In Gazzetta il decreto che rimuove i vincoli di prezzo sugli immobili costruiti in edilizia convenzionata

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 280 del 10 novembre, il testo del Decreto 28 settembre 2020 , n. 151 Regolamento recante rimozione dai vincoli di prezzo gravanti sugli immobili costruiti in regime di edilizia convenzionata”, in attesa di pubblicazione dopo il passaggio in Unificata prima della pausa estiva. Il provvedimento ha una certa rilevanza per i Comuni, considerato che ora è possibile rimuovere i vincoli sul prezzo massimo di cessione di alloggi di edilizia convenzionata. Il decreto individua la formula sia per il calcolo del corrispettivo di rimozione vincoli (CRV) sia  il corrispettivo  rimozione  vincoli  convenzioni  cessione diritto di superficie (CRVs).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Conferenza Stato Città, all’esame gli schemi di decreto sul riparto dei fondi

All’ordine del giorno della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, convocata in seduta straordinaria per giovedì 12 novembre 2020, gli schemi di decreto recanti il riparto della quota dei fondi a ristoro dell’imposta municipale propria (IMU), dell’imposta di soggiorno e del Tosap/Cosap istituiti dal DL 34/2020 (Decreto Rilancio).
Tra i punti all’odg anche lo schema di decreto recante individuazione dei rapporti medi dipendenti-popolazione validi per gli enti in condizioni di dissesto e per quelli che hanno fatto ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, con richiesta di accesso al fondo di rotazione, per il triennio 2020-2022.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli Comuni, gli enti ammessi al contributo

Con Decreto del Capo Dipartimento della funzione pubblica del 20 maggio 2020 è stato approvato, come noto, il progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei Piccoli Comuni” e il relativo Avviso per la manifestazione di interesse da parte  dei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti a partecipare all’attuazione del progetto. Il progetto è volto a fornire un supporto concreto alle Amministrazioni destinatarie per il miglioramento della qualità dei servizi, l’organizzazione del personale, anche con riferimento agli adempimenti previsti dai quadri regolamentari e normativi di riferimento e delle funzioni ordinarie attribuite dal Testo Unico degli Enti Locali, il potenziamento dello smart working e la gestione degli appalti pubblici.
Nell’ambito della strategia programmatica definita dal Pon “Governance e Capacità Istituzionale” 2014-2020 (Fse e Fesr), il Dipartimento della funzione pubblica, in qualità di Organismo Intermedio, ha stanziato ben 42 milioni di euro per interventi a sostegno proprio dei piccoli comuni (così come individuati dalla Legge 6 ottobre 2017, n. 158, art. 1, c. 2), già gravati da carenze finanziarie e di organico che si sono ulteriormente accentuate a causa del Covid-19.
A seguito di una prima valutazione di ammissibilità delle manifestazioni di interesse pervenute, i Comuni che ne abbiano fatto richiesta accederanno alle seguenti fasi dell’iniziativa, che prevedono il supporto da parte uno o più centri di competenza nazionale alla progettazione del Piano di intervento e alla loro successiva attuazione.
Periodicamente, con cadenza al massimo bimestrale, il Dipartimento della funzione pubblica prenderà in carico le domande pervenute e verificatane l’eleggibilità ai sensi dell’art. 7 del bando, le ammetterà alla fase di progettazione partecipata del piano di intervento (Fase 2).
Con provvedimento del Capo del Dipartimento della funzione pubblica, prot. n. 30250939, del 3 novembre 2020, sono stati approvati gli elenchi delle manifestazioni di interesse presentate dai Comuni – in forma singola o in forma aggregata – nel periodo compreso tra il 20 maggio e il 20 luglio 2020, che sono state ammesse alla fase di progettazione partecipata del Piano di intervento (FASE 2) e di quelle respinte.
I soggetti proponenti, le cui manifestazioni di interesse sono state considerate respinte, possono presentare una nuova domanda fino ad esaurimento delle risorse a disposizione e comunque non oltre il 30 settembre 2022.

