Decreto Recovery, via libera dal Senato alla conversione in legge

Il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo con l’approvazione definitiva, nel testo trasmesso dalla Camera, del ddl n. 2483, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 152/2021 sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
Variegate le misure incluse nel decreto: dal turismo agli investimenti infrastrutturali, dalla rigenerazione urbana alle zone economiche speciali (Zes), dalle borse di studio per l’accesso all’università alle scuole innovative.
Al fine di promuovere la massima partecipazione ai bandi di assegnazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza o del Piano nazionale per gli investimenti complementari destinate alla realizzazione di opere pubbliche, si stabilisce che le procedure di affidamento dell’attività di progettazione richiesta dai predetti bandi possono essere espletate anche in mancanza di una specifica previsione nei documenti di programmazione degli acquisti di beni e servizi e dei lavori pubblici. Tra le misure di rafforzamento ed efficienza dei processi di gestione, revisione e valutazione della spesa e miglioramento dell’efficacia dei relativi procedimenti, è previsto che le amministrazioni pubbliche, limitatamente agli esercizi 2022 e 2023, possano elaborare l’indicatore relativo al debito commerciale residuo sulla base dei propri dati contabili, previo invio, alla piattaforma dei crediti commerciali (PCC), della comunicazione relativa allo stock di debiti commerciali residui scaduti e non pagati alla fine dei due esercizi precedenti, anche da parte delle amministrazioni pubbliche soggette alla rilevazione SIOPE, e previa verifica dell’organo di revisione. L’obbligo per gli enti in contabilità finanziaria che non rispettano gli indicatori, di cui al comma 859 dell’articolo 1 della legge n. 145 del 2018, di accantonare in bilancio il Fondo di garanzia debiti commerciali, previsto dal successivo comma 862, si applica anche nel corso della gestione provvisoria o dell’esercizio provvisorio. Anche le comunicazioni dello stock di debito effettuate alla piattaforma dei crediti commerciali (PCC) dagli enti che si avvalgono della facoltà di calcolare l’indicatore relativo al debito commerciale residuo sulla base dei propri dati contabili costituiscono indicatori rilevanti ai fini della definizione del programma delle verifiche da parte dei servizi ispettivi di finanza pubblica del Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Le norme, modificate dalla Camera dei deputati, inseriscono una serie di modifiche ed integrazioni relativamente alle procedure per l’assegnazione ai Comuni dei contributi per interventi di efficientamento energetico, mobilità sostenibile, messa in sicurezza di scuole, edifici comunali e patrimonio comunale nonché abbattimento di barriere architettoniche di cui all’articolo 1, commi da 29 a 37, e commi 42 e 43, della legge n. 160 del 2019, al fine di disciplinare l’erogazione delle somme relative a specifici interventi confluiti nell’ambito del PNRR. In particolare, nell’ambito degli interventi comunali di efficientamento energetico, si stabilisce che i comuni beneficiari delle risorse previste ai commi 29 e 29-bis, confluite nel PNRR, devono utilizzare una quota pari o superiore al 50 per cento delle risorse assegnate nel periodo 2020- 2024, per investimenti di efficientamento energetico. A carico dei Comuni beneficiari sono posti gli obblighi comunitari (gestione, monitoraggio, controllo e valutazione della misura nonché obbligo di alimentazione del sistema di monitoraggio, obbligo di non arrecare un danno significativo all’ambiente) previsti per l’attuazione del PNRR. Inoltre, si subordina l’erogazione del contributo aggiuntivo previsto per il 2021 all’adempimento dell’obbligo di utilizzo della quota del 50 per cento citato e si introduce l’obbligo per i Comuni, in relazione ai contributi relativi al triennio 2022-2024, di concludere i lavori entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quelli di riferimento di ciascun anno del contributo. Vengono modificate le modalità di erogazione del saldo del contributo e lo si subordina alla preventiva verifica della completa alimentazione del sistema di monitoraggio.
Ai fini della semplificazione e accelerazione degli interventi per la ricostruzione e il rilancio dei territori interessati dagli eventi sismici del 2009, avvenuti in Abruzzo, finanziati con risorse previste nel Piano complementare al PNRR del D.L. 59/2021, si estende anche a tali eventi sismici del 2009, la sanatoria edilizia prevista dal D.L. 55/2018, per la presenza di lievi difformità edilizie negli immobili danneggiati, adottata a favore dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016, prevedendone, inoltre, l’applicazione per gli eventi sismici del 2018, avvenuti nei comuni della provincia di Campobasso e nei comuni della città metropolitana di Catania.
Per la realizzazione degli interventi previsti dai progetti del PNRR, i comuni possano, in deroga alle limitazioni di spesa di personale a tempo determinato di cui all’articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 e all’articolo 259, comma 6, del TUEL, assumere con contratto a tempo determinato personale con qualifica non dirigenziale in possesso di specifiche professionalità per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR e comunque non oltre il 31 dicembre 2026. Le predette assunzioni sono subordinate all’asseverazione da parte dell’organo di revisione del rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Pnrr: la Conferenza Unificata approva il bando da 900 milioni per le reti idriche

