Avviso C.S.E. 2022: Differito al 15 aprile 2024 il termine per adempiere agli obblighi rendicontativi

Con Decreto direttoriale del 22 febbraio 2024 n. 30, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica ha prorogato al 15 aprile 2024 il termine per la rendicontazione degli interventi di cui all’Avviso C.S.E. 2022 – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza energetica – Avviso relativo alla concessione di contributi a fondo perduto per la realizzazione di interventi di efficienza energetica anche tramite interventi per la produzione di energia rinnovabile negli edifici delle Amministrazioni comunali, attraverso l’acquisto e l’approvvigionamento dei relativi beni e servizi con le procedure telematiche del Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA). Finanziato dalla Commissione Europea PON Impresa e Competitività 2014 – 2020 Asse VI – REACT EU.

La rendicontazione della spesa dovrà essere presentata utilizzando la medesima piattaforma informatica attraverso cui sono state presentate le richieste di erogazione, accedendo con le stesse modalità già utilizzate in precedenza nella sezione dedicata denominata “Rendicontazione della spesa”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Avviso Fondo ciclovie urbane intermodali: Presentazione istanze entro 22 aprile 2024

È stato pubblicato sul sito del MIT l’avviso relativo all’avvenuta pubblicazione del decreto interministeriale n. 254 del 06/10/2023 che stabilisce le modalità di erogazione del Fondo destinato allo sviluppo di Ciclovie urbane intermodali.

Le risorse messe a disposizione ammontano a 2 milioni di euro per l’anno 2023 e 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025 sono stanziate sul pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Le risorse sono destinate a interventi per la realizzazione nel territorio urbano di nuove ciclovie come definite all’articolo 2, comma 2, della legge 11 gennaio 2018, n. 2 e di infrastrutture di supporto in connessione a reti di trasporto pubblico locale e ferroviario.

Possono presentare istanza per accedere al Fondo i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni che hanno approvato in via definitiva uno strumento di pianificazione dal quale si evince la volontà dell’ente di procedere allo sviluppo strategico della rete ciclabile urbana. Le città metropolitane e comuni superiori ai 100.000 abitanti devono aver adottato il Piano urbano di mobilità sostenibile. Per i comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti ricompresi nel territorio di città metropolitane e per i comuni capoluogo di città metropolitane la condizione suddetta si ritiene assolta qualora sia stato adottato il Piano urbano di mobilità sostenibile della città metropolitana. I Comuni facenti parte di Unioni di Comuni possono presentare istanza per accedere solo nell’ambito della partecipazione dell’Unione di Comuni. È ammessa la partecipazione di due o più Comuni confinanti, con indicazione del Comune Capofila, per progetti integrati di piste ciclabili che collegano il territorio di tutti i Comuni interessati. In tal caso non è ammessa la partecipazione anche come singolo Comune.

Le istanze, presentate in conformità all’articolo 4 del Decreto ed utilizzando il modello ad esso allegato, devono essere trasmesse al seguente .indirizzo dg.tpl-div3@pec.mit.gov.it entro e non oltre il 22 Aprile 2024, in modalità “a sportello”.

Allegati:

Decreto n. 254 del 06-10-2023

FAQ Decreto 254.23 v16.02.24

FAQ Decreto 254.23 v13.02.24

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Il controllo giudiziario sull’operatore economico non impedisce di partecipare alla gara d’appalto

L’Anac con un parere – funzione consultiva n. 2/2024 – richiesto da un Istituto superiore della provincia dell’Aquila ha evidenziato che è possibile invitare ad una procedura di gara un operatore economico a carico del quale risulta disposto il controllo giudiziario per la durata di un anno in ragione del riscontrato pericolo di infiltrazione mafiosa. Questo in base a quanto disposto dal nuovo Codice Appalti nella parte in cui stabilisce che la causa di esclusione prevista dalla norma non opera nel caso in cui sia intervenuto un provvedimento di ammissione al controllo giudiziario.

L’art. 94, comma 2, del Codice dispone che la sussistenza di cause di decadenza, di sospensione o di divieto, o di un tentativo di infiltrazione mafiosa, costituisce motivo ostativo alla partecipazione alle gare e, quindi, all’affidamento di contratti pubblici. Tuttavia, non opera se l’impresa sia stata ammessa al controllo giudiziario. La sospensione ex lege degli effetti dell’informazione interdittiva a seguito dell’ammissione al controllo giudiziario ha inoltre efficacia solo pro-futuro, consentendo la partecipazione all’impresa sottoposta a tale misura ad altre procedure, e quindi non ha carattere retroattivo, in assenza di espressa disposizione che lo preveda.

Pertanto l’ammissione al controllo giudiziario produce i suoi effetti solo per l’avvenire, con la conseguente possibilità per l’impresa di partecipare ad altre e future procedure di gara, fermo restando il necessario mantenimento, in capo allo stesso, dei requisiti generali e speciali di partecipazione alla gara, per tutta la durata della procedura stessa e fino alla completa esecuzione del contratto d’appalto, senza soluzione di continuità.

 

La redazione PERK SOLUTION

Anac, Garanzie fideiussorie: verifica telematica consentita anche con soluzioni alternative allo Spid

L’ANAC, con il Comunicato del Presidente del 31 gennaio 2024, ha chiarito che l’accesso al sito internet per la verifica telematica delle polizze fideiussorie può essere consentito anche ricorrendo a soluzioni alternative allo Spid, le quali garantiscano accessi riservati ai soli soggetti legittimati (ad esempio, chiavi di verifica che individuino in maniera univoca la polizza da verificare).

E’ stato precisato che l’utilizzo dello Spid è facoltativo per i soggetti privati allorché non accedano a un servizio pubblico, ma mettano a disposizione un proprio servizio. Inoltre, è stato indicato che tra i soggetti legittimati ad accedere alla verifica sul sito internet del garante possono rientrare, oltre ai contraenti della polizza da verificare e alle stazioni appaltanti beneficiarie della garanzia, gli intermediari assicurativi intervenuti nel rilascio della polizza. Infine, è stato esplicitato che i chiarimenti forniti nel Comunicato con riferimento alle imprese di assicurazione si applicano all’accesso ai siti internet di tutti i soggetti indicati nel codice dei contratti pubblici.

 

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Appalti digitali, le indicazioni operative di ANAC per le stazioni appaltanti

In risposta alle segnalazioni ricevute dalle stazioni appaltanti sulla fase di avvio della digitalizzazione stabilita dal nuovo Codice dei Contratti, Anac ha fornito una serie di indicazioni operative. L’Autorità ribadisce di aver condiviso, ancora prima dell’avvio della digitalizzazione, le soluzioni adottate con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, AGID, il Dipartimento per la trasformazione digitale, l’Unità tecnica di missione per il PNRR, i gestori delle piattaforme di approvvigionamento digitale in fase di certificazione, i soggetti aggregatori.
Dopo l’entrata in vigore del nuovo Codice, sempre in raccordo con MIT, AGID, Dipartimento per la trasformazione digitale e l’Unità di missione per il PNRR, ANAC ha avviato un tavolo permanente di confronto con i rappresentanti di ANCI e di altri Enti territoriali, nel quale sono state analizzate le criticità emerse dal sistema e individuate possibili soluzioni che sono state già attuate e pubblicate attraverso FAQ o altre indicazioni per il mercato.

L’Autorità ha inoltre pubblicato una tabella riepilogativa delle procedure da seguire per gestire gli appalti fino a 5mila euro per le quali si applicano le indicazioni contenute nel Comunicato del Presidente del 10/01/2024 che prevede, fino al 30/9/2024, la possibilità di acquisire il CIG utilizzando, oltre alle piattaforme di approvvigionamento digitale, anche l’interfaccia web messa a disposizione dalla PCP. Dal 1° gennaio 2024 non è più previsto il rilascio di
SmartCIG.

 

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Servizi e forniture ordinarie: la domanda di partecipazione tipo per la partecipazione alle gare

In seguito alla pubblicazione del Bando tipo n. 1/2023, l’ANAC ha ritenuto opportuno affiancare a tale documento la domanda di partecipazione tipo, al fine di standardizzare la modulistica da utilizzare per la partecipazione alle procedure di gara, semplificando l’attività delle stazioni appaltanti e degli operatori economici e riducendo il rischio di errori e omissioni.

Il documento è l’esito dell’attività di un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione di Itaca, IFEL, Consip, Invitalia, soggetti aggregatori, nonché della consultazione pubblica cui hanno partecipato centrali di committenza, stazioni appaltanti, associazioni di categoria, operatori economici ed enti di ricerca.

Il documento è stato redatto sulla base dei seguenti criteri:

  • sono riportate le sole dichiarazioni non previste nel DGUE, al fine di evitare inutili duplicazioni e il proliferare di errori;
  • la domanda tipo è un documento di carattere generale. La stazione appaltante dovrà adeguarlo alle proprie esigenze, eliminando le parti non pertinenti e integrando con le informazioni ulteriori richieste in base alla particolare natura del contratto da affidare;
  • con riferimento alla documentazione a comprova dei requisiti di partecipazione è stato previsto l’inserimento nel FVOE dei documenti assoggettabili a riuso e, invece, l’allegazione alla domanda dei documenti utilizzabili in una sola gara, quali ad esempio la polizza fideiussoria e il contratto di avvalimento (Fonte Anac).

 

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ANCI, il MIT proroga scadenze 2024 per pubblicazione bando e aggiudicazione progettazione

Anci informa che è stato pubblicato il Decreto direttoriale 3144 del 26.1.2024, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di proroga dei termini degli adempimenti conseguenti all’approvazione della graduatoria di assegnazione di risorse ai Comuni, a valere sul Fondo di progettazione per gli Enti locali, di cui alla legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018).

Il Fondo cofinanzia i vari livelli progettuali degli enti locali per opere destinate alla messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.

In particolare, per i Comuni ammessi al finanziamento di cui al precedente Decreto direttoriale n. 23017 del 1° agosto 2023, il nuovo provvedimento proroga:

  • il termine per la pubblicazione del bando di gara al 30 aprile 2024;
  • il termine per l’aggiudicazione definitiva del servizio di progettazione al 25 agosto 2024.

Il MIT ha evidenziato che le proroghe in questione sono dovute ai ritardi evidenziati nel processo di digitalizzazione del nuovo codice dei contratti pubblici di cui al d.lgs. 36/2023.

 

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10 milioni di euro per lo sviluppo di ciclovie urbane intermodali

Pronto il decreto firmato di concerto dai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze, che stabilisce le modalità di erogazione delle risorse del Fondo di 10 milioni di euro destinato allo sviluppo di ciclovie urbane intermodali. Si tratta di uno stanziamento di 2 milioni per il 2023 e 4 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Il provvedimento promuove l’utilizzo dei servizi di trasporto pubblico locale e ferroviario e, pertanto, in attuazione del Piano generale della mobilità ciclistica, finanzia attraverso il Fondo interventi per la realizzazione di nuove ciclovie ed infrastrutture di supporto. Destinatari dei fondi i Comuni, le Città metropolitane e le Unioni di Comuni che potranno presentare apposita istanza alla Direzione generale per il trasporto pubblico locale e regionale e la mobilità pubblica sostenibile del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Le istanze di partecipazioni devono contenere l’identificazione del progetto – Codice Unico di Progetto (CUP) – per la realizzazione nel territorio urbano di nuove ciclovie come definite all’articolo 2, comma 2 legge 2/18 e di infrastrutture di supporto in connessione a reti di trasporto pubblico locale e ferroviario. All’atto della presentazione delle istanze, deve risultare approvato almeno il progetto di fattibilità tecnica ed economica, di cui all’art. 41 del decreto  legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Sarà data priorità alle istanze da cui risulta approvato il progetto esecutivo di cui all’art. 41 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36. Inoltre, il Progetto non può presentare un termine di realizzazione che vada oltre la data del 31 dicembre 2026.

