppia registrazione. In sintesi:

  • gli impegni di spesa per incentivi tecnici vengono inizialmente registrati a carico degli stanziamenti relativi ai lavori, servizi o forniture cui gli incentivi si riferiscono;
  • tale registrazione avviene dopo la sottoscrizione del contratto integrativo del personale relativo all’anno di riferimento e con imputazione all’esercizio in corso;
  • viene quindi emesso il mandato di pagamento in favore dell’Ente e contestualmente registrato l’accertamento dell’entrata per pari importo.

Successivamente, in applicazione del principio della competenza finanziaria potenziata, si procede all’impegno della spesa per incentivi tecnici nell’esercizio in cui l’obbligazione verso i dipendenti diventa esigibile, a valere sugli stanziamenti della spesa di personale.

È quanto ha ribadito la Corte dei conti, Sez. Lombardia, con deliberazione n. 355/2025/PAR, in risposta ad una richiesta di chiarimento in merito alla modalità di registrazione dell’impegno, individuazione della copertura finanziaria ed imputazione dell’incentivo ex art. 45 del D.lgs. 36/2023 e s.m.i. per le concessioni, alla luce della vigente normativa. In particolare, l’Ente ha chiesto di sapere “se sia possibile per le concessioni, prevedere la registrazione dell’impegno degli incentivi tecnici ex art. 45 comma 3 e seguenti del D.Lgs. 36/2023 a valere direttamente sugli esercizi di esigibilità della spesa, anziché imputare l’intero impegno sull’esercizio in corso di gestione nell’ambito degli stanziamenti di spesa corrente appositamente destinati a quanto in oggetto. Così facendo il mandato in quietanza di entrata a favore del titolo terzo tipologia 500 “Rimborsi e altre entrate correnti”, da emettere per permettere la contabilizzazione dell’incentivo fra le spese di personale, non verrebbe emesso per l’intero importo nell’anno di inserimento dell’incentivo nel fondo per il salario accessorio, ma con gradualità nei vari esercizi del bilancio in coincidenza della liquidazione dell’incentivo ai dipendenti”.

Sussiste un sistema omogeneo della loro contabilizzazione che prescinde dalla procedura seguita e quindi dalla tipologia di contratto prescelto dall’ente nell’affidamento di lavori, servizi e forniture.

 

La redazione PERK SOLUTION

 

Pubblicato il parere dell’organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC), in collaborazione con l’Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), ha reso disponibile lo schema di “Parere dell’organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028“.

Il documento è aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione in Parlamento.

Lo schema di parere è predisposto nel rispetto della parte II del TUEL (“Ordinamento finanziario e contabile”) nonché del D.lgs. n. 118/2011 e dei principi contabili allegati. Peraltro, per la formulazione del parere e l’esercizio delle sue funzioni, l’organo di revisione può avvalersi dei principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali emanati dal CNDCEC.

Il documento è composto da un testo word con una traccia del parere dell’organo di revisione corredata da commenti in corsivetto di colore azzurro che aiutano il revisore nello svolgimento dei controlli. A supporto dell’elaborazione del parere vengono forniti anche un file excel contenente le tabelle che possono essere copiate e incollate nel parere e le check list che rappresentano una guida pratica per le verifiche.

Particolare attenzione è dedicata alla segnalazione di eventuali criticità, anomalie o irregolarità che l’Organo di revisione dovesse riscontrare nel corso delle sue attività con avvertenza, in apposita sezione, a valutare accuratamente questi alert sia nella fase di formulazione del proprio giudizio sia, nell’ambito della funzione di collaborazione, nell’ottica di fornire un valido supporto all’organo politico al quale compete la complessa attività d’indirizzo e controllo amministrativo dell’ente.

Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Modalità di riscossione dei contributi dovuti dagli Enti locali non beneficiari di trasferimenti da parte del Ministero dell’Interno all’Aran per l’anno 2025

È stato pubblicato il comunicato di Aran e del Ministero dell’Interno in attuazione di quanto previsto dall’articolo 46, comma 8 del decreto legislativo n. 165/2001, nonché dal D.M. del 27 novembre 2013, pubblicato sulla G.U. n. 19 del 24 gennaio 2014, che definisce le modalità di riscossione del contributo annuale dovuto all’Aran per l’attività di contrattazione ed assistenza dagli Enti locali.