La Conferenza Unificata ha approvato lo schema di decreto per accedere a 900 milioni di euro destinati al miglioramento delle reti idriche, da utilizzare per interventi volti alla riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti.

Con questa intesa il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili (Mims) ha definito gli atti di ripartizione e di assegnazione delle risorse per oltre 60,1 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e del Piano Complementare (PC), un valore pari al 98% del totale di sua competenza (61,4 miliardi). Secondo quanto si legge nel comunicato del ministero, i soggetti attuatori destinatari delle risorse sono: Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), responsabile di investimenti pari a 35 miliardi di euro (57,%), le Regioni e gli Enti territoriali, cui sono assegnati 13,4 miliardi di euro (21,9%), i concessionari e società di gestione, cui competono interventi per 7 miliardi (11,4%), le Autorità di Sistema Portuale, responsabili di investimenti per 3 miliardi (4,9%), le imprese e altri soggetti economici (1,6 miliardi, pari al 2,5%), i Provveditorati Opere Pubbliche del Mims (1,4 miliardi, pari al 2,3%).

Le risorse che devono ancora essere assegnate ammontano a 1,2 miliardi e riguardano i progetti per la sperimentazione dell’idrogeno nel trasporto stradale e ferroviario (530 milioni), il monitoraggio tecnologico di ponti e viadotti su strade statali e autostrade (450 milioni) e la digitalizzazione dei sistemi di logistica (250 milioni). Le assegnazioni relative a tali progetti, di particolare complessità, avverranno nel corso del primo trimestre del 2022.

In base allo schema di decreto approvato dalla Conferenza Unificata, il 40% delle risorse destinate alla tutela delle risorse idriche (360 milioni di euro) è destinato prioritariamente alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna). Le richieste di finanziamento dovranno essere presentate dagli Enti di Governo d’Ambito in due finestre temporali: entro 60 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso sulla Gazzetta Ufficiale (dotazione finanziaria prevista di 630 milioni) e entro il 31 ottobre 2022 (dotazione finanziaria di 270 milioni). Gli interventi finanziabili comprendono, tra gli altri, l’installazione di strumenti tecnologici per la misura delle portate, delle pressioni e dei livelli d’acqua nei serbatoi, la modellazione idraulica della rete, la pre-localizzazione delle perdite tramite metodi classici e innovativi, come radar, scansioni da satellite, interventi di manutenzione straordinaria, l’installazione di ‘contatori intelligenti’ per la misurazione dei volumi consumati dall’utenza.

Guarda la presentazione e la relazione di sintesi del Pnrr del Mims

Risorse del PNRR per il Piano nazionale Borghi

Presentato l’avviso pubblico per l’accesso alle risorse, per un miliardo di euro, dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza del Piano Nazionale Borghi previsto dal PNRR, per contrastare lo spopolamento e incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitosa.

