Affidamento di servizi di ingegneria, no a clausole che subordinano l’erogazione dei compensi

Negli atti di indizione delle procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura non è ammissibile inserire clausole che subordinino l’erogazione dei compensi all’ottenimento di un finanziamento. In linea con i principi generali applicabili agli affidamenti pubblici, i corrispettivi dovuti per tali servizi devono essere riconosciuti indipendentemente dall’esito della domanda di finanziamento.

Il chiarimento è stato fornito da ANAC con deliberazione del Consiglio, che ha disposto la pubblicazione di una nuova FAQ nella sezione dedicata all’art. 66 del Codice dei contratti pubblici, relativa agli operatori economici per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria.

ANAC ha inoltre precisato che non è consentito affidare congiuntamente la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP) e gli altri livelli di progettazione. Il DOCFAP, ai sensi dell’articolo 2 dell’Allegato I.7 al Codice, deve infatti essere redatto preliminarmente al Documento di indirizzo alla progettazione (DIP), nel rispetto del quadro esigenziale di cui all’articolo 1 del medesimo Allegato. Il DIP, a sua volta, è predisposto dal RUP ai sensi dell’articolo 41, comma 3, del Codice e costituisce il presupposto per la definizione dei successivi livelli progettuali.

L’articolo 3 dell’Allegato I.7 stabilisce inoltre che il DIP, coerente con il quadro esigenziale e con la soluzione individuata nel DOCFAP, individua caratteristiche, requisiti ed elaborati necessari per ciascun livello della progettazione. Il rispetto di tale sequenza procedurale, espressamente prevista dal Codice dei contratti pubblici e dal relativo Allegato I.7, esclude pertanto la possibilità di affidare il DOCFAP contestualmente ad altri livelli progettuali, qualora lo stesso sia affidato a soggetti esterni.

 

La redazione PERK SOLUTION

Gare a prezzo fisso, l’impresa deve indicare separati costi di manodopera e oneri sicurezza

Nelle procedure di affidamento da aggiudicare a prezzo fisso trova applicazione l’articolo 108, comma 9, del Codice dei contratti pubblici, che impone agli operatori economici di indicare separatamente, nell’offerta economica e a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri della sicurezza aziendale. L’obbligo non si applica esclusivamente alle forniture senza posa in opera e ai servizi di natura intellettuale.

Sul punto è intervenuta ANAC, che con una FAQ pubblicata nella sezione dedicata all’art. 108 ha chiarito come tale adempimento sia richiesto anche nelle gare a prezzo fisso, nonostante l’assenza di un ribasso economico. Il chiarimento è coerente con quanto già precisato nella Relazione illustrativa al Bando tipo n. 1/2023, aggiornato con Delibera ANAC n. 365/2025.

La finalità della previsione è consentire alla stazione appaltante di verificare che l’operatore economico, pur presentando un’offerta complessivamente non ribassata, non intenda compensare l’equilibrio economico dell’appalto riducendo le risorse destinate alla manodopera o agli oneri di sicurezza rispetto a quanto stimato dalla stazione appaltante, imputando tali riduzioni ad altre voci di costo o all’utile d’impresa.

Ne consegue che l’indicazione separata dei costi della manodopera e degli oneri della sicurezza costituisce un requisito essenziale dell’offerta economica anche nelle gare a prezzo fisso, a tutela della trasparenza e del rispetto delle condizioni di lavoro e di sicurezza.

 

La redazione PERK SOLUTION

PA e gestori di pubblici servizi: compilazione questionario su formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici

Le Pubbliche Amministrazioni e i gestori di pubblici servizi hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per compilare il questionario previsto per il monitoraggio sull’attuazione delle Linee guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici.

L’adempimento riguarda i soggetti individuati dall’art. 2, c. 2 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) che risultano accreditati all’Indice dei domicili digitali della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi – IPA e rappresenta un passaggio fondamentale per verificare il livello di conformità degli enti alle disposizioni in materia di gestione documentale.