Per i progetti sono ammissibili le spese di seguito indicate:
a) spese tecniche documentate risultanti dal livello di progettazione approvato ai sensi dell’articolo 41 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e s.m.i.;
b) spese documentate per lavori e forniture risultanti dal livello di progettazione approvato ai sensi dell’articolo 41 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 e s.m.i
c) spese documentate per attività di promozione degli interventi previsti nel progetto nel limite massimo di euro 20.000,00.

 

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Stazioni appaltanti qualificate, indicazioni ANAC per confermare di disporre di piattaforma certificata

Con il Comunicato del Presidente del 30 gennaio 2024, l’Autorità fa presente che per le Stazioni Appaltanti e le centrali di committenza che non avessero provveduto ad accedere al sistema entro il 31 gennaio 2024 confermando l’utilizzo di piattaforma certificata, tale requisito si intenderà positivamente accertato in qualunque momento successivo al 31 gennaio 2024 attraverso il concreto utilizzo di almeno una piattaforma inclusa nel registro Anac delle piattaforme certificate.

Sono oltre 3.100 le stazioni appaltanti qualificate che ad oggi, 31 gennaio 2024, hanno confermato ad Anac, attraverso il sistema “Qualificazione stazione appaltanti“, la disponibilità e l’utilizzo di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate.

 

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Appalti pubblici digitali: il dossier Ance sulle novità dell’Ecosistema nazionale di e-procurement

L’ANCE , l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha reso disponibile un documento di approfondimento relativo all’Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale. Dal 1° gennaio 2024 ha preso vita la digitalizzazione degli appalti pubblici di cui all’art. 19 e ss. del Codice dei contratti, D. Lgs. n. 36/2023. A fronte di tale novità, i numerosi interventi dell’ANAC degli ultimi mesi hanno costituito l’occasione per ricostruire nel dossier “Le novità dell’Ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale (e-procurement)” alcuni effetti concreti della riforma digitale degli appalti pubblici.

In particolare, nel documento di approfondimento sono affrontati i temi della certificazione e utilizzo delle piattaforme digitali, dell’acquisizione del CIG, del funzionamento del fascicolo virtuale dell’operatore economico (FVOE) e dei nuovi strumenti informatici, che incidono anche sugli obblighi di pubblicità legale degli atti e di trasparenza. Assieme al dossier si rende anche disponibile un quadro sinottico che ricostruisce l’infrastruttura digitale di riferimento che comprende la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND), la Piattaforma dei contratti pubblici, le singole piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD), e la nuova Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici.

Quanto alle piattaforme di approvvigionamento digitale certificate (PAD), ANAC, con comunicato del 18 gennaio 2024, ha chiarito che entro il 31 gennaio 2024 le Stazioni Appaltanti e gli Enti concedenti già qualificati dovranno notificare, attraverso il servizio “Qualificazione stazione appaltanti”, l’adozione e l’impiego di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, sia di proprietà sia ottenute attraverso contratti di servizio con terzi. In caso di mancata comunicazione, a partire dal 1° febbraio 2024, la qualificazione precedentemente ottenuta decadrà. Ciò, in attuazione delle indicazioni fornite dall’ANAC nelle FAQ n. 8 e 9 del Servizio di qualificazione, nonché nelle FAQ B.5 e C.9 del Servizio di digitalizzazione.

Da lunedì 18 dicembre 2023 sul portale dei dati aperti ANAC è attiva la sezione Registro Piattaforme Certificate (RPC) dove è possibile consultare l’elenco delle piattaforme di approvvigionamento digitali certificate all’interno del quale risulta compresa la piattaforma di e-procurement della Regione Lombardia, SINTEL.

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