L’intervento per l’attrattività dei borghi storici si articola in due distinte linee di azione.
La prima, alla quale sono destinati 420 milioni di euro, sosterrà progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati, tramite la realizzazione di un numero limitato di interventi di carattere esemplare, uno per ciascuna Regione o Provincia Autonoma per un totale di 21. Ciascun intervento sarà di importo pari a 20 milioni di euro e sarà finalizzato al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. I progetti dovranno prevedere l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca, come ad esempio scuole o accademia di arti e dei mestieri della cultura, alberghi diffusi, residenze d’artista, centri di ricerca e campus universitari, residenze sanitarie assistenziali (RSA) dove sviluppare anche programmi a matrice culturale, residenze per famiglie con lavoratori in smart working e nomadi digitali.
Per questa linea di azione le Regioni dovranno presentare la propria proposta al MiC entro il 15 marzo 2022, così come definita d’intesa con il Comune interessato. Alla presentazione delle candidature seguirà una fase negoziale condotta da un Comitato tecnico istituito dal MiC al quale partecipano da un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. Il percorso negoziale, mirato alla verifica della coerenza delle proposte progettuali con i processi e le tempistiche attuative del PNRR, si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle 21 proposte e l’assegnazione delle risorse al soggetto attuatore individuato da ogni singola proposta.
La seconda linea d’azione mira alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici. In particolare, 380 milioni andranno a sostenere le proposte presentate dai Comuni e 200 milioni di euro verranno indirizzati quale regime di aiuto a micro, piccole e medie imprese localizzate o che intendono insediarsi nei borghi che saranno selezionati. La prima componente si attuerà tramite avviso pubblico emanato dal MiC per il finanziamento delle proposte presentate da Comuni in forma singola o aggregata – fino a un massimo di 3 Comuni – con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti. I progetti potranno prevedere interventi, iniziative o attività in ambito culturale e in quelli dell’istruzione, ricerca, welfare, ambiente o turismo. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.
Per questa linea d’azione i Comuni dovranno presentare entro il 15 marzo 2022 le candidature per il finanziamento dei progetti di rigenerazione culturale, che verranno valutati da una Commissione del MiC composta da un rappresentante delle Regioni, un rappresentante dell’ANCI e un rappresentante delle associazioni partecipanti al Comitato di coordinamento borghi. L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle proposte e l’assegnazione delle risorse ai Comuni.
Con bando successivo, i 200 milioni di euro della seconda componente verranno assegnati alle imprese che svolgono attività culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali localizzati nei Comuni selezionati per la realizzazione dei progetti di rigenerazione culturale, fino a un totale complessivo tra le due componenti di circa 2,53 milioni di euro a borgo.
In coerenza con le disposizioni del PNRR, il 40% delle risorse complessive sarà destinato alle 8 regioni del Mezzogiorno e gli interventi dovranno essere portati a termine entro giugno 2026. (l’avviso pubblico verrà pubblicato all’indirizzo http://www.cultura.gov.it/borghi).

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Siglato il protocollo d’intesa tra MEF e Guardia di Finanza a tutela delle risorse del PNRR

Siglato il protocollo d’intesa tra MEF e Guardia di Finanza con l’obiettivo di implementare la reciproca collaborazione e garantire un adeguato presidio di legalità a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo rende noto il MEF con comunicato del 17 dicembre 2021.
L’intesa costituisce un unicum in ambito europeo, prevedendo l’espresso coinvolgimento nel sistema dei controlli di una forza di law enforcement, qual è la Guardia di Finanza, che rappresenta la polizia economico-finanziaria, a competenza generale, del Paese.
Siglato il protocollo d’intesa tra Ministero dell’Economia e Guardia di Finanza a tutela delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Quanto alle modalità di collaborazione, è sancita la condivisione – anche mediante l’interoperabilità delle rispettive banche dati – di un importante patrimonio informativo, costituito da dati e informazioni sui soggetti attuatori, realizzatori ed esecutori degli interventi finanziati dal PNRR. È previsto, inoltre, che la Guardia di Finanza partecipi, con propri rappresentanti, alla c.d. “rete dei referenti antifrode”, istituita presso la Ragioneria Generale e costituita da referenti della Ragioneria stessa e delle citate Amministrazioni centrali. Nell’ambito di tale gruppo di lavoro, risulterà utile il confronto sulla base delle esperienze maturate sul campo, anche allo scopo di individuare i settori caratterizzati da maggiori profili di rischio di frode, pure per poter meglio calibrare, in ottica preventiva e mirata, i contenuti di bandi e/o avvisi pubblici da diramare.
In tale sede, potrà essere concordata, inoltre, l’esecuzione di interventi da parte del Corpo, anche in forma coordinata con le attività di controllo della Ragioneria Generale e delle Amministrazioni centrali.
Il memorandum testimonia, quindi, l’impegno di tutti gli attori in campo per preordinare le condizioni affinché l’opportunità rappresentata dalle ingentissime risorse del piano, possa dispiegarsi in maniera efficiente e tempestiva, conseguendo gli obiettivi di crescita e consolidamento economico che il piano stesso si prefigge.

Anci, PNRR assunzioni. Più risorse, più personale e semplificazione per i Comuni

“Più risorse, più assunzioni, più semplificazioni per i Comuni”. Così il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella e il delegato Anci al Personale, Jacopo Massaro, all’indomani dell’approvazione in Commissione Bilancio dell’emendamento, a firma Pella-Dal Moro, che libererà risorse per 600 milioni di euro da destinare all’assunzione di circa15 mila funzionari a tempo determinato nei Comuni.
“Abbiamo raggiunto un traguardo importante per i Comuni – spiegano Pella e Massaro – sulla base dell’accordo politico raggiunto il 3 dicembre scorso tra Anci e governo. Grazie a questo emendamento – continua Pella – saranno superati i vincoli imposti dai parametri e dai limiti del 2009. I contratti a tempo determinato, quindi, potranno valere per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma senza andare oltre il 31 dicembre 2026 e senza qualifica dirigenziale”.
Nel dettaglio le assunzioni saranno sbloccate grazie a un meccanismo espansivo in base a percentuali di spesa moltiplicate per la media delle entrate correnti degli ultimi tre rendiconti, al netto del Fondo crediti di dubbia esigibilità, e saranno subordinate all’asseverazione da parte dell’organo di revisione che dovrà certificare il rispetto pluriennale degli equilibri di bilancio. Le assunzioni varranno anche per i Comuni in deficit o sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in dissesto finanziario. Saranno inoltre previsti due fondi ad hoc: uno per i Piccoli Comuni, pari a 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, e uno per i comuni del Mezzogiorno che consentirà all’Agenzia per la Coesione territoriale di stipulare contratti con professionisti e personale in possesso di alta specializzazione, nel limite di una spesa complessiva di 67 milioni di euro.
“Oggi per i Comuni, incaricati di mettere a terra oltre un terzo delle risorse del PNRR – aggiungono gli esponenti Anci – è essenziale poter disporre di capitale umano, in termini quantitativi e qualitativi, non solo per realizzare le opere e i progetti, ma anche per la loro successiva gestione. Altrettanto prioritario è avviare un coordinamento e una collaborazione continua tra i diversi livelli di governo, rappresentati da Anci, Upi e Conferenza della Regioni, affinché gli obiettivi e i traguardi del PNRR siano raggiunti non solo in tempo, ma in maniera efficace e omogenea sull’intero territorio nazionale”, concludono Pella e Massaro.

Utilizzo contributi per messa in sicurezza e per l’efficientamento energetico e sviluppo sostenibile

Il Ministero dell’Interno, con comunicato del 17 dicembre 2021, fornisce chiarimenti in merito all’utilizzo delle risorse relative ai contributi per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio (art.1, commi 139 e ss., L. n.145/2018) e alle opere pubbliche per l’efficientamento energetico e sviluppo sostenibile (art.1, commi 29 ss., L. n.160/2019) a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La nota ricorda che in data 6 settembre 2021, il Ministero dell’interno, Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale un Comunicato con il quale rendeva edotti i Comuni beneficiari dei contributi ex art.1 co. 139 e ss., L. 145/2018, del passaggio delle risorse relative alla graduatoria 2021 sul PNRR. Con il Decreto-Legge del 6 novembre 2021, n.152, sono state predisposte le norme abilitanti ai fini del corretto utilizzo delle risorse a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza in termini di gestione, monitoraggio e rendicontazione. Nello specifico, all’articolo 20, sono fornite espresse disposizioni circa gli “Interventi comunali in materia di efficientamento energetico, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e messa in sicurezza degli edifici e valorizzazione del territorio”.

Per quanto concerne alle risorse di cui all’articolo 1, commi 29 e ss. (L. n.160/2019), i Comuni beneficiari sono tenuti ad utilizzare una quota pari o superiore al 50 per cento delle risorse assegnate nel periodo dal 2020 al 2024, per investimenti destinati alle opere pubbliche di cui alla lettera a) del comma 29 (interventi di efficientamento energetico), fatti salvi, in ogni caso, gli incarichi per la progettazione esecutiva affidati entro il 31 dicembre 2021, comunicati al Ministero dell’interno.

Per i contributi relativi al triennio 2022-2024, i Comuni sono tenuti a concludere i lavori entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento di ciascun anno del contributo.

I contributi, poi, sono erogati per il 50 per cento previa verifica dell’avvenuto inizio dell’esecuzione dei lavori attraverso il sistema di monitoraggio di cui al comma 35; e per il 45 per cento previa trasmissione al Ministero dell’interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori, e, infine, per il restante 5 per cento, previa verifica della completa alimentazione del sistema di monitoraggio di cui al comma 35 e del sistema di monitoraggio previsto dalla regolamentazione attuativa del PNRR.

i Comuni beneficiari dei contributi di cui all’art. 1 co. 29 e ss., L. n.160/2019, sono tenuti al rispetto delle “Istruzioni operative per la generazione del CUP tramite template”.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Questione time, Brunetta: “Gli enti locali in cinque anni recupereranno 70mila posti di lavoro persi”

Il ministro per la PA durante il question time, che si è svolto alla Camera dei Deputati, ha chiarito in risposta al quesito sull’emergenza assunzioni negli enti locali per il superamento del blocco del turn over, che: “È all’attenzione del governo la necessità rappresentata recentemente di provvedere con urgenza a una revisione della disciplina sui limiti delle capacità assunzionali degli enti locali e alla richiesta di un rafforzamento della capacità amministrativa e progettuale per permettere loro di affrontare la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
“È stato predisposto un pacchetto di interventi sia normativi, sia amministrativi, tesi a superare le criticità oggi esistenti e a soddisfare la domanda di personale delle amministrazioni pubbliche, collegata anche all’aumento degli investimenti fissi lordi e al conseguente fabbisogno di professionalità tecniche qualificate. Grazie a queste misure, nei prossimi 5 anni- quindi durante l’arco del Pnrr – Comuni, Città Metropolitane e Province saranno in grado di recuperare i 70mila posti di lavoro persi dal 2010 a oggi. Questo dovrebbe risolvere in maniera strutturale i problemi di funzionalità in termini di capitale umano degli enti locali” ha esplicitato Brunetta.
Covid, in arrivo decreto interministeriale per i lavoratori fragili
“Ieri sera il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza. Il Paese cresce col rientro dei pubblici dipendenti in presenza, in tale contesto il governo non si è dimenticato di confermare gli strumenti di tutela a favore dei cittadini che per condizioni soggettive particolari sono maggiormente esposti a rischio contagio Covid. Nel decreto legge approvato ieri è stata quindi prevista l’adozione rapida di un decreto interministeriale per individuare le patologie croniche in presenza delle quali, fino alla fine di marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, in modalità agile”.
Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, rispondendo al quesito sul lavoro agile e i lavoratori fragili.
“Con questo provvedimento, in particolare, si uscirà da un cono d’ombra in cui hanno trovato riparo molte situazioni non necessariamente connotate da condizioni di rischio particolarmente grave – aggiunge il ministro – e saranno definite chiaramente le condizioni al ricorrere delle quali il lavoratore sarà preferibilmente impiegato in modalità agile sulla base dei contratti di lavoro. Voglio comunque ribadire anche in questa occasione – ha detto – che le amministrazioni hanno già la massima libertà di raggiungere i livelli di lavoro agile che vogliono e che reputano più idonei a raggiungere i massimi livelli di efficienza e di efficacia della propria azione, senza alcun limite minimo o massimo che ne ingabbi la capacità organizzativa”.
“Si stanno concludendo i nuovi contratti. Dalla prossima settimana cominceranno perfezionarsi tutti i comparti, a prima il comparto funzioni centrali e quindi a ruota anche la sanita”. Così ha risposto il ministro Brunetta al quesito sull’indennità di specificità degli infermieri.
“La legge di bilancio per il 2021 ha previsto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, un incremento del 27% degli importi annui lordi, comprensivi della tredicesima mensilità, dell’indennità di esclusività, prevista in favore dei dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo”. Contestualmente, per gli infermieri, la stessa legge di bilancio ha previsto “il riconoscimento agli stessi di una indennità di specificità infermieristica, quale parte del trattamento economico fondamentale, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019-2021 relativa al comparto sanità e nei limiti dell’importo complessivo annuo lordo di 335 milioni di euro”. La definizione della indennità di specificità infermieristica, ha aggiunto Brunetta, “è stata rinviata alla contrattazione collettiva nazionale 2019-21”. Al riguardo, ha concluso, “l’Aran avvierà il relativo tavolo della contrattazione entro l’anno ed in questa sede sarà individuata la soluzione auspicata”.

Webinar avvisi pubblici “Istruzione” PNRR, le slides di Anci

Si è svolto oggi 16 dicembre 2021 il webinar organizzato dall’ANCI, alla presenza del Segretario Generale dell’ANCI, Veronica Nicotra e con la partecipazione dei rappresentanti del Ministero Istruzione, Dottoressa Simona Montesarchio e Dottoressa Paola Iandolo  e del MEF, Dottor Giorgio Centurelli per  fornire informazioni e chiarimenti sugli Avvisi pubblici del Ministero dell’Istruzione di recente pubblicazione, rivolti agli Enti locali sul Piano asili nido e scuole infanzia, sostituzione edifici scolastici e riqualificazione energetica, estensione tempo pieno e mense, infrastrutture per lo sport, da realizzare attraverso le risorse del PNRR. Di seguito le slides ANCI.

Programma “Isole Verdi” del PNRR per 19 isole minori non interconnesse

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 296 del 14/12/2021 il decreto del Ministero della transizione ecologica del 25 novembre 2021, concernente il “Programma Isole Verdi, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.

Il Programma ha una dotazione di 200 milioni di Euro cui si provvede mediante l’utilizzo delle risorse di cui al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 2 (M2-Rivoluzione verde e Transizione ecologica), Componente 1 (Economia circolare e agricoltura sostenibile) Investimento 3.1 (Isole Verdi) – Finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.

Il Programma è finalizzato a promuovere il miglioramento e rafforzare, in termini ambientali ed energetici, i Comuni delle 19 Isole minori non interconnesse, attraverso la realizzazione di progetti integrati di efficientamento energetico e idrico, mobilità sostenibile, gestione del ciclo rifiuti, economia circolare, produzione di energia rinnovabile e diverse applicazioni per gli usi finali.

Il programma è rivolto ai 13 Comuni delle 19 Isole minori non interconnesse, di cui all’Allegato 1 Parte A del decreto.

I progetti dovranno essere presentati esclusivamente per via telematica all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata:  clea@pec.minambiente.it entro e non oltre le ore 24:00 del 13 aprile 2022.

Modulistica per la presentazione delle istanze

a) I Comuni Isola del Giglio, Capraia, Ponza, Ventotene, Isole Tremiti, Ustica e Pantelleria, il cui territorio di competenza ricade in una unica Isola minore non interconnessa, dovranno compilare una sola SCHEDA PROGETTO.

b) I Comuni Leni, Malfa e Santa Marina Salina, ricadenti nell’Isola di Salina, dovranno individuare il Comune capofila e dovranno compilare una sola SCHEDA PROGETTO.

c) I Comuni Favignana, Lampedusa e Lipari, il cui territorio di competenza ricade in più di una Isola minore non interconnessa, dovranno compilare una SCHEDA PROGETTO per ciascuna Isola e dovranno inoltre compilare anche la SCHEDA RIEPILOGO riportando i dati economici della SCHEDA PROGETTO di ciascuna Isola di competenza.

SCHEDA PROGETTO

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Servizio Orientamento PNRR Comuni

Il Servizio Orientamento PNRR Comuni è lo strumento di informazione e orientamento, realizzato da IFEL in stretto raccordo con ANCI, che offre ai Comuni italiani un quadro aggiornato e tempestivo di tutte le opportunità di finanziamento a loro dedicati previste dal PNRR.
Il portale ha l’obiettivo di supportare Comuni nelle decisioni di investimento nonché quello di essere un utile strumento operativo per programmare le iniziative progettuali da candidare a finanziamento di avvisi e bandi pubblici previsti dal PNRR.
Inoltre, esso offrirà informazioni qualificate su tutte le misure i cui progetti di investimento siano individuati tramite procedure, previste da appositi atti normativi (es. leggi di finanziamento, decreti, riparti, ecc.), che prevedano un’assegnazione di risorse per perseguire specifiche finalità di sviluppo.
Obiettivo principale del servizio è di fornire informazioni mirate e di qualità ai comuni: selezionando quelle di loro interesse, mettendo in connessione le diverse linee e misure che dai ministeri titolari delle missioni PNRR sono affrontate in modo settoriale, producendo analisi e riflessioni che li aiutino a collocare i finanziamenti in una visione complessiva di sviluppo locale, consentendo infine di anticipare la programmazione degli interventi grazie a info di prima mano acquisite nell’ambito della concertazione inter-istituzionale condotta da ANCI.