Sono tenuti a partecipare alla rilevazione, a titolo di esempio:

  • tutte le Pubbliche Amministrazioni, incluse amministrazioni centrali, regionali e locali, enti pubblici, scuole, università, amministrazioni del SSN, camere di commercio, autorità indipendenti;
  • i gestori di pubblici servizi;
  • le società a controllo pubblico se ricadono nell’ambito applicativo del CAD.

L’obiettivo della rilevazione è quello di conoscere lo stato di avanzamento degli adempimenti previsti dalle Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici, tra cui:

  • l’adozione e pubblicazione del manuale di gestione documentale;
  • la nomina del responsabile della gestione documentale per ogni Area Organizzativa Omogenea (AOO);
  • la nomina del coordinatore della gestione documentale, nel caso siano presenti più AOO;
  • la pubblicazione delle informazioni nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.

Il monitoraggio rientra nell’ambito dell’aggiornamento 2026 del Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2024–2026, che pone grande attenzione alla corretta governance del documento informatico come elemento chiave dei processi digitali della PA. Il questionario è disponibile all’indirizzo https://gestionedocumentalept.agid.gov.it/. La compilazione può essere effettuata dal Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD), dal Responsabile della Gestione documentale o da un altro soggetto appartenente alla PA, delegato alla compilazione, previa autenticazione tramite Spid o CIE (fonte Agid).

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Rendicontazione spese per l’invio delle cartoline avviso agli elettori all’estero – anno 2025

Con comunicato del 5 dicembre 2025, la Direzione centrale della Finanza Locale rende noto che è stata attivata la funzione per la rendicontazione, da parte dei comuni, delle spese sostenute per la spedizione delle cartoline avviso agli elettori all’estero relative alle consultazioni dell’anno 2025. Ciascun comune sarà tenuto a rendicontare le spese in esame distinte per il tipo di votazione per la quale è stato interessato (referendum, regionali, comunali).

La funzionalità «Rendiconto Cartoline Avviso», visualizzabile anche dalle Prefetture, è raggiungibile dall’interno dell’applicazione denominata “Finanza Locale” contenuta nel portale “DAIT Servizi” tramite il menu «Spese Elettorali» alla voce «Gestione».

Eventuali chiarimenti potranno essere richiesti tramite la mail dedicata: rendicontielettorali.fl@interno.it.

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Anci e Upi chiedono proroga al 28 febbraio 2026 per bilancio previsione

Il presidente di Anci Gaetano Manfredi e di UPI Pasquale Gandolfi hanno inviato ai ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e dell’Economia Giancarlo Giorgetti una comunicazione in cui viene richiesta la proroga del termine di approvazione del bilancio di previsione 2026-2028 al 28 febbraio 2026. La missiva precisa che sarà sancito in sede di Conferenza Stato Città che trattasi di termine non più rinviabile.

La richiesta è motivata dalla difficoltà di rientrare entro i termini ordinari del 31 dicembre, causa l’inevitabile incertezza sui contenuti e l’applicazione di
norme già inserite nel DDL Bilancio 2026 e per le altre che sono attese in fase di approvazione della Legge. A ciò si aggiunge, come di consueto avvenuto, la complessità degli adempimenti tecnici e di concertazione relativi alla determinazione e riparto dei due principali fondi, il Fondo di solidarietà comunale e il Fondo sperimentale di riequilibrio, che non ha permesso di pubblicare i nuovi dati relativi al 2026. Analoghe ragioni hanno portato a notevoli ritardi nella determinazione di assegnazioni importanti, quali quelle relative all’assistenza minori (affidamenti per sentenza e sostegni scolastici).

 

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Scuola, pagamenti 2025 per mense, personale e TARSU nelle scuole statali dal MIM

Anci rende noto che il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta provvedendo ad autorizzare i pagamenti a favore dei Comuni per il contributo per la mensa del personale scolastico statale, che ammonta complessivamente a 104 mln di euro.
Per il riparto delle risorse sono stati confermati, anche per quest’anno, i criteri indicati dall’Anci che,  pur  tenendo  conto dell’esiguità  delle risorse,  garantiscono una maggiore equità e un  ampliamento della platea dei  fruitori.
Anci ha rinnovato la  richiesta per cercare  di  risolvere in via definitiva la questione, chiedendo, coerentemente con l’orientamento espresso dalla giurisprudenza più recente, un intervento normativo che attribuisca l’onere complessivo per la fornitura del pasto al personale statale docente ed ATA, al Ministero dell’Istruzione e del Merito quale datore di lavoro e  che  nel  frattempo  siano comunque incrementate  le risorse.