Allegati:
Elenco Comuni ammessi – domande presentate dal 20 maggio al 20 luglio;
Elenco Comuni non ammessi – domande presentate dal 20 maggio al 20 luglio.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Appalti pubblici: non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta va considerata anomala

Il subprocedimento di verifica dell’anomalia delle offerte non mira ad individuare singole inesattezze, quanto piuttosto ad accertare che la proposta contrattuale sia nel suo complesso seria ed affidabile, consentendo una corretta esecuzione del servizio (ex multis, C.d.S., III, 9 novembre 2018, n. 63263; T.A.R. Lazio, Roma, I-ter, 15 ottobre 2020, n. 10498; T.A.R. Lazio, Roma, I-quater, 14 settembre 2020, n. 9552). La valutazione di serietà e attendibilità dell’offerta, nel quale si esprime il giudizio di anomalia, non è volta ad accertare se l’offerta è corretta nei valori espressi dai proponenti, per cui debba essere ritoccata al rialzo od al ribasso, ma se sia in sé sostenibile, cioè se gli errori nel computo di alcuni elementi economici dell’offerta siano in grado di erodere quella soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala.
Sulla necessità che il guadagno sia azzerato nel caso di valutazione di anomalia economica dell’offerta la giurisprudenza è unanime. Infatti “al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala, poiché anche un utile apparentemente modesto può comportare un vantaggio significativo, sia per la prosecuzione in sé dell’attività lavorativa, sia per la qualificazione, la pubblicità, il curriculum derivanti per l’impresa dall’essere aggiudicataria e aver portato a termine un appalto pubblico” (ex multis T.A.R. Lazio, Roma, II, 5 agosto 2020, n. 8992; C.d.S., V, n. 270/2018, n. 4527/2017, n. 2556/2017, n. 607/2017, n. 242/2016, e III, n. 4671/2016; T.A.R. Lazio, Roma, I-quater, n. 12704/2019).
Nel caso di specie i ricorrenti hanno denunciato errori di calcolo di singole voci dell’offerta (compreso il mancato computo dei costi di rimborso della pubblicazione del disciplinare) e da questo hanno desunto automaticamente un presunto errore nel calcolo dei valori totali dell’offerta, che avrebbero dovuto essere rettificati in aumento, denunciando così l’erroneità dell’offerta nel suo complesso ma non la sua anomalia, cioè la sua insostenibilità dal punto di vista economico per la perdita del margine di guadagno previsto. È quanto evidenziato dal TAR Lombardia, Sez. IV, 30 ottobre 2020, sentenza n. 2044.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Monitoraggio sull’attuazione del lavoro agile nelle PA nel periodo gennaio-aprile 2020

Il Dipartimento della Funzione pubblica ha reso noti i dati del monitoraggio sullo smart working delle pubbliche amministrazioni nel periodo gennaio-aprile 2020. I numeri, in divenire, sono molto incoraggianti perché danno conto dell’enorme sforzo del Paese per rispondere alle sfide imposte dall’emergenza sanitaria. Il report dà conto delle principali evidenze dell’attuazione del lavoro agile prima (nei mesi di gennaio e febbraio 2020) e dopo (nei mesi di marzo e aprile 2020) l’emergenza determinata dalla pandemia Covid-19; il monitoraggio è stato realizzato attraverso la somministrazione, alle amministrazioni, di un questionario on line pubblicato sul Portale Lavoro Pubblico del Dipartimento della funzione pubblica.
Tra le amministrazioni dell’universo di riferimento dell’indagine, i comuni rappresentano la tipologia più numerosa. Hanno partecipato alla rilevazione 11 comuni su 15 con oltre 200.000 abitanti e il 63,3% dei comuni con popolazione compresa tra 100 mila e 200 mila abitanti; il tasso di copertura scende invece al 37,6% per i comuni con popolazione compresa tra i 50 e i 100mila abitanti, mentre supera di poco il 40% la partecipazione dei comuni di media dimensione (15 mila – 50 mila abitanti). I “piccoli comuni” (con popolazione fino a 5 mila abitanti) che hanno fornito dati sono stati il 24,6%. I comuni capoluogo partecipanti alla rilevazione sono 71 su 109, ovvero il 65%.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Rinvio consultazioni elettorali regionali previsti per il 2020

