Fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e con il Ministro dell’economia e delle finanze, dell’11 settembre 2025, corredato dell’allegato A “Nota metodologica” e allegato B “Piano di riparto 2025”, recante i criteri e le modalità di riparto e utilizzo del fondo per la legalità e per la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori, per il triennio 2025 – 2027, nonché il riparto, per l’anno 2025, del predetto fondo per complessivi 6 milioni di euro.

Il riparto del fondo tra gli enti di cui al precedente comma è effettuato per il 60% in proporzione al numero degli episodi di intimidazione o di danneggiamento come sopra definiti, subiti da ciascun ente e valutati secondo i criteri indicati nell’allegato A “Nota metodologica”, e per il 40% in proporzione alla popolazione residente al 31 dicembre 2023, secondo i dati ISTAT, ai sensi dell’articolo 156, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Il contributo spettante alle città metropolitane ed alle province, per episodi intimidatori subiti dai propri amministratori, è parametrato, rispettivamente, alla popolazione residente del comune capoluogo di città metropolitana, e capoluogo di provincia.

Il contributo erogato a valere sul fondo è utilizzato dagli enti locali beneficiari, secondo le proprie autonome scelte, per l’adozione, con delibera di giunta, di iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale, con particolare riguardo a quelle che prevedono il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, nonché per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate, in relazione alla specificità degli episodi occorsi.

 

La redazione PERK SOLUTION

Assegnazione risorse per l’associazionismo comunale

La Direzione Centrale per la Finanza locale comunica che, sulla base delle certificazioni telematiche pervenute, ha quantificato, ai sensi del D.M. 1°settembre 2000, n.318 e s.m.i., nonché delle Intese nn.21 e 22 del 6 marzo 2025, sancite in sede di Conferenza Unificata, le assegnazioni di risorse di seguito riportate:

a) Contributo alle Unioni dei Comuni e alle Comunità montane le cui regioni non sono destinatarie, per l’anno 2025, delle risorse statali a sostegno dell’associazionismo comunale;

b) Contributo, per l’anno 2025, alle Unioni di Comuni e alle Comunità Montane per l’esercizio in forma associata di funzioni e servizi di competenza esclusiva dello Stato.

Le risorse complessivamente assegnate ammontano a euro 5.103.792,03.

Le Unioni dei Comuni e le Comunità montane destinatarie del contributo di cui al punto a) sono 27 per un totale pari ad euro 2.381.689,01.

Le Unioni dei Comuni e le Comunità Montane di cui al punto b) sono 99 per un totale pari ad euro 2.722.103,02.

Tra gli enti beneficiari dei contributi di cui al punto b), si segnala che solo 4 Unioni si individuano nell’Italia meridionale, in particolare 1 in Puglia e 3 in Sicilia.

La Direzione comunica altresì, che i provvedimenti di liquidazione dei medesimi contributi sono in corso di perfezionamento e gli importi spettanti sono visualizzabili nei prospetti allegati.

Allegato A
Allegato B

Servizi sociali: Riparto fondo di 5 milioni di euro per i piccoli comuni in difficoltà finanziaria

Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha pubblicato il Decreto Direttoriale n. 135 del 24 giugno 2025, che stabilisce la ripartizione del fondo di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, destinato a rafforzare, in via straordinaria e temporanea, l’offerta di servizi sociali da parte dei piccoli comuni in difficoltà finanziaria.

Il fondo è riservato ai comuni che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti:

  1. Popolazione residente: non superiore a 3.000 abitanti, secondo i dati ISTAT relativi al penultimo anno precedente.

  2. Variazione demografica negativa: riduzione della popolazione residente nel 2023 superiore al 5% rispetto al dato del 2011.

  3. Classificazione geografica: comune totalmente montano, ai sensi della legge n. 991 del 1952.

  4. Situazione finanziaria: stato di dissesto o in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, secondo gli articoli 244 e 243-bis del Decreto Legislativo n. 267 del 2000.

Le risorse saranno ripartite tra i comuni ammessi in proporzione alle spese risultanti per la Missione 12 (Servizi sociali) nell’ultimo rendiconto approvato dall’ente. Questo criterio mira a garantire un’equa distribuzione delle risorse, tenendo conto delle effettive necessità di ciascun comune.

I comuni beneficiari del contributo sono tenuti a:

  • Aggiornare il quadro economico e il cronoprogramma finanziario degli interventi per i quali si richiede il sostegno del fondo.

  • Certificare le spese sostenute per la Missione 12, al fine di giustificare l’ammontare del contributo ricevuto.

 

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Riparto del contributo straordinario per le fusioni dei comuni per l’anno 2025

È stato definito con decreto del Direttore Centrale per la Finanza Locale, Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’interno, del 20 maggio 2025, il riparto del contributo straordinario per le fusioni dei comuni per l’anno 2025, destinato ai comuni facenti parte delle fusioni realizzate negli anni 2014 e successivi.

Il contributo è erogato per un periodo di dieci anni a partire dalla data della fusione e viene calcolato in base a una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che hanno partecipato alla fusione.

Inoltre, è importante sottolineare che il Ministero dell’Interno ha già provveduto al riparto definitivo dei contributi straordinari per gli anni 2023 e 2024, tenendo conto delle economie derivanti dai residui del fondo di solidarietà comunale. Le somme relative a questi anni sono state erogate agli enti interessati nelle date del 15 e 17 aprile 2025, segnando la conclusione del trasferimento delle risorse previste. 

 

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Riparto risorse anni 2025 e 2026 a favore dei Comuni alluvionati

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, del 9 maggio 2025, corredato dell’Allegato A, relativo al riparto delle risorse del fondo di cui all’articolo 14-quinquies del decreto-legge 18 novembre 2022, n. 176, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 gennaio 2023, n. 6, per un importo pari a 115 milioni di euro per l’anno 2025 e a 120 milioni di euro per l’anno 2026, in favore dei comuni colpiti da eventi alluvionali relativi alle dichiarazioni di stato di emergenza, deliberate dal Consiglio dei Ministri il 28 agosto 2023, ai sensi dell’ultimo periodo dell’art. 23 comma 1-ter del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito con modificazioni, dalla legge 9 ottobre 2023, n. 136, registrato alla Corte dei Conti il 23 maggio 2025 al n. 2127. Il decreto è in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Gli enti interessati dalle misure emergenziali e destinatari dei fondi si trovano in Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto.

Gli interventi sono realizzati direttamente dai Comuni, anche attraverso società interamente partecipate dal Comune stesso, ovvero da Comunità montane o Unioni di comuni o altri soggetti pubblici all’uopo individuati, quali soggetti attuatori in forza di specifici accordi o convenzioni. In ogni caso i destinatari delle risorse sono i Comuni.

 

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Riparto Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane anno 2024

È stato pubblicato il decreto a firma del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, datato 20 marzo 2025, e registrato alla Corte dei conti il 24 aprile 2025 con il n. 1101, che stabilisce i criteri e le modalità di utilizzo dello stanziamento del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (articolo 1, comma 593, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 – Annualità 2024) per gli interventi di competenza statale e per il finanziamento delle campagne istituzionali sui temi della montagna.

Le risorse del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane di cui all’articolo 1, comma 593, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, destinate ad interventi di competenza statale e al finanziamento delle campagne istituzionali sui temi della montagna per l’anno 2024, ammontano a euro 332.759,58.

Le risorse finanziarie di cui all’articolo 1, comma 1, sono destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere politiche di competenza statale per le finalità di cui all’articolo 1, commi 593 e 594 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 con particolare riferimento a:
a. avvio di iniziative di comunicazione istituzionale sui temi della montagna;
b. iniziative destinate a finanziare attività di collaborazione con istituzioni universitarie volte alla realizzazione di master universitari aventi ad oggetto i temi della montagna.

 

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Riparto risorse a sostegno dell’associazionismo comunale anno 2025

La Direzione Centrale della Finanza Locale comunica che è stato disposto, a sostegno dell’associazionismo comunale, il riparto delle risorse spettanti per l’anno 2025 alle Regioni individuate ai sensi dell’Intesa n.21 del 6 marzo 2025, sancita in sede di Conferenza Unificata.

