Centri estivi, sul sito Dipartimento Famiglia elenco provvisorio Comuni beneficiari delle risorse

Anci informa che è stato pubblicato sul sito del Dipartimento della Famiglia l’elenco provvisorio dei comuni beneficiari delle risorse per i centri estivi 2023, in attesa che il decreto di riparto del fondo con l’elenco definitivo dei Comuni (DL 48/23) passi in Conferenza Stato- Città ed Autonomie Locali.
Si ricorda che i Comuni, entro il 3 giugno 2023, possono comunicare al Dipartimento per le politiche della famiglia di NON voler aderire all’iniziativa, utilizzando la casella di posta elettronica: dipofam.centriestivi@governo.it e secondo il seguente modello:

 

LO SCRIVENTE COMUNE DI XXX (PROVINCIA DI XXXX – REGIONE XXX) DICHIARA CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE DI NON VOLER ADERIRE ALLE INIZIATIVE PREVISTE DALL’ART. 42 DEL DECRETO-LEGGE 4 maggio 2023, N. 48.”

 

La redazione PERK SOLUTION

Centri estivi, l’Anci chiede il rifinanziamento per il 2023 e per gli anni successivi

L’Anci, con una missiva a firma del presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro, indirizzata alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Eugenia Roccella chiede chiarimenti circa “la volontà del Governo di garantire per il 2023 e per gli anni successivi, adeguate risorse per il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzioni educative e ricreative che svolgono attività a favore dei minori”. Si tratta di una misura economico-sociale molto importante rivolta ai Comuni per il supporto nell’organizzazione dei centri estivi, con attività che vanno da giugno a dicembre e che lo scorso anno ha visto oltre 7.600 Comuni beneficiari.
L’Anci si dice disponibile a condividere le modalità e i criteri per l’assegnazione diretta del fondo ai Comuni anche in un’ottica di snellimento delle procedure finora seguite.

Centri estivi 2022: registrato dalla Corte dei Conti il decreto di riparto delle risorse

Registrato dalla Corte dei Conti il decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, di concerto con il Mef, di riparto delle risorse del Fondo pari a 58 milioni di euro, distribuite in base ai dati Istat riferiti alla popolazione minorenne, per l’organizzazione di iniziative nei centri estivi, servizi socioeducativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, rivolte ai minori nel periodo 1 giugno – 31 dicembre 2022. Gli importi spettanti ai singoli Comuni beneficiari sono stabiliti sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione minorenne. Le risorse saranno accreditate nelle casse dei Comuni tramite pagamento effettuato dalla Banca d’Italia.

Si ricorda che il Dipartimento per le politiche della famiglia ha fornito indicazioni operative sulle modalità di spesa delle risorse destinate alle iniziative dei comuni da attuare nel periodo di riferimento.

 

La redazione PERK SOLUTION

Centri estivi 2022: modalità operative di utilizzazione delle risorse

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha pubblicato il Messaggio 9 agosto 2022, n. 1 , con il quale sono specificate le indicazioni operative sulle modalità di spesa delle risorse destinate alle iniziative dei comuni da attuare nel periodo 1 giugno – 31 dicembre 2022, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di promozione e di potenziamento di attività, incluse quelle rivolte a contrastare e favorire il recupero rispetto alle criticità emerse per l’impatto dello stress pandemico sul benessere psico-fisico e sui percorsi di sviluppo e crescita dei minori, nonché quelle finalizzate alla promozione, tra i bambini e le bambine, dello studio delle materie STEM (matematica, cultura scientifica e tecnologica, informatica e coding) da svolgere presso i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori.