Le risorse assegnate possono essere consultate dai Comuni nella TABELLA MENSA (Decreto 993 del 20 novembre 2025)

Per quanto riguarda la TARSU nelle scuole statali, con  la  Delibera di Conferenza Stato-Città ed autonomie locali del 23 ottobre 2025, in  considerazione  delle risorse disponibili pari a 51.212.627,00,  è  stata individuata la percentuale del 16%  quale  premialità  per i  Comuni  che  in  base  ai  dati  ISSPRA 2023 raggiungono almeno il 65% di raccolta differenziata.  Pertanto  gli  oltre 5000 Comuni virtuosi riceveranno un importo pari a euro 7,73  e i  restanti  Comuni  un importo pari a euro 5,89 .
Per l’individuazione della percentuale, si è presa a riferimento la  percentuale del  14% individuata  nel 2023 e  si è tenuto conto dell’eccezionalità delle risorse disponibili nel 2024  pari  a oltre 55milioni. La  percentuale  del  16% individuata per il  2025 consente  di  assegnare  a  tutti i Comuni  un importo superiore a quello del 2023 ed in linea con la finalità dell’Accordo di Conferenza Stato-Città e autonomie locali del 2008 che intende riconoscere una premialità ai Comuni virtuosi.

Le risorse assegnate ai Comuni sono consultabili nella TABELLA TARSU (decreto 967 del 17 novembre 2025).
(Fonte Anci)

ACCRUAL: Assistenza alle Amministrazioni assoggettate alla fase pilota 2025

La Ragioneria Generale dello Stato informa che è attiva l’assistenza per le pubbliche amministrazioni assoggettate agli adempimenti della fase pilota 2025 attraverso l’indirizzo e-mail inforiforma.accrual@mef.gov.it  e la sezione dedicata alle FAQ. Gli enti e le amministrazioni possono richiedere chiarimenti su interpretazione e applicazione del Quadro concettuale e dei singoli standard ITAS compilando l’apposito modulo e inviandolo alla casella di posta elettronica.

La RGS raccomanda di indicare nel campo “oggetto” della e-mail l’ITAS cui la richiesta si riferisce (o il Quadro Concettuale).
Ad esempio:
– Richiesta di chiarimenti sull’applicabilità del concetto di controllo contenuto nel Quadro concettuale. Oggetto: QC – controllo
– Richiesta di chiarimenti sui criteri di valutazione di un’immobilizzazione materiale contenuti in ITAS 4. Oggetto: ITAS 4 – criteri di valutazione
– Richiesta di chiarimenti sul trattamento contabile relativo ai trasferimenti vincolati da lato di un’amministrazione concedente ITAS 18:  Oggetto: ITAS 18 – trasferimenti vincolati

L’elaborazione delle risposte è regolata da una procedura interna che prevede, in funzione della specificità e complessità del quesito, il coinvolgimento delle diverse componenti della Struttura di governance per la necessaria valutazione. Proprio in virtù di questo iter strutturato, volto ad assicurare pareri di alta specializzazione, i tempi di risposta potranno variare sensibilmente in base alla complessità della materia oggetto di consultazione.

Indipendentemente dalla tempistica, tutte le risposte saranno elaborate e trasmesse attraverso il canale unico dedicato: inforiforma.accrual@mef.gov.it.

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Nucleare: MASE, 15 milioni di compensazione per cento comuni che ospitano centrali e impianti del ciclo del combustibile

Con un decreto a firma del ministro Gilberto Pichetto, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha approvato la ripartizione delle misure di compensazione territoriale 2024 per i territori che ospitano vecchie centrali e impianti del ciclo del combustibile nucleare, per complessivi 15 milioni a cento enti. Sono compresi nella lista i Comuni in cui sono ubicati i siti, le relative province e i comuni confinanti con il territorio che ospita l’impianto.

Nell’elenco figurano nove impianti: quello EUREX e Deposito Avogadro di Saluggia (VC), la Centrale “Enrico Fermi” di Trino (VC), quelle di Latina, Caorso e del Garigliano, l’ITREC di Rotondella, il Centro di Ricerca di Casaccia, l’Euratom CCR di Ispra (VA) e l’impianto di Bosco Marengo (AL).

Le compensazioni sono basate sull’inventario radiometrico dei siti, tenuto conto delle altre condizioni previste dalla norma di riferimento.

 

La redazione PERK SOLUTION

Certificazione contributo erariale per le spese non ancora sostenute a seguito di sentenze di risarcimento esecutive conseguenti a calamità naturali

Con decreto del Ministero dell’interno del 28 novembre 2025, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, è stato approvato il modello di certificazione riguardante:

  • la richiesta per l’anno 2025 di un contributo erariale per le spese non ancora sostenute a seguito di sentenze di risarcimento esecutive, relative al periodo dal 21 dicembre 2024 (giorno successivo alla scadenza dell’ultimo certificato trasmesso) al 22 dicembre 2025 (termine di presentazione della richiesta per l’anno 2025), conseguenti a calamità naturali o cedimenti strutturali o ad accordi transattivi ad esse collegate, verificatesi entro il 25 giugno 2016. Tale richiesta può essere formulata solo qualora l’importo complessivo delle spese in esame sia superiore al 50 per cento della spesa corrente media annua, in termini di competenza, come risultante dalla media degli ultimi tre rendiconti approvati (qualora, ad esempio, il comune non abbia ancora approvato il consuntivo dell’anno 2024 dovrà prendere in considerazione il 50 per cento delle spese correnti risultanti dagli ultimi tre rendiconti approvati);
  • la correzione in diminuzione del dato già comunicato nelle richiamate certificazioni, prodotte negli anni 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024, solo qualora la spesa complessiva a carico del bilancio del comune si sia ridotta a seguito dell’intervento di contributi diversi da quelli già erogati a tale titolo dal Ministero dell’interno.
    Si precisa che la suddetta certificazione non dovrà essere trasmessa nel caso in cui i Comuni non siano interessati a tale finanziamento.

La richiesta da parte dei Comuni dovrà essere formulata al Ministero dell’interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali – Direzione Centrale per la Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati), entro le ore 24:00 del 22 dicembre 2025, a pena di decadenza.

Certificazione contributo indennità amministratori per l’anno 2024

La Direzione centrale della Finanza Locale comunica che, in applicazione dell’articolo 2, comma 3, del decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze del 7 febbraio 2025, sarà resa disponibile, a decorrere dalla data del 4 dicembre 2025, la certificazione telematica concernente l’importo delle risorse utilizzate dai comuni per l’incremento dell’indennità di funzione di cui ai commi 583, 584 e 585 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2021, n.234 . L’acquisizione di tale dato si rende necessaria al fine di monitorare l’utilizzo delle risorse ripartite con il menzionato decreto del 7 febbraio 2025 e, di conseguenza, quantificare l’importo del contributo non utilizzato nell’esercizio finanziario 2024 che dovrà essere riversato al Capo XIV – capitolo 3560 “Entrate eventuali e diverse del Ministero dell’interno” – articolo 03 “Recuperi, restituzioni e rimborsi vari, in applicazione dell’articolo 2, comma 3, del medesimo decreto.

La certificazione dovrà essere trasmessa dagli enti interessati secondo le modalità indicate in apertura del modello di certificazione, con l’avvertimento che la mancata trasmissione dei dati richiesti renderà necessaria l’attivazione dei controlli ex articolo 158 Tuel, per la verifica del corretto utilizzo del contributo di cui all’articolo 1, comma 586, della legge n.234 del 2021.

 Allegato 1 Istruzioni per la compilazione

 Allegato 2 Prospetto Indennità amministratori