Il contributo annuale per l’anno 2025 dovuto dagli Enti locali non beneficiari di trasferimenti da parte del Ministero dell’Interno, sarà richiesto direttamente dall’ARAN ai singoli Enti con un avviso di pagamento “PagoPA” spedito dall’indirizzo pec: pagopa@pecpopso.it alla pec istituzionale di ogni singola Amministrazione, come già anticipato nella nota prot.n. 0014858 del 31/10/2025 (in allegato elenco degli Enti tenuti al versamento).

Per una fattiva collaborazione istituzionale, si chiede agli enti di provvedere al pagamento del contributo dovuto alla scrivente Agenzia per l’anno 2025 esclusivamente utilizzando la procedura PagoPA.

Per eventuali chiarimenti in ordine alla quantificazione dell’importo del contributo dovuto – pari al prodotto del contributo annuale per singolo dipendente (€ 3,10) per il numero complessivo dei dipendenti in servizio al 31 dicembre 2023 (dato estratto dall’ultimo conto annuale pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) – potranno essere richiesti direttamente all’Aran al seguente indirizzo di posta elettronica: riscossionecontributi@aranagenzia.it.

 

La redazione PERK SOLUTION

Siglata l’ipotesi di CCNL per il comportato Funzioni Locali triennio 2022-2024

L’ARAN, in data 3 novembre, ha firmato, con CISL, UIL e CSA, l’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale del Comparto Funzioni Locali relativo al triennio 2022-2024, che disciplina sia la parte giuridica che quella economica per il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2024.

Aspetti economici

Il contratto prevede incrementi retributivi medi mensili lordi di €136,76 per tredici mensilità, pari al 5,78% sul monte salari 2021, che integrato dello 0,22% per il trattamento accessorio arriva a circa 140 euro mensili.

Principali novità

  1. Orario di Lavoro Flessibile e Sostenibile:
  • Viene introdotta, in via sperimentale e su base volontaria, la possibilità di articolare l’orario ordinario di lavoro di 36 ore settimanali su quattro giorni;
  • Viene riconosciuta la maturazione del buono pasto anche per il personale in lavoro agile (smart working).
  1. Ordinamento Professionale e Progressioni:
  • È stata prorogata al 31 dicembre 2026 la scadenza per l’espletamento delle procedure in deroga per le progressioni tra le aree;
  • Per i titolari di incarichi di Elevata Qualificazione (EQ), è stato innalzato il limite massimo della retribuzione di posizione da €18.000 a €22.000;
  • Per i titolari di incarico di EQ della Polizia Locale, è stata prevista la possibilità di cumulare, tra i compensi aggiuntivi, gli incentivi monetari derivanti dai proventi del Codice della Strada e l’indennità di ordine pubblico.
  1. Relazioni Sindacali e Innovazione:
  • Viene previsto per la prima volta che l’informativa relativa al Piano triennale dei fabbisogni di personale sia seguita da un incontro di approfondimento con i soggetti sindacali;
  • L’Organismo Paritetico per l’Innovazione (OPI) è potenziato, rendendo obbligatoria la sua riunione almeno due volte l’anno e includendo tra le sue materie di confronto i cambiamenti derivanti dalla transizione ecologica e digitale, inclusa l’Intelligenza Artificiale (IA), e i fenomeni di stress lavoro correlato e burn out.
  1. Tutele Sociali e Sanitarie:
  • Patrocinio Legale per Aggressioni: Viene introdotta la previsione che l’ente debba assumere ogni onere di difesa per tutti i gradi di giudizio per i dipendenti vittime di aggressioni da parte di terzi;
  • Terapie Salvavita: Sono state ampliate le casistiche (includendo accessi ambulatoriali, visite specialistiche, esami diagnostici e follow-up) che sono escluse dal computo del periodo di comporto per malattia e che danno diritto all’intera retribuzione;
  • Welfare Integrativo: Sono state ampliate le fattispecie di welfare aziendale, includendo l’incentivazione alla mobilità sostenibile;
  • È stata introdotta la possibilità per i dipendenti con particolari esigenze (salute o assistenza familiare) di estendere il numero di giorni in modalità agile o da remoto tramite contrattazione integrativa.
  1. Istituti Economici Comuni:
  • Si procede al parziale conglobamento di quote dell’indennità di comparto nello stipendio tabellare, con un impatto positivo sul calcolo di molti istituti retributivi;
  • Per il personale turnista, è stata introdotta una disciplina che, in caso di mancata prestazione nelle giornate festive infrasettimanali, considera tali giornate come festive (senza compenso per il turno) senza generare debito orario.

 

Asili nido: non occorre riclassificare i residui passivi al 31.12.2025 assunti al programma 1 della missione 12

La Ragioneria Generale dello Stato con il decreto 10 ottobre 2024 ha modificato, fra gli altri, gli schemi del bilancio di previsione con decorrenza dal 2026. Le modifiche riguardano in particolare la missione 12 della spesa, con l’istituzione del programma 11 “Interventi per asili nido”, che in questo modo viene di fatto scorporato dal programma 1 “Interventi per l’infanzia e i minori”.

In merito alla gestione dei residui passivi al 31 dicembre 2025 e degli impegni assunti ed imputati agli esercizi successivi al 2025, Arconet chiarisce che gli enti locali potranno iniziare a imputare, sulla missione 12, programma 11 del bilancio 2026-2028, solo gli impegni assunti nel 2026.

Non è richiesta la riclassificazione delle spese contabilizzate sulla base di obbligazioni giuridiche sorte fino al 31 dicembre 2025 e imputate negli esercizi successivi.

Di conseguenza, per quanto rappresentato, la spesa per asili nido del 2026 potrà essere determinata, dall’ente, facendo riferimento sia a impegni assunti nel 2025 con imputazione al 2026 sulla missione 12, programma 1, sia a impegni assunti nel 2026 con imputazione al 2026 sulla missione 12, programma 11.

Il piano degli indicatori allegato al bilancio di previsione 2026-2028 non tiene conto del nuovo programma 11 della Missione 12 che comunque sarà acquisito dalla BDAP senza segnalazione di errori.

In proposito Arconet anticipa che i decreti di aggiornamento del Piano degli indicatori, di cui all’articolo 8-bis del d.lgs. n. 118 del 2011, sono in corso di predisposizione per essere successivamente emanati.

 

La redazione PERK SOLUTION

Costo massimo per i mutui con oneri a carico degli enti locali

Il Dipartimento del Tesoro, con determina del Dirigente Generale Capo del Debito Pubblico, n. 4956313 del 27/10/2025, ha aggiornato, ai sensi e per gli effetti del citato articolo 22, comma 2, del decreto legge 2 marzo
1989, n. 66, a decorrere dal 3 novembre 2025, il costo globale annuo dei mutui con onere a carico degli enti locali di cui all’art. 2, comma 1, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico sull’ordinamento degli enti locali), da stipulare a tasso fisso o a tasso variabile, che non può essere superiore, per le rispettive scadenze,
a quello di seguito indicato:

 
Scadenza Mutui Tasso Fisso Tasso Variabile
Fino a 10 anni Swap 7Y + 0,55% Euribor6M + 0,60%
Fino a 15 anni Swap 10Y + 0,80% Euribor6M + 0,80%
Fino a 20 anni Swap 12Y + 1,00% Euribor6M + 1,05%
Fino a 25 anni Swap 15Y + 1,15% Euribor6M + 1,20%
Oltre 25 anni Swap 20Y + 1,20% Euribor6M + 1,30%

I tassi Swap sono i tassi verso Euribor, riportati alla pagina ICE – EURIBOR A (11:15am Fft) del circuito Bloomberg, del giorno precedente la stipula del contratto. Il tasso Euribor applicabile ai mutui, riportato alla pagina EBF – EURIBOR Rates del circuito Bloomberg, è rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la data di decorrenza di ciascun periodo di interessi.