Si elencano dunque di seguito, a titolo meramente esemplificativo, alcune modalità di utilizzo delle risorse relativamente al finanziamento 2022. In particolare, si precisa che i comuni beneficiari del finanziamento possono:

  1. acquistare beni e servizi, direttamente o tramite una procedura di appalto prevista dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici, con funzione strumentale rispetto agli interventi da realizzare per il potenziamento delle attività (es. strutture mobili per ospitare le attività all’aria aperta per i bambini, utilizzazione di personale aggiuntivo, acquisizione di strumenti, mezzi, servizi per la ristorazione, con eventuali servizi di sanificazione degli spazi, ove necessari);
  2. sottoscrivere atti, quali protocolli, intese, convenzioni o contratti, secondo la normativa vigente, con altri enti pubblici e privati (ad esempio altri comuni, ed enti più dettagliatamente indicati dal decreto di riparto, quali servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritari, scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti del terzo settore, imprese sociali ed enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica), finalizzati a disciplinare la collaborazione, anche sotto il profilo economico o l’affidamento in gestione, per la realizzazione degli interventi previsti dalla legge;
  3. realizzare interventi di costruzione, ristrutturazione o riorganizzazione di strutture e spazi dedicati a ospitare i bambini per le attività;
  4. elargire contributi economici, anche sotto forma di rimborso, di cui possono beneficiare direttamente le famiglie con figli minori che frequentano le attività organizzate dai centri estivi, dai servizi socioeducativi territoriali e dai centri con funzione educativa e ricreativa.

Analogamente agli anni precedenti, le risorse saranno versate direttamente ai comuni italiani. Sono esclusi dal finanziamento quei comuni che hanno espressamente manifestato di non voler aderire all’iniziativa, come disposto dall’articolo 39, comma 2, del decreto-legge n. 73 del 2022.

 

La redazione PERKS SOLUTION

Centri estivi, pubblicato l’elenco dei Comuni beneficiari delle risorse del fondo di 58 mln di euro

La Conferenza Stato Città ed Autonomie locali, lo scorso 27 luglio, ha approvato il Decreto del Ministro per le Pari Opportunità e Famiglia, di concerto con il MEF. Il Decreto comprende l’elenco Comuni beneficiari delle risorse del Fondo di 58 mln di euro per l’organizzazione di iniziative nei centri estivi, servizi socio educativi territoriali e centri con funzione educativa e ricreativa rivolte ai minori nel periodo 1° giugno – 31 dicembre 2022.

Gli importi spettanti ai singoli comuni beneficiari sono stabiliti sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione minorenne.

L’elenco comprende tutti i Comuni, ad esclusione di quelli che hanno comunicato al Dipartimento per le politiche della famiglia di non voler aderire all’iniziativa. Il decreto è alla registrazione della Corte dei Conti.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicato l’elenco provvisorio dei Comuni beneficiari del finanziamento per i Centri Estivi 2022

Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha pubblicato, sul proprio sito istituzionale, l’elenco provvisorio dei Comuni beneficiari del finanziamento per i Centri Estivi 2022, nelle more dell’acquisizione dell’intesa della Conferenza Stato, Città ed autonomie locali.

Si ricorda che il Decreto Legge n. 73/2022 recante ”Misure urgenti di Semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta di lavoro”, pubblicato in G.U. n. 143 del 21 giugno 2022 , prevede, all’art. 39, l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 58 milioni di euro, destinato al finanziamento delle iniziative dei comuni da attuare nel periodo 1° giugno – 31 dicembre 2022, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di promozione e di potenziamento di attività, incluse quelle rivolte a contrastare e favorire il recupero rispetto alle criticità emerse per l’impatto dello stress pandemico sul benessere psico-fisico e sui percorsi di sviluppo e crescita dei minori, nonché quelle finalizzate alla promozione, tra i bambini e le bambine, dello studio delle materie STEM, da svolgere presso i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori.

Al fine di garantire la migliore efficacia del provvedimento, il Dipartimento comunica che sarà possibile ancora manifestare l’intenzione di non aderire all’iniziativa fino al 26 luglio 2022, alle ore 12, utilizzando esclusivamente la seguente casella di posta elettronica: dipofam.centriestivi@governo.it e secondo il seguente modello:

“LO SCRIVENTE COMUNE DI XXX (PROVINCIA XXX- REGIONE XXX) DICHIARA CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE DI NON VOLERE ADERIRE ALLE INIZIATIVE PREVISTE DALL’ART.39 DEL DECRETO- LEGGE 21 GIUGNO, n. 73”.

