Dal Consiglio dei ministri via libera al “decreto riaperture”

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 17 marzo 2022, ha approvato un decreto riaperture che introduce disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza.

Il provvedimento stabilisce:

  1. obbligo di mascherine: viene reiterato fino al 30 aprile l’obbligo di mascherine ffp2 negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Nei luoghi di lavoro sarà invece sufficiente indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie;
  2. fine del sistema delle zone colorate;
  3. capienze impianti sportivi: ritorno al 100% all’aperto e al chiuso dal 1° aprile;
  4. protocolli e linee guida: verranno adottati eventuali protocolli e linee guida con ordinanza del Ministro della salute.

Il 31 marzo cesserà lo stato di emergenza Covid-19.  Il percorso per il graduale ritorno all’ordinario prevede alcuni step:

  • fine del sistema delle zone colorate
  • graduale superamento del green pass
  • eliminazione delle quarantene precauzionali

Dal 1° aprile sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il Green Pass Base per il quale dal 1° maggio eliminato l’obbligo. Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Benessere equo e sostenibile, il MEF trasmette relazione al Parlamento

Il MEF ha trasmesso alle competenti commissioni parlamentari la Relazione sul Benessere equo e sostenibile (Relazione BES) per il 2022. Il documento, giunto alla sua quinta edizione, aggiorna la previsione degli indicatori BES per il periodo 2021-2024 in base agli effetti della Legge di Bilancio 2022 e dei Fondi del PNRR.
La crisi sanitaria provocata nel 2020 dalla pandemia da COVID-19, e non ancora conclusa, ha reso evidente l’importanza fondamentale delle politiche pubbliche nel mitigare le disuguaglianze e, più in generale, il disagio economico e sociale, soprattutto quando l’attività produttiva e le relazioni sociali vengono sottoposte a shock di particolare gravità e intensità.
Il 2020 ha segnato un arretramento del benessere economico e un peggioramento delle disuguaglianze e della povertà assoluta. Tuttavia, l’impatto della pandemia è stato notevolmente attutito dagli ingenti interventi attuati dal Governo negli ultimi anni per tutelare la salute della popolazione, per sostenere i redditi dei lavoratori e delle famiglie più povere, per assistere le imprese e i settori più colpiti dalla crisi, per assicurare la continuità dell’erogazione del credito, e per mitigare l’impatto del rincaro del costo dell’elettricità e del gas.
La Legge di Bilancio 2022 dà seguito a questi interventi per accompagnare il Paese nella fase di rilancio e integra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziando importanti riforme economiche e sociali, quali la riduzione delle imposte sui redditi medi e bassi, l’introduzione dell’Assegno Unico Universale per i figli e maggiori erogazioni per il Reddito di Cittadinanza.
Le previsioni contenute nella Relazione suggeriscono che i prossimi anni segneranno un recupero degli indicatori BES afferenti alla sfera economica e che più hanno risentito degli effetti dalla pandemia: dal reddito disponibile lordo corretto pro-capite, all’indice di disuguaglianza dei redditi, a quello di povertà assoluta.
Inoltre, grazie alle misure finanziate dalla Legge di Bilancio 2022 e dal PNRR, nei prossimi anni dovrebbero anche registrarsi miglioramenti nel tasso di partecipazione al lavoro e nei livelli di occupazione dei giovani e delle donne, comprese quelle con figli. Infine, si creano le condizioni per consolidare il progresso di indicatori che durante la pandemia sono migliorati per via della minore mobilità e attività industriale, dalla microcriminalità alle emissioni di CO2 e gas clima alteranti.

Tutela delle minoranze linguistiche, Avviso pubblico per il finanziamento dei progetti 2022

Il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato l’Avviso per il finanziamento dei progetti finalizzati alla valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla legge 482/1999, a valere sul Fondo statale per le minoranze linguistiche storiche. Per l’anno 2022 il fondo ammonta ad euro 5.058.760,00, con un incremento di circa il 20% rispetto alle risorse stanziate nel bilancio dello scorso anno. L’Avviso prevede nuove modalità operative per facilitare la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni proponenti.

Importanti gli elementi innovativi introdotti:

  • indicazione dell’Amministrazione e del Responsabile del procedimento;
  • definizione delle modalità di rimodulazione dei progetti presentati dagli EE.LL.;
  • modalità di accesso agli atti;
  • possibilità per gli enti proponenti di formulare quesiti fino alle ore 12 dell’11 aprile 2022, esclusivamente per posta elettronica certificata, indicando nell’oggetto l’articolo o gli articoli dell’Avviso sul/i quale/i si intende avere informazioni. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate nell’apposita sezione FAQ;
  • uso del logo ufficiale della Repubblica Italiana con la dicitura “Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie” sulla documentazione informativa, comprese eventuali pubblicazioni nei siti internet;
  • modalità di svolgimento delle attività nell’ipotesi del perdurare della pandemia da Covid-19 ovvero al verificarsi di altre emergenze.

AVVISO PUBBLICO annualità 2022 (pdf)
Allegato 1 – Comuni delimitati (pdf)
Allegato 2 – Tabelle riepilogative (pdf)

Modulistica
Allegato 3 – Modulo A Istanza enti locali in Forma aggregata 2022 (pdf) (word)
Allegato 4 – Modulo S Istanza enti locali in Forma singola 2022 (pdf) (word)
Allegato 5 – Dichiarazione 445_2000 (pdf) (word)
Allegato 6 – Modulo U Istanza AA Statali 2022 (pdf) (word)
FAQ

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DDL Sviluppo zone montane approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge recante “Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”.
Il provvedimento introduce misure organiche finalizzate a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il Paese.
Il ddl regolamenta l’individuazione dei Comuni montani e disciplina i parametri ulteriori per accedere agli incentivi e ai sostegni previsti, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento della montagna italiana, raccogliendo in un testo unitario e sistematico interventi normativi per la riduzione delle condizioni di svantaggio dei Comuni montani.
Il disegno di legge interviene, in modo particolare, attraverso lo sviluppo dei seguenti punti:
– sanità di montagna;
– scuole di montagna;
– servizi di telefonia mobile e accesso a internet;
– incentivi agli imprenditori agricoli e forestali;
– misure fiscali di favore per le imprese montane “giovani”;
– misura “Io resto in montagna”.
(Fonte Governo)

 

Tutela dell’ambiente nella Costituzione: pubblicata la Legge nella Gazzetta Ufficiale

E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio (Serie Generale n.44) la Legge Costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1: Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente. La Legge modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente. Il testo approvato dalla Camera dei deputati  dal Senato della Repubblica, in seconda votazione ha ottenuto la prevista la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Assemblea, in realtà largamente superata con un  voto quasi unanime.

Il testo introduce un nuovo comma all’articolo 9 della Costituzione, al fine di riconoscere – nell’ambito dei principi fondamentali enunciati nella Costituzione – il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamato dal secondo comma dell’art. 9 Cost., si attribuisce alla Repubblica anche la tutela di tali aspetti. Viene inoltre inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.

È al contempo oggetto di modifica l’articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell’iniziativa economica. In primo luogo, si interviene sul secondo comma stabilendo che l’iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all’ambiente, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana. La seconda modifica investe, a sua volta, il terzo comma dell’articolo 41, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l’attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.

Il testo reca infine una clausola di salvaguardia per l’applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION