PNRR, Farmacie rurali: Proroga termini registrazione allo sportello telematico e di invio della domanda

È stato pubblicato dalla Struttura di Missione PNRR il decreto n. 27/2025, di proroga dei termini di registrazione allo Sportello telematico e di invio della domanda di cui all’Avviso pubblico per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione n. 5 “Inclusione e Coesione” – Componente 3: “Interventi speciali per la coesione territoriale” – Investimento 2: Strutture sanitarie di prossimità territoriale – finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

La finalità dell’Avviso è quella di sostenere le farmacie rurali (L. 221/1968) per rafforzare i servizi sanitari di prossimità nelle aree più marginalizzate, migliorando l’offerta per la popolazione. Beneficiari del contributo sono le Farmacie rurali situate in Comuni con popolazione < 5.000 abitanti, oppure Frazioni/centri abitati con popolazione < 5.000 abitanti all’interno di Comuni con popolazione > 5.000 abitanti. Sono ammesse al finanziamento anche le farmacie già beneficiarie del contributo di cui all’Avviso n. 305/2021, purché presentino progetti in ambiti diversi da quelli già finanziati.

La dotazione complessiva dell’Avviso è di € 81.472.793,44 (risorse PNRR), mentre il Contributo massimo per beneficiario è pari ad € 44.260,00 (una tantum, a fondo perduto).  L’aiuto copre almeno i 2/3 del costo del progetto.

La proposta progettuale finanziabile prevede la realizzazione di uno o più dei seguenti ambiti di intervento:
– Primo Ambito: Ottimizzazione dell’efficace dispensazione del farmaco;
– Secondo Ambito: Partecipazione alla presa in carico del paziente cronico;
– Terzo Ambito: Prestazione di servizi di primo e secondo livello, operabile anche nell’ambito di assistenza domiciliare e telemedicina.

La domanda di partecipazione all’Avviso dovrà essere compilata, previa registrazione, esclusivamente attraverso l’apposito servizio telematico messo a disposizione dalla Struttura di missione PNRR-Ufficio V e predisposto e gestito da Cassa depositi e prestiti S.p.A.

Lo Sportello telematico per la registrazione e il successivo invio della domanda di partecipazione è aperto dalle ore 10.00 del giorno 22 aprile 2025 e fino alle ore 12.00 del 30 settembre 2025, termine prorogato con Decreto del Direttore Generale n. 27/2025.

 

La redazione PERK SOLUTION

Accrual: Definiti i requisiti generali per l’adeguamento dei sistemi informativi

Con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 6 agosto 2025, emanato ai sensi dell’ articolo 10, comma 8, del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, sono stati definiti i requisiti generali sulla base dei quali le amministrazioni, tenute a predisporre gli schemi di bilancio relativi all’esercizio 2025, devono avviare una analisi degli interventi di adeguamento dei propri sistemi informativo-contabili, necessari per il recepimento degli standard contabili ITAS.

Le amministrazioni individuate con determina RGS n. 259/2024 sono chiamate ad avviare una ricognizione dei propri processi amministrativi (programmazione, gestione, rendicontazione) e a pianificare gli interventi di adeguamento dei sistemi informativi.

I sistemi informativi dovranno gestire, oltre al piano dei conti, ulteriori classificazioni conoscitive:

  • funzioni di governo secondo la codifica internazionale COFOG;
  • missioni e programmi, natura economica delle spese, centri di responsabilità e di costo;
  • eventuali dimensioni aggiuntive (geografiche, organizzative, finanziarie).

Il decreto impone la copertura integrale delle funzioni contabili e amministrative (personale, acquisti, inventari, tesoreria). È ammesso l’utilizzo di più applicativi, purché sia garantita la piena interoperabilità con il sistema contabile principale e con le banche dati del MEF, secondo protocolli standardizzati.

La riforma introduce un principio di chiarezza:

  • la contabilità accrual è autonoma rispetto a quella finanziaria (utilizzata per fini autorizzatori);
  • i due sistemi devono dialogare senza duplicazioni, ma non è consentita la derivazione automatica delle scritture economico-patrimoniali da quelle finanziarie.