 

La redazione PERK SOLUTION

l finanziamento per i Centri Estivi 2022

Centri estivi 2022, fondi ai Comuni previsti dal decreto semplificazioni fiscali

Il Decreto Legge n. 73/2022 recante ”Misure urgenti di Semplificazioni fiscali e di rilascio del nulla osta di lavoro”, pubblicato in G.U. n. 143 del 21 giugno 2022 , prevede all’art. 39 l’istituzione di un fondo, con una dotazione di 58 milioni di euro, destinato al finanziamento delle iniziative dei comuni da attuare nel periodo 1° giugno – 31 dicembre 2022, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di promozione e di potenziamento di attività, incluse quelle rivolte a contrastare e favorire il recupero rispetto alle criticità emerse per l’impatto dello stress pandemico sul benessere psico-fisico e sui percorsi di sviluppo e crescita dei minori, nonché quelle finalizzate alla promozione, tra i bambini e le bambine, dello studio delle materie STEM, da svolgere presso i centri estivi, i servizi socioeducativi territoriali e i centri con funzione educativa e ricreativa per i minori.

Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge n.73 del 2022 (ossia, entro il 20 agosto 2022), il Ministro per le pari opportunità e la famiglia procederà ad adottare un decreto, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato, città ed autonomie locali, con il quale sarà approvato l’elenco dei Comuni beneficiari delle risorse finanziarie spettanti sulla base dei dati ISTAT relativi alla popolazione minorenne di cui all’ultimo censimento della popolazione residente. Il medesimo decreto individuerà, altresì, le modalità di monitoraggio dell’attuazione degli interventi finanziati e quelle di recupero delle somme attribuite in caso di mancata o inadeguata realizzazione.

L’elenco dei Comuni comprenderà tutti i Comuni, ad esclusione di quelli che, entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto legge (ossia, entro il 21 luglio 2022), dichiarino alla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia di non voler aderire all’iniziativa, utilizzando esclusivamente la seguente casella di posta elettronica: dipofam.centriestivi@governo.it e secondo il seguente modello: “Lo scrivente Comune di XXX (Provincia XXX – Regione XXX) dichiara con la presente comunicazione di non voler aderire alle iniziative previste dall’art. 39 del decreto-legge 21 giugno. n.° 73”.

 

La redazione PERK SOLUTION

 

Centri estivi, modalità di utilizzo delle risorse 2021

Il Dipartimento per le politiche della famiglia, con il messaggio n. 2 del 2021, fornisce a titolo meramente esemplificativo alcune modalità di utilizzo delle risorse 2021 destinate al potenziamento dei centri estivi diurni, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, ai sensi dell’articolo 63, commi da 1 a 4, del DL 25 maggio 2021, n. 73.
Al fine di sostenere le famiglie anche mediante l’offerta di opportunità educative rivolte ai figli, il Dipartimento per le politiche della famiglia, le regioni, l’Anci e l’Upi, hanno ripartito la somma di 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2021, risorse assegnate al Fondo dall’articolo 63, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, in corso di conversione.
A fronte dei numerosi quesiti posti dai comuni circa le modalità di spesa delle risorse ad essi destinate, il Dipartimento ha fornito alcune indicazioni operative, in analogia a quanto avvenuto lo scorso anno.
Tra le finalità di utilizzo delle risorse finanziarie assegnate sono da includere anche gli eventuali contributi economici che i comuni intendano offrire a favore delle famiglie per l’accesso al servizio, non ravvisandosi, a contesto mutato, ostacoli terminologici o formali nella immutata formulazione della norma, tale essendo peraltro la finalità evolutiva sottesa alla scelta del Ministero al momento della reiterata proposta legislativa. In particolare, i comuni beneficiari del finanziamento possono:
– acquistare beni e servizi, direttamente o tramite una procedura di appalto prevista dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici, con funzione strumentale rispetto agli interventi da realizzare per il potenziamento delle attività (es. strutture mobili per ospitare le attività all’aria aperta per i bambini, servizi di sanificazione degli spazi, utilizzazione di personale aggiuntivo, acquisizione di strumenti, mezzi, servizi per la ristorazione);
– sottoscrivere atti, quali protocolli, intese, convenzioni o contratti, secondo la normativa vigente, con altri enti pubblici e privati (ad esempio altri comuni, ed enti più dettagliatamente indicati dal decreto di riparto, quali servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia paritari, scuole paritarie di ogni ordine e grado, enti del terzo settore, imprese sociali ed enti ecclesiastici e di culto dotati di personalità giuridica), finalizzati a disciplinare la collaborazione, anche sotto il profilo economico o l’affidamento in gestione, per la realizzazione degli interventi previsti dalla legge;
– realizzare interventi di costruzione, ristrutturazione o riorganizzazione di strutture e spazi dedicati a ospitare i bambini per le attività;
– elargire contributi economici, anche sotto forma di rimborso, di cui possono beneficiare direttamente le famiglie con figli minori che frequentano le attività organizzate dai centri estivi, dai servizi socioeducativi territoriali e dai centri con funzione educativa e ricreativa.
Rispetto all’anno 2020, per l’anno 2021 è stata ampliata la platea della popolazione beneficiaria delle attività oggetto di potenziamento da parte dei comuni. In particolare, mentre nel 2020 era stata indicata la fascia di età 3-14 e poi, in fase di conversione della norma in legge, la fascia di età 0-16, nel 2021 la popolazione beneficiaria è quella minorenne (età 0-17) (articolo 63, comma 1).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Centri estivi: 135 milioni di euro ripartiti ai comuni

Al fine di sostenere le famiglie anche mediante l’offerta di opportunità educative rivolte ai figli, il Dipartimento per le politiche della famiglia, le regioni, l’Anci e l’Upi, hanno ripartito la somma di 135 milioni di euro del Fondo per le politiche della famiglia per l’anno 2021, risorse incrementate dall’articolo l’articolo 63, commi da 1 a 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73.
Grazie all’intesa sancita il 24 giugno 2020 in Conferenza unificata, le risorse saranno destinate direttamente ai 7.145 comuni beneficiari. Sono esclusi dal finanziamento i comuni che hanno espressamente manifestato di non voler avvalersi del finanziamento (articolo 2, comma 1 del decreto ministeriale di riparto).
Il tasso di adesione dei comuni al finanziamento di quest’anno è pari al 95% e conferma il forte interesse di questa misura da parte dei comuni.

Decreto
Tabelle di riparto centri estivi 2021

 

Anci, potenziare i centri estivi anche nel 2021

Ripetere anche per il 2021 la misura di potenziamento dei centri estivi diurni per bambini e ragazzi fino a 16 anni che, nel 2020, ha garantito un ritorno alla socialità, dopo la chiusura delle scuole per il contenimento della pandemia, e al tempo stesso ha supportato i genitori impegnati col lavoro. Lo chiede in una lettera il presidente dell’Anci alla ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti.
“Lo scorso anno grazie al lavoro di concerto tra l’Anci e il ministero – scrive Decaro a Bonetti – abbiamo ottenuto importanti risultati nell’organizzazione dei servizi socio-educativi, nei mesi estivi. In considerazione del perdurare dell’emergenza sanitaria e della opportunità di mantenere le stesse condizioni di sicurezza nell’organizzazione di queste attività è necessario avere certezze sulla ripetizione della misura e sul rinnovo dei relativi finanziamenti diretti ai Comuni”.
Decaro allega alla lettera una bozza di proposta normativa, “da inserire nel primo provvedimento utile, per consentire ai Comuni di programmare per tempo le attività, così da avviare anche un utile coordinamento con il ministero dell’Istruzione rispetto ai finanziamenti per le attività nelle scuole statali, previsti nel dl Sostegni” (Fonte Anci).