Gli importi attribuiti a ciascun ente sono visualizzabili dal prospetto allegato.

 

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CIPESS: Riparto contributi in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari

Nella seduta del 25 febbraio 2025, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS), alla presenza del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo URSO, con funzioni di Presidente, e del Segretario del CIPESS, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alessandro MORELLI, ha approvato la ripartizione dei contributi per l’anno 2023, di importo complessivo di 15 milioni di euro, a titolo di compensazioni in favore dei territori che ospitano siti di centrali nucleari e impianti del ciclo del combustibile nucleare.

Tale importo spetta nella misura del 50% ai Comuni sede di impianto, del 25% alla relativa Provincia e del 25% ai Comuni confinanti con quello nel cui territorio è ubicato l’impianto.

 

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Decreto di riparto del Fondo nazionale per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni anno 2025

È stato adottato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito e registrato dagli Organi di controllo il decreto ministeriale 17 gennaio 2025, n. 7, che ripartisce le risorse del Fondo nazionale zero-sei tra le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.

Le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2025 ammontano a € 275.709.896,00 e sono erogate dal Ministero ai Comuni, in coerenza con quanto previsto dalla programmazione di competenza della rispettiva Regione.

Con le risorse del Fondo nazionale possono essere finanziati interventi di edilizia, di supporto alle spese di gestione e di qualificazione dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione.

 

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Edilizia scolastica: Riparto delle risorse per interventi di adeguamento strutturale e antisismico

È stato pubblicato in G.U. n. 9 del 13-01-2025 il decreto del Ministero dell’istruzione e del merito dell’11 dicembre 2024, concernente il riparto della somma complessiva di euro 61.000.000,00, relativa alle annualità 2023, 2024 e 2025, destinata all’attuazione di interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici
del sistema scolastico, nonché alla costruzione di nuovi immobili sostitutivi degli edifici esistenti, laddove indispensabili a sostituire quelli a rischio sismico.

Sulla base degli elenchi trasmessi dalle regioni e’ approvato l’elenco degli interventi finanziabili di cui all’allegato A che costituisce parte integrante e sostanziale del presente decreto per un valore complessivo di euro
50.717.353,34.  Le somme residue degli importi assegnati di cui all’allegato B al presente decreto e non utilizzate dalle regioni, pari a euro 10.282.646,66, restano nella disponibilità delle stesse e potranno essere utilizzate previa presentazione di nuovi elenchi di interventi.

Gli enti beneficiari dei finanziamenti di cui all’ allegato A sono tenuti ad effettuare l’aggiudicazione definitiva dei lavori entro e non oltre sei mesi dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Il certificato di ultimazione dei lavori deve essere emesso entro ventiquattro mesi dall’avvenuta aggiudicazione definitiva dei lavori per gli interventi fino a euro 2.000.000,00 ed entro trentasei mesi per gli interventi di importo superiore ai euro 2.000.000,00.

Le erogazioni sono disposte direttamente dalla Direzione generale per l’edilizia scolastica, le risorse e il supporto alle istituzioni scolastiche del Ministero dell’istruzione e del merito in favore degli enti locali beneficiari nel seguente modo:

  • anticipo del 40% del finanziamento, a richiesta dell’ente locale beneficiario, che dovrà pervenire entro trenta giorni dalla registrazione del presente decreto da parte degli organi di controllo secondo le modalità che saranno comunicate dalla predetta Direzione generale;
  • la restante somma dovuta sulla base degli stati di avanzamento lavori o delle spese maturate dall’ente, pari al 60% e 90%, al netto del ribasso di gara, debitamente certificati dal responsabile unico del progetto e previa rendicontazione di eventuali somme già ricevute;
  • il residuo 10% e’ liquidato a seguito della presentazione del collaudo/del certificato di regolare esecuzione/della verifica di conformità nonché della relativa determina di approvazione della contabilità finale ai sensi del decreto legislativo n. 36/2023.

Il monitoraggio degli interventi avviene anche ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, attraverso l’implementazione della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (di seguito, BDAP) istituita ai sensi dell’art. 13 della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

 

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