Implicazioni per le amministrazioni

Il decreto non è un mero adempimento tecnico, ma una vera trasformazione culturale:

  • sistemi informatici: dovranno essere riprogettati o potenziati per recepire il piano dei conti multidimensionale e gli schemi accrual;
  • processi: la mappatura amministrativo-contabile richiederà di ridisegnare flussi e responsabilità;
  • competenze: sarà indispensabile un investimento in formazione per dirigenti e funzionari;
  • trasparenza: la multidimensionalità consentirà un monitoraggio più preciso della spesa pubblica, migliorando la comparabilità europea.

 

La redazione PERK SOLUTION

Contributo per il trattamento economico incarichi ai segretari comunali

Il Dipartimento della Funzione Pubblica, con comunicato del 7 agosto 2025, ricorda che con nota del Capo del Dipartimento della Funzione Pubblica prot. n. 39043 del 15 giugno 2023 è stata avviata la procedura telematica per la raccolta delle candidature finalizzate all’attribuzione del contributo ai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, destinato a sostenere gli oneri relativi al trattamento economico degli incarichi conferiti ai Segretari comunali. La misura trova fondamento nell’art. 1, comma 828, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di bilancio 2023).

L’iniziativa è stata attuata in applicazione del D.P.C.M. 1° maggio 2023 (pubblicato in G.U. Serie Generale n. 136 del 13 giugno 2023), con il quale sono stati definiti i criteri di riparto delle risorse. Al termine della fase di acquisizione delle istanze è stata predisposta la graduatoria finale di merito. Sulla base delle risorse disponibili, per l’anno 2025 è stato possibile attribuire un contributo pari a € 40.000,00 a favore dei primi 639 enti utilmente collocati in graduatoria (Allegato n. 1).

Ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del citato D.P.C.M. 1° maggio 2023: “Il contributo è erogato dal Ministero dell’interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, sulla base dei dati forniti dall’Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali istituito presso il predetto Dipartimento, per l’esercizio finanziario in corso immediatamente dopo la pubblicazione della graduatoria di cui al comma 1”.

Si rammenta che, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 maggio 2025, n. 69 “Le risorse finanziarie assegnate ai comuni individuati sulla base dei criteri determinati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato ai sensi dell’articolo 31-bis, comma 5, del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, non utilizzate e restituite, nel corso del medesimo esercizio finanziario, dalle predette amministrazioni, sono riassegnate nella stessa annualità di riferimento dal Ministero dell’interno, in ordine di graduatoria, ai comuni già individuati ma non destinatari dei benefici ivi previsti”.

La redazione PERK SOLUTION

ARERA approva il MTR-3: nuova regolazione tariffaria per il periodo 2026–2029

Il 5 agosto 2025 ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti per il terzo periodo regolatorio (MTR-3), che disciplina la determinazione delle entrate tariffarie del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani e delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento per il quadriennio 2026-2029. Il provvedimento aggiorna e consolida l’impostazione introdotta con MTR-2, rafforzando trasparenza, coerenza contabile e strumenti pro-efficienza.

Il cuore del MTR-3 è la formula che scompone il totale delle entrate tariffarie in componenti variabili e fisse. Tra le principali voci figurano: raccolta/trasporto indifferenziato, trattamento e smaltimento, trattamento e recupero, raccolta differenziata (variabili); spazzamento/lavaggio, costi comuni e costi d’uso del capitale (fisse). Il metodo prevede inoltre componenti previsionali per oneri di potenziamento del servizio (sistematici e non) e meccanismi di conguaglio per annualità pregresse. Un elemento qualificante è il fattore di sharing dei proventi dalla vendita di materiali/energia e dei corrispettivi da sistemi di responsabilità estesa del produttore (ba), che l’ente territorialmente competente può fissare tra 0,2 e 0,9 in funzione del contributo dell’output recuperato al raggiungimento dei target europei.

Per i costi d’uso del capitale il MTR-3 rinvia a un successivo provvedimento l’indicazione delle modalità applicative e dei parametri alla base del calcolo (in particolare per la tempestiva determinazione delle entrate). Sempre con atto successivo ARERA definirà gli schemi tipizzati per la presentazione dei dati e la redazione degli atti della proposta tariffaria 2026-2029.

Il metodo introduce e calibra stimoli all’efficienza attraverso:

  • un coefficiente di recupero della produttività (Xreg), con valori di riferimento indicati nel testo (range tipico 0,1%–0,3% in funzione del livello di servizio e del contesto), e
  • specifiche componenti COnew/COI (fisse e variabili) per finanziare interventi sistematici o non sistematici di potenziamento del servizio, legati a target misurabili.

In parallelo, MTR-3 coordina la regolazione con i macro-indicatori di qualità (es. R1 su avvio a riciclaggio imballaggi e R2 sull’organico), armonizzandosi con gli sviluppi della qualità tecnica (RQTR).

Per la traduzione delle entrate in corrispettivi a carico dell’utenza finale, MTR-3 si coordina con il nuovo TICSER (Delibera 396/2025), che stabilisce i criteri di articolazione tariffaria verso gli utenti. Fino all’entrata in vigore operativa del TICSER, si applicano regole transitorie previste dal MTR-3. In sintesi: MTR-3 determina il quanto (entrate complessive), TICSER governa il come ripartirlo tra le utenze.

Il provvedimento definisce il quadro regolatorio per le tariffe di accesso agli impianti di trattamento, favorendo trasparenza e parità di condizioni lungo la filiera. È inoltre istituito un perimetro dedicato alle “Infrastrutture per la Circular Economy”, con disposizioni che si innestano nel sistema di qualità e di efficienza complessiva della gestione. MTR-3 si inserisce in un più ampio pacchetto regolatorio 2023-2025 che ha riguardato: schema tipo di contratto di servizio, sistemi di perequazione, monitoraggio e trasparenza su raccolta differenziata/impianti, qualità tecnica e unbundling contabile nel settore rifiuti. L’obiettivo è un ecosistema regolatorio coerente, con dati certi e verificabili a base contabile obbligatoria.

Cosa cambia in pratica (vs MTR-2)

  1. Maggiore integrazione tra metodo tariffario, qualità tecnica (RQTR) e articolazione dei corrispettivi (TICSER).
  2. Proventi da valorizzazione (materiali/energia) e corrispettivi REP gestiti con un fattore di sharing ba flessibile (0,2–0,9) per allineare incentivi e obiettivi UE.
  3. Canali dedicati per finanziare potenziamenti del servizio (componenti COnew/COI) con target espliciti e recupero di produttività graduato.
  4. Chiarezza sui successivi atti per WACC e schemi dati, così da assicurare tempestività e omogeneità nella presentazione delle proposte tariffarie.

Delibera 05 agosto 2025 397/2025/R/rif

Allegato A

 

La redazione PERK SOLUTION

ARERA approva il TICSER: nuova articolazione tariffaria per il servizio rifiuti urbani

Il 5 agosto 2025 ARERA ha approvato, con la delibera 396/2025/R/rif, il Testo Integrato Corrispettivi Servizio Gestione Rifiuti (TICSER), provvedimento destinato a ridisegnare in profondità l’articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La riforma entrerà in vigore a partire dal 2028 e si accompagna al nuovo Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), approvato con la delibera gemella 397/2025, che regolerà il periodo 2026-2029.

Una tariffa “pentanomia”: la novità più rilevante

Il TICSER introduce una struttura tariffaria a cinque componenti, che rappresenta un cambio di paradigma rispetto agli attuali schemi. Le voci principali sono:

  1. ∑ 𝑇(𝐷𝐸𝐶) – è la componente tariffaria legata al servizio di “Decoro urbano”, che presenta caratteristiche riconducibili ai c.d. servizi indivisibili di godimento collettivo che non possono essere forniti e remunerati individualmente;
  2. ∑ 𝑇(𝐴𝐶𝑆 ) – è la componente tariffaria di “Accesso al servizio”, messo potenzialmente a disposizione dell’utenza, in termini di mezzi, infrastrutture e organizzazione, consentendone l’effettivo utilizzo qualora ne manifesti l’esigenza;
  3. ∑ 𝑇(𝑅𝐴𝐶) – è la componente tariffaria di “Raccolta e Trasporto dei rifiuti urbani” per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto sia delle frazioni differenziate sia del rifiuto urbano residuo;
  4. ∑ 𝑇(𝑅𝐸𝐶) – è la componente tariffaria di “Trattamento e Recupero” relativa alle attività finalizzate al conferimento in impianti di riciclaggio per il recupero di materia, nonché, per il rifiuto residuo e gli scarti non riciclabili, in impianti di incenerimento con recupero energetico o presso impianti produttivi, quali cementifici o centrali termoelettriche, per l’utilizzo all’interno del ciclo produttivo in alternativa a combustibili, tenendo conto anche del contributo dei proventi della vendita di materiale ed energia derivante da rifiuti e dei ricavi derivanti dai corrispettivi riconosciuti dai sistemi collettivi di compliance agli obblighi di responsabilità estesa del produttore, come definiti ai sensi del metodo tariffario pro tempore vigente, incluse altresì eventuali componenti di ricavo diverse da quelle relative al servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani effettuato nell’ambito di affidamento e riconducibili ad altri servizi effettuati avvalendosi di asset e risorse del servizio del ciclo integrato, ai sensi del metodo tariffario pro tempore vigente;
  5. ∑ 𝑇(𝑆𝑀𝐴𝐿) – è la componente tariffaria di “Trattamento e Smaltimento” relativa alle attività volte all’operazione di smaltimento finale in discarica o in impianti di incenerimento senza recupero di energia.

Questa suddivisione ha una duplice funzione: da un lato rendere più trasparente per cittadini e imprese il collegamento tra costi del servizio e tariffe; dall’altro favorire un monitoraggio più puntuale dell’efficienza gestionale da parte di ARERA e degli enti locali.

Finalità della riforma

L’Autorità inquadra il TICSER in una prospettiva strategica di lungo periodo, con obiettivi chiave:

  • Trasparenza: le componenti consentono di mostrare in maniera chiara come vengono impiegate le risorse tariffarie.
  • Equità: migliorare il bilanciamento della ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche.
  • Efficienza: riconoscimento dei soli costi efficienti, incentivando i gestori a contenere la spesa.
  • Economia circolare: rafforzare le politiche di riduzione, differenziazione e recupero dei rifiuti.
  • Tariffazione puntuale (pay-as-you-throw): spinta progressiva verso sistemi che commisurano la tariffa all’effettiva produzione di rifiuti.

Impatti per i gestori e per gli enti locali

L’implementazione del TICSER richiederà una significativa fase di adattamento organizzativo. I gestori dovranno:

  • adeguare i sistemi di contabilità gestionale per garantire la corretta imputazione dei costi alle cinque componenti;
  • predisporre strumenti di rendicontazione trasparente da rendere accessibili agli utenti e agli enti regolatori;
  • sviluppare campagne informative per famiglie e imprese in vista del 2028;
  • coordinarsi con gli enti locali, che a loro volta dovranno integrare la nuova struttura tariffaria nei PIAO (Piani Integrati di Attività e Organizzazione) e negli strumenti di pianificazione economico-finanziaria.

Dal punto di vista della compliance, il TICSER avrà anche effetti sul fronte della prevenzione dei rischi corruttivi, imponendo maggiore tracciabilità delle scelte tariffarie e delle modalità di affidamento dei servizi collegati al ciclo dei rifiuti.

Il TICSER rappresenta una svolta regolatoria per il settore dei rifiuti urbani. La suddivisione in cinque componenti tariffarie, unita alla cornice del MTR-3, promette maggiore equità, trasparenza e coerenza con i principi di sostenibilità e circolarità. Per amministrazioni e gestori la sfida sarà duplice: da un lato adeguarsi tecnicamente e organizzativamente, dall’altro comunicare in maniera efficace agli utenti finali il senso e i benefici della riforma. Il 2028 appare vicino e la fase di preparazione sarà decisiva per garantire che il nuovo modello tariffario diventi uno strumento di efficienza e di fiducia nel sistema.

Delibera 05 agosto 2025 396/2025/R/rif

Allegato A

Piano nazionale anticorruzione 2025 in consultazione fino al 30 settembre

Rafforzare la trasparenza e la programmazione di efficaci misure di prevenzione della corruzione. E’ questo l’obiettivo del Piano nazionale anticorruzione (PNA) 2025 predisposto dall’Anac. Il Piano, in consultazione sul sito dell’Autorità fino al 30 settembre 2025, è stato elaborato come uno strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche e agli enti per la migliore attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione.

Per la prima volta il PNA include una strategia nazionale anticorruzione e integrità pubblica, con:

  • linee strategiche
  • obiettivi
  • azioni e tempi
  • indicatori e target annuali

Obiettivo: una visione chiara e schematica delle politiche di prevenzione e dei risultati attesi.

Struttura del PNA 2025

Parte generale

  • Interoperabilità con il PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione).
  • Indicazioni per superare criticità riscontrate da ANAC in sede di vigilanza e consulenza.

Parte speciale (3 approfondimenti):

  • Contratti pubblici (D.Lgs. 209/2024 – Correttivo): rischi corruttivi e misure di prevenzione legate a PAD, FVOE, conflitti di interesse, appalti delegati, qualificazioni delle stazioni appaltanti, CCT, digitalizzazione (Allegato I.9 d.lgs. 36/2023).
  • Inconferibilità e incompatibilità (d.lgs. 39/2013): con schemi esplicativi per chiarire ratio e ambiti applicativi.
  • Trasparenza e accessibilità: indicazioni per la sezione “Amministrazione Trasparente” nei siti istituzionali, con raccomandazioni per superare le criticità emerse.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicato l’Avviso per il rafforzamento della rete dei centri per la famiglia

Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha pubblicato un nuovo Avviso pubblico, a cui è allegato il format da sottoscrivere, rivolto ai Comuni italiani (esclusi quelli delle Province Autonome di Trento e Bolzano) per il finanziamento di iniziative educative e ricreative destinate ai minori. L’iniziativa, prevista dall’art. 1, comma 213, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207 (Legge di Bilancio 2025), mette a disposizione un plafond complessivo di 3 milioni di euro per l’anno 2025.

L’Avviso pubblicato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia mira a:

  • Istituire nuovi Centri per la famiglia
  • Potenziarne e diffonderne la presenza in modo omogeneo sul territorio nazionale
  • Organizzarli in rete, per garantire un servizio più esteso e capillare
  • Definirne funzioni e professionalità, con figure appositamente formate

Obiettivo: trasformare i Centri in luoghi di ascolto e sostegno concreto alla maternità, alla paternità e alla crescita armoniosa dei minori, in un’ottica di prevenzione, protezione e promozione del benessere familiare.

I Comuni potranno presentare domanda di finanziamento tramite PEC, tra le ore 10:00 del 1° settembre 2025 e le ore 18:00 del 2 settembre 2025, all’indirizzo di posta elettronica certificata relativo alla regione di appartenenza, come indicato nella  tabella dell’Avviso (art. 5). Saranno prese in considerazione le prime quattro domande in ordine di tempo presentate da parte dei comuni di  ciascuna  regione (artt. 4 e 5 dell’Avviso).
I Comuni,  che  saranno finanziati per  un  importo  pari  a euro 39.473,00, potranno attuare iniziative rientranti in almeno due delle aree di intervento (art. 2 Avviso), entro 12 mesi dalla comunicazione di avvio al Dipartimento dell’Avviso.
A seguito dell’istruttoria, il Dipartimento pubblicherà, sul proprio sito l’elenco provvisorio, suddiviso per  regioni, con le prime quattro domande pervenute al Dipartimento, secondo l’ordine cronologico di invio. I Comuni, a far data dalla pubblicazione dell’elenco, avranno a disposizione dieci giorni per eventuali segnalazioni. Successivamente sarà pubblicato l’elenco definitivo dei comuni ammessi al finanziamento.

La redazione PERK SOLUTION

Verifica istanze di trasferimento da parte dei Soggetti Attuatori della M5C2I2.1 – Rigenerazione Urbana

Con l’emanazione del Decreto del 3 marzo 2025, il successivo Comunicato del 9 giugno 2025 e la sistemazione delle fonti di finanziamento su piattaforma ReGiS, arrivano indicazioni puntuali per i Comuni beneficiari dei contributi previsti dall’art. 1, commi 42 e seguenti, della Legge 160/2019 nell’ambito della misura M5C2I2.1 – Rigenerazione Urbana del PNRR.

L’obiettivo delle nuove disposizioni è garantire una gestione ordinata e coerente delle richieste di trasferimento, rispettando i vincoli derivanti dalle diverse fonti di finanziamento e minimizzando il rischio di errori procedurali. Il Soggetto attuatore è tenuto a trasmettere su ReGiS, per ciascun CUP in maniera separata una richiesta a valere sulla quota RRF ed una sulla quota STATO. Il sistema, infatti, per ciascuna tipologia di richiesta (anticipo/intermedio/saldo), calcola il massimale richiedibile e le relative percentuali per singola fonte.

Con riferimento alle erogazioni già effettuate, l’Amministrazione ha provveduto a imputare alla quota RRF, saturandola, tutti i trasferimenti censiti a sistema; successivamente ha imputato le restanti quote di trasferimento sulla fonte STATO. Pertanto, in esito all’attività di bonifica dei trasferimenti operata successivamente al citato Decreto, tutte le richieste di trasferimento che superano la quota RRF assegnata saranno respinte dall’Amministrazione con la seguente motivazione “L’istanza di trasferimento è stata respinta perché l’importo richiesto supera le quote disponibili previste per i fondi RRF. Occorre ripresentarla rispettando le quote assegnate per ciascuna fonte di finanziamento e gli importi già riconosciuti”.

Le domande dovranno essere presentate rispettando il seguente ordine di priorità:

  1. Fondi RRF
  2. Fondi di bilancio dello Stato
  3. FOI (Fondo per l’avvio delle opere indifferibili)

Sono state individuate otto combinazioni tipiche di fonti di finanziamento, dalle più semplici (solo quota Stato) alle più complesse (RRF, Stato, cofinanziamento e FOI). Per ciascuna casistica è stato predisposto un foglio Excel dedicato, contenente le celle da compilare (evidenziate in giallo) per determinare correttamente:

  • gli importi richiedibili per ciascuna fonte;
  • la gestione delle eventuali economie di progetto.

Le economie maturate devono essere imputate secondo criteri di priorità che variano in base alla composizione delle fonti:

  • In assenza di RRF, si privilegia l’esaurimento del FOI (se presente), poi della quota Stato.
  • In presenza di RRF e Stato, si saturano prima le risorse Stato, poi le RRF.
  • Nei casi con cofinanziamento, l’imputazione avviene in misura proporzionale tra le fonti, seguendo sempre la regola di priorità FOI → Stato/cofinanziamento → RRF.

Le nuove procedure mirano a:

  • evitare respingimenti delle istanze per superamento dei massimali disponibili;
  • assicurare l’utilizzo corretto delle risorse per fonte di finanziamento;
  • fornire ai Comuni beneficiari strumenti pratici (file Excel) per la quantificazione delle richieste;
  • tracciare puntualmente le economie, anche in fase di saldo o di richiesta intermedia conclusiva.

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicata in G.U. la legge di conversione del DL 30 giugno 2025, n. 95 (Decreto Economia)

È stata pubblicata in G.U. n. 184 del 9 agosto 2025 la Legge 8 agosto 2025, n. 118 di conversione del D.L, n. 30 giugno 2025, n. 95 (c.d. Decreto Economia) e relativo testo coordinato, recante “Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese, nonché interventi di carattere sociale e in materia di infrastrutture, trasporti ed enti territoriali”.

Il decreto contiene misure urgenti divise in tre macro‐capitoli:

A. Infrastrutture, edilizia pubblica e sociale (Capo I, artt. 1-6)

  • Rifinanziamento di opere indifferibili e Fondo opere non rinviabili;
  • Rafforzamento infrastrutture, edilizia carceraria, aree post-sisma, trasporto rapido di massa, manutenzione stradale, rigenerazione urbana e protezione civile regionale;
  • Misure riguardanti Giubileo dei Giovani, assistenza sociale, cura e terzo settore.

B. Sostegno all’economia, imprese, start-up, turismo, agricoltura (Capo II, artt. 7-18)

  • Ripiano scostamenti spesa dispositivi medici 2015-2018 e potenziamento governance sistemi sanitari;
  • Proroga sugar tax fino al 1° gennaio 2026;
  • Modifiche regime IVA per beni usati, arte e da collezione;
  • Adeguamento normativo MICAR: fondi cripto-attività;
  • Norme antiriciclaggio;
  • Tempi accredito pagamenti elettronici;
  • Riorganizzazione MEF;
  • Misure per turismo, agricoltura, IA, esportazioni, start-up.

C. Enti territoriali (Capo III, artt. 19-20)

  • Disposizioni urgenti per enti locali e relative misure finanziarie.

Tra le disposizioni di interesse segnaliamo l’art. 19-bis che accoglie parzialmente una richiesta avanzata dell’ANCI fin dall’istituzione del canone unico patrimoniale, ovvero la facoltà di adeguamento delle tariffe del CUP in base all’indice ISTAT, come peraltro già previsto sia per il canone cavi e condutture che per il canone per le antenne telefoniche, di cui ai commi 831 e 831-bis, legge 160/2019.
Sono infatti note le difficoltà dell’attuale dispositivo che prevedeva la “parità di gettito” rispetto ai precedenti prelievi e, al tempo stesso la facoltà di modificare le tariffe, anche considerando la costante e naturale modifica della base imponibile, che varia in base alle esigenze del territorio e delle attività produttive ed edilizie.
La norma costituisce un rimedio parziale alle problematiche riscontrate in quanto indica la facoltà di rivalutare il canone “annualmente in base all’indice ISTAT dei prezzi al consumo rilevati al 31 dicembre dell’anno precedente”, anziché fissare una base di riferimento al livello dell’indice ISTAT dell’anno precedente l’entrata in vigore del CUP (2020 o 2019).

Si segnala la nota ANCI con i contenuti di maggior interesse per Comuni e Città metropolitane.

 

La redazione PERK SOLUTION

Sperimentazione SIOPE+ / PCC – Pubblicato l’elenco degli enti locali ammessi al contributo

La Fondazione IFEL ha pubblicato l’elenco degli enti locali ammessi al contributo previsto dall’articolo 7 dell’Avviso pubblico per la sperimentazione del progetto complesso di digitalizzazione integrale dei pagamenti tramite SIOPE+ e di allineamento con la Piattaforma dei Crediti Commerciali (PCC). Il riconoscimento economico, erogato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, premia gli enti che hanno raggiunto integralmente gli obiettivi della Fase 1 del programma.

L’iniziativa si inserisce in un quadro di cooperazione istituzionale che ha visto collaborare la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), l’Unione Province d’Italia (UPI), l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e la stessa IFEL, con l’obiettivo di innalzare il livello di digitalizzazione e trasparenza nella gestione dei pagamenti pubblici.

La sperimentazione ha operato su due direttrici parallele e complementari:

  • Linea A – Qualità dei conti di cassa SIOPE
    Puntava a migliorare la precisione e l’affidabilità dei conti di cassa eliminando i documenti cartacei esterni agli ordinativi informatici, in particolare per le spese di personale. Il principale traguardo è stato l’introduzione diffusa del mandato mono-beneficiario per il pagamento degli stipendi, accompagnata dall’aggiornamento dei sistemi gestionali in uso agli enti. Questo ha permesso di ridurre le procedure manuali, minimizzare errori e accelerare i flussi informativi con i tesorieri.

  • Linea B – Allineamento con la PCC
    Ha mirato a ridurre le discrepanze tra il debito commerciale registrato nelle evidenze contabili degli enti locali e quello rilevato dalla PCC. Il lavoro ha evidenziato le aree in cui l’alimentazione automatica del sistema presenta criticità, proponendo soluzioni tecniche e organizzative per ridurre l’intervento manuale e garantire la tempestività degli aggiornamenti.

L’intera sperimentazione è stata finanziata con le risorse del Programma Complementare di Azione e Coesione per la Governance dei sistemi di gestione e controllo 2014/2020 – Asse III – Azione 9, finalizzate al supporto della trasformazione digitale della Ragioneria Generale dello Stato.

I risultati ottenuti dimostrano la maturità degli standard tecnologici e la piena replicabilità dei processi in altri contesti territoriali. La positiva risposta da parte di enti locali e fornitori di software rappresenta una base solida per il passaggio a una fase di dispiegamento su scala nazionale.

Il completamento della sperimentazione SIOPE+ / PCC segna un passo decisivo verso la dematerializzazione totale dei pagamenti pubblici. La standardizzazione dei processi, la tracciabilità completa delle transazioni e l’integrazione dei sistemi informativi contribuiscono a una gestione finanziaria più trasparente, efficiente e sostenibile. L’auspicio delle istituzioni coinvolte è che le soluzioni testate vengano estese a tutti gli enti locali italiani, portando benefici concreti sia in termini di riduzione degli oneri amministrativi sia di rafforzamento della fiducia dei cittadini nella gestione della spesa pubblica.

La redazione PERK SOLUTION