Avviso “Risorse in Comune”: adesione entro il 10 dicembre 2025

Tutti i Comuni italiani con popolazione compresa tra 5.000 e 25.000 abitanti potranno aderire al nuovo Avviso pubblico “Risorse in Comune”, promosso dal Dipartimento della funzione pubblica, in collaborazione con i partner istituzionali Consip S.p.A., Invitalia S.p.A. e Formez PA, e finanziato nell’ambito della Missione 1, Componente 1, Investimento 2.3 “Competenze e capacità amministrativa”, Sub-investimento 2.3.2 “Sviluppo delle capacità nella pianificazione, organizzazione e formazione strategica della forza lavoro” del PNRR

Con una dotazione complessiva di 100 milioni di euro, l’Avviso prevede un intervento di riqualificazione degli ambienti di lavoro delle amministrazioni pubbliche e degli strumenti di supporto. L’obiettivo è digitalizzare i processi amministrativi, sostenendo l’adozione di tecnologie innovative e l’adeguamento delle infrastrutture informatiche, così da garantire una gestione dei dati più sicura, integrata e accessibile, superare gli archivi cartacei e promuovere un approccio basato sui dati per la pianificazione, la gestione del personale e l’allocazione delle risorse.

Attraverso l’Avviso, i Comuni potranno accedere a risorse per:

  • l’acquisto di hardware e software innovativi;
  • l’introduzione di arredi e soluzioni ergonomiche negli spazi di lavoro;
  • l’adozione di modelli organizzativi volti alla valorizzazione del capitale umano e alla riqualificazione degli ambienti lavorativi.

L’obiettivo è duplice: potenziare le amministrazioni e generare benefici diretti per i cittadini, garantendo tempi più rapidi, procedure semplificate, interazioni più smart e una maggiore qualità dei servizi offerti alle comunità. I Comuni interessati potranno presentare la propria adesione sulla Piattaforma Lavoro Pubblico | Risorse in Comune dal 30 ottobre al 10 dicembre 2025.

 

La redazione PERK SOLUTION

Tarsu scuole: approvato in Conferenza Stato-Città il riparto annualità 2025

È stata approvata con Delibera di attuazione nella seduta di Conferenza Stato-Città ed Autonomie Locali del 23 ottobre 2025, il riparto tra i Comuni dell’annualità 2025 del contributo del Ministero dell’Istruzione e del Merito, per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) nelle scuole statali. Considerate le risorse pari a 51.212.627,00, per l’individuazione della percentuale da assegnare ai Comuni che in base ai dati ISPRA raggiungono almeno il 65% di raccolta differenziata, si è preso a riferimento la percentuale assegnata nel 2023 pari al 14 %, tenuto conto dell’eccezionalità delle risorse assegnate nel 2024 (oltre 55milioni).

Per l’annualità 2025 si è deciso di riservare una percentuale pari al 16% (dati ISPRA ann. 2023) che assegna ai Comuni non virtuosi un importo pari a 5,89 e ai ben oltre 5000 Comuni virtuosi un importo pari al 7,73: ricevendo entrambi un importo superiore a quello del 2023 e in linea con la finalità dell’Accordo di Conferenza Stato-Città e autonomie locali del 2008 che intende riconoscere una premialità ai Comuni virtuosi.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito procederà alla predisposizione degli elenchi dei Comuni beneficiari e all’assegnazione delle risorse entro il mese di novembre (fonte Anci).

 

La redazione PERK SOLUTION

Tasso di inflazione programmata 2026 al 1,5%

Il Governo ha fissato per il 2026 un tasso di inflazione programmata pari all’1,5%, un obiettivo che riflette un approccio prudente in un contesto economico ancora in evoluzione. Un’inflazione all’1,5% si colloca leggermente al di sotto del target di medio periodo della Banca Centrale Europea (2%), segnalando una prospettiva di crescita moderata.

Il tasso di inflazione programmata (tip) costituisce un parametro di riferimento per l’attualizzazione di poste di bilancio e di emolumenti fissati per legge, ad esempio appalti pubblici, affitti, assegni familiari, rette mense scolastiche, ecc.. Risulta, inoltre, alla base degli aggiornamenti delle tariffe idriche e dei rifiuti, etc. Dal punto di vista della finanza pubblica, una dinamica dei prezzi contenuta facilita la programmazione della spesa e contribuisce a rendere più prevedibile il costo del debito.

 

La redazione PERK SOLUTION