Corte dei conti: Adozione piano di razionalizzazione anche per le aziende speciali

La Corte dei conti, Sez. Emilia-Romagna, con deliberazione n. 43/2025, affronta la questione sottoposta da un Comune in merito all’obbligo di adottare provvedimenti di razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione, per le aziende speciali.

La Sezione evidenzia come i presupposti per la razionalizzazione delle partecipazioni societarie di cui all’elenco ex art. 20, c. 2, T.U.S.P. assurgono a parametro di legalità finanziaria per le gestioni di enti pubblici strumentali che, per conformazione organizzativa e gestione finanziaria, siano idonei ad influire sugli equilibri finanziari dell’ente locale. Pertanto, il provvedimento di ricognizione che sarà adottato dall’ente locale, intanto, deve tener conto della presenza dell’azienda speciale. Successivamente, la decisione di razionalizzazione che sarà assunta dall’ente medesimo nella sua piena discrezionalità, dovrà essere adeguatamente motivata, sia che ci si orienti alla conservazione dell’assetto delle partecipazioni (e quindi dell’azienda speciale), sia che si proceda verso un riassetto della “organizzazione” gestionale.

In ragione del principio di legalità finanziaria e per esigenze generali di tutela dell’equilibrio del bilancio dell’ente locale, anche con riguardo (genericamente) all’azienda speciale, la sussistenza di una o più condizioni previste dal c. 2 dell’art. 20 del D. Lgs. n. 175/2016 comporta l’obbligo di adottare un piano di riassetto per la razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione dell’Ente strumentale, anche tenendo conto delle condizioni di mercato e della coerenza dei criteri concorrenziali che devono essere correlati all’affidamento del servizio.

 

La redazione PERK SOLUTION

Anci, Cacer Pnrr: Il Mase proroga al 30 novembre il termine per accedere ai contributi

Anci informa che è stato pubblicato il 24 marzo sul sito del MASE il decreto ministeriale (DM 28 febbraio 2025, n. 59) che proroga dal 31 marzo 2025 al 30 novembre 2025 il termine ultimo per la presentazione da parte dei Comuni delle richieste di partecipazione al cosiddetto Decreto CACER (DM 7 dicembre 2023, n. 414), che consente non solo ai Comuni ma ad una gamma di soggetti tra cui persone fisiche, enti del terzo settore e amministrazioni territoriali, la possibilità di un contributo in conto capitale per l’installazione e la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di comunità energetiche, gruppi di autoconsumatori e autoconsumatore individuale a distanza.

Il Ministero considerate l’attuale numero di istanze presentate per l’accesso ai contributi del DM CACER, il mancato esaurimento delle risorse disponibili e l’imminente chiusura dello sportello per la presentazione delle richieste ha ritenuto necessario, per garantire il raggiungimento del target M2C2-47, prorogare la chiusura dello sportello al 30 novembre.

Parallelamente, per rafforzare l’iniziativa e introdurre eventuali ulteriori potenziamenti, di cui la proroga rappresenta la prima misura, ha avviato interlocuzioni con la Commissione europea (fonte Anci).

 

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Mutui, rinnovato l’accordo tra Anci, Upi e Abi per la sospensione quota capitale 2025

Anci, Upi e ABI hanno rinnovato l’accordo quadro contenente le linee guida in base alle quali le banche potranno procedere alla sospensione della quota capitale delle rate in scadenza nel 2025 dei mutui erogati in favore degli enti locali. L’iniziativa, che rinnova l’accordo già sottoscritto dalle parti nel 2024 (e prima ancora nel 2023), consente di ridurre gli oneri da rimborso prestiti per fare fronte alla carenza di liquidità in un contesto di persistente incremento dei prezzi, in particolare quelli energetici.

 

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Servizi sociali, ristori IMU e sostegno ai piccoli comuni: intesa nella Conferenza Stato-città

Rafforzamento dei servizi sociali, ristori per le minori entrate IMU e sostegno ai piccoli comuni in difficoltà: sono questi i principali risultati della seduta della Conferenza Stato-città e autonomie locali, che si è tenuta al Viminale.
Ė stata posta all’attenzione dei ministri la questione – sulla quale è stato condiviso un comune orientamento –  concernente la possibile applicazione dell’articolo 1, comma 79, lettera b), della legge Delrio, in caso di dimissioni dalla carica di presidente della provincia. In questo caso, che non è espressamente normato dalla stessa legge Delrio, si dovrà procedere all’indizione e allo svolgimento delle elezioni del nuovo Presidente entro il termine di 90 giorni, come già previsto nei casi di scadenza per fine mandato, decadenza o scioglimento anticipato degli organi provinciali.

Anci e Upi hanno dato il via libera allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che stabilisce gli obiettivi di servizio e le modalità di monitoraggio e rendicontazione delle risorse aggiuntive per lo sviluppo dei servizi sociali nei comuni delle regioni a statuto ordinario. Per il 2025 sono stati stanziati 390 milioni di euro, che verranno distribuiti ai singoli comuni sulla base dei coefficienti di riparto per la funzione sociale, definiti nel calcolo dei fabbisogni standard.

Approvato anche lo schema di decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, che definisce le modalità di accesso al fondo previsto dall’articolo 1, comma 82, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.Per l’anno 2023 vengono distribuite risorse per un importo totale di 2,45 milioni di euro per compensare le minori entrate derivanti dall’esenzione IMU sugli immobili occupati abusivamente. Le risorse saranno distribuite ai comuni secondo i criteri definiti nel provvedimento.

Intesa raggiunta anche sul riparto del fondo da 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, istituito con la legge di bilancio per il 2025. Le risorse sono destinate a rafforzare, in via straordinaria e temporanea, l’offerta di servizi sociali nei piccoli comuni in difficoltà finanziaria. Il fondo sarà distribuito tra 102 comuni sulla base delle spese risultanti per la Missione 12 nell’ultimo rendiconto approvato.

Semaforo verde infine sullo schema di decreto che disciplina le modalità e i termini per l’invio telematico della dichiarazione sulle spese legate all’attuazione dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria. La legge di bilancio per il 2025 ha istituito un fondo di 100 milioni di euro annui per il triennio 2025-2027 per sostenere le spese comunali relative all’assistenza ai minori allontanati dalla famiglia con provvedimento dell’autorità giudiziaria.

 

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