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 9 novembre 2020, ha approvato disposizioni in materia di rinvio delle consultazioni elettorali per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario, anche già scaduti, o le cui condizioni ne rendano necessario il rinnovo entro il 31 dicembre 2020.
Il rinvio si rende necessario in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica da COVID-19 e della conseguente necessità di assicurare che le consultazioni elettorali si svolgano in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini.
Le consultazioni avranno luogo non prima di novanta giorni e non oltre i centocinquanta giorni successivi, o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori, alle circostanze che rendono necessario il rinnovo.
Fino alla data dell’insediamento dei nuovi organi elettivi, il Consiglio e la Giunta in carica continuano a svolgere, secondo le specifiche disposizioni dei rispettivi Statuti, compiti e funzioni nei limiti previsti e in ogni caso a garantire ogni utile iniziativa, anche legislativa, necessaria a far fronte a tutte le esigenze connesse all’emergenza sanitaria.
Le disposizioni integrano il contenuto del decreto-legge n. 150 del 10 novembre 2020 recante “Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della Regione Calabria (e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario)”, pubblicato in G.U. n. 280 del 10-11-2020.

Autore: La redazione PERK SOLUTION

DL Ristori bis, nuove risorse per il trasporto pubblico locale

Regioni ed enti locali dovranno utilizzare per ripianare le perdite e urgentemente per il rafforzamento del Servizio di trasporto in pandemia le risorse già stanziate dal MIT nell’arco del 2020, che ammontano a un miliardo e 100 milioni.
Nel Decreto Ristori bis (pubblicato in G.U. n. 279 del 9-11-2020) ci sono nuove risorse per il trasporto pubblico locale: 300 milioni di euro anticipati rispetto al 2021, dei quali 100 potranno essere utilizzati per il ricorso a servizi aggiuntivi, mentre i restanti 200 potranno servire alla copertura delle perdite causate dalla riduzione dei ricavi.
Lo ha comunicato la Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli alle Regioni e agli enti locali, nel corso della riunione che si è tenuta con il Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e in collegamento i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Anci e Upi.
Le nuove risorse potranno essere utilizzate da Regioni ed enti locali, ma solo quando saranno state utilizzate per il rafforzamento del servizio durante la pandemia quelle già stanziate dal MIT nell’arco del 2020, che ammontano a un miliardo e 100 milioni.
“Al Trasporto pubblico locale servono misure strutturali, – ha spiegato la Ministra De Micheli – una riforma del modello organizzativo che è fermo al 1997, mentre il mondo della mobilità è cambiato. Occorre un progetto che possa renderlo più efficiente e sostenibile, e adeguato alla prospettiva di una riapertura completa di scuole e attività in sicurezza. Per questo nel Decreto Ristori bis anticipiamo 300 milioni del 2021 per consentire alle aziende del TPL di riorganizzarsi da subito. Sono fondi che si aggiungono ai 12 miliardi destinati nell’arco di 5 anni agli investimenti per i bus ecologici e alla realizzazione dei nuovi sistemi di spostamento rapido di massa nelle città. Non possiamo perdere questa opportunità unica, offerta anche dal rallentamento dei flussi di viaggio dovuti alla crisi sanitaria. L’utilizzo di questi fondi da parte delle Regioni e degli enti locali per noi sarà una cartina di tornasole del ruolo che intendono svolgere: la prossima settimana forniremo le linee guida del Ministero per avviare il confronto e ridisegnare i servizi“.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Sicurezza informatica: AgID avvia indagine presso le amministrazioni

Al via la survey sul livello di Cyber Security Awareness nella PA. L’iniziativa di AgID, contenuta nel Piano triennale per l’informatica nelle PA 2020-2022, nasce per incrementare la consapevolezza dei rischi cyber nella Pubblica amministrazione.
I servizi digitali erogati dalla PA sono cruciali per il funzionamento del sistema Paese. La minaccia cibernetica cresce continuamente, in quantità e qualità, ed è determinata anche dall’evoluzione delle tecniche di ingegneria sociale volte a ingannare gli utenti finali dei servizi digitali pubblici.
Per poter programmare e calibrare le opportune azioni di supporto e sostegno alla sicurezza preventiva, è necessario disporre di una baseline per rilevare il livello medio di conoscenza e consapevolezza relativo alla tematica.
Per questo motivo AgID, nell’ambito del Piano Triennale per l’informatica nella PA 2020-2022, ha avviato una survey sul livello di Cyber Security Awareness nella PA che coinvolgerà i Responsabili della Transizione al Digitale (RTD), i quali riceveranno apposito invito via e-mail per partecipare all’indagine.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION