ANCI: richiesta al Governo di destinare 5 miliardi ai Comuni

I presidenti delle venti Anci regionali, coordinati dal presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e coadiuvati dai segretari e dai direttori delle associazioni territoriali si sono riuniti in videoconferenza con il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, per fare il punto della situazione delle attività svolte dai sindaci e dall’Anci nell’emergenza Coronavirus. La riunione è servita per mettere a fuoco le proposte che l’Anci presenta compatta al tavolo di confronto con il Governo e con le Regioni. L’incontro, al quale sono intervenuti anche il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, e il segretario generale, Veronica Nicotra, è stato aperto dalla relazione del coordinatore delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, che ha sottolineato l’importanza e l’efficacia di “un lavoro svolto in collaborazione dagli amministratori locali e dalle articolazioni regionali dell’associazione dei Comuni”.
Nella sua relazione, Decaro è partito dal calcolo della riduzione della capacità fiscale dei Comuni per via dei provvedimenti assunti dal governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. “Considerato il difficile recupero in prospettiva – ha detto Decaro – il governo deve prendere consapevolezza di una situazione e far fronte, già nel prossimo decreto, alla richiesta di 5 miliardi che gli enti locali hanno avanzato da tempo per garantire i servizi ai cittadini, anche abbandonando per protesta i lavori della conferenza unificata”.
Nella riunione molti sindaci – tra loro il presidente di Anci Sicilia e sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte, e il presidente di Anci Liguria e sindaco di Genova, Marco Bucci – hanno condiviso la necessità di rafforzare sempre più una sinergia istituzionale tra livello nazionale e regionale, perché è ormai evidente il ruolo istituzionale e operativo svolto dai sindaci, attraverso l’Anci, nel risolvere criticità e fronteggiare problemi via via che si presentano in questa complessa situazione. Una particolare attenzione da parte dei presidenti delle Anci regionali è stata posta sui rapporti con le Regioni. Con riferimento al possibile avvio della cosiddetta fase due, è stato ribadito che il ruolo dei sindaci e dei Comuni, in prima linea su molti versanti della ripresa di attività, richiede una capacità decisionale più rapida, uno snellimento degli iter burocratici, strumenti straordinari sulla falsariga di quanto si sta prevedendo per le zone terremotate dell’Italia centrale. Infine, è stata sollecitata un’attenzione specifica sulle misure di sicurezza sanitaria che saranno richieste e il cui impatto finanziario sui bilanci comunali chiederà una specifica riflessione da parte del governo.
Le Proposte ANCI al sostegno economico agli enti locali e agli investimenti territoriali.
Fonte ANCI

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Il Quaderno operativo ANCI sull’organizzazione degli uffici in tempo di lavoro agile

L’ANCI, al fine di supportare i Comuni in emergenza Covid 19 nella riorganizzazione interna ed esterna degli uffici e dei servizi, ha pubblicato un utile Quaderno operativo, offrendo un quadro d’analisi della normativa emergenziale inerente la gestione del personale e suggerendo alcune indicazioni operative che le amministrazioni potranno adattare alle proprie specifiche esigenze.  Il documento è arricchito con modulistica, fac simili di determine e delibere e normativa di riferimento analizzata puntualmente nei suoi aspetti applicativi.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Chiarimenti ANCI/IFEL su ordinanza Protezione civile n. 658 su fondo di solidarietà alimentare

Pubblichiamo la Nota dell’ANCI relativa all’Ordinanza di Protezione Civile n. 658 recante “Ulteriori interventi di protezione civile in relazione all’emergenza relativa al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”, emanata dall’esigenza di assicurare, in via emergenziale, risorse per interventi di solidarietà alimentare sul territorio.

La nota chiarisce alcuni aspetti su criteri e modalità di erogazione delle misure, al fine di assicurare che i Comuni possano organizzarsi nel modo più efficace per soddisfare le richieste dei propri cittadini in stato di bisogno, anche con mezzi e strumenti già in uso e in deroga alle ordinarie norme sugli affidamenti. In particolare si chiarisce che:

  • la spettanza, come individuata nell’ordinanza, andrà contabilizzata nel bilancio di ciascun ente locale attraverso, se necessario, una variazione di bilancio a titolo di “misure urgenti di solidarietà alimentare”;
  • gli enti locali, in esercizio provvisorio, in base all’articolo 1 comma 3 dell’Ordinanza potranno procedere ad una variazione di bilancio con delibera di Giunta;
  • i comuni, oltre ad utilizzare le risorse di cui trattasi, possono destinare all’attuazione di misure urgenti di solidarietà alimentare anche eventuali donazioni ricevute (tali donazioni sono defiscalizzate come previsto dall’articolo 66 del DL n. 18/2020 in corso di conversione);
  • con tali risorse i comuni possono acquistare generi alimentari, prodotti di prima necessità, buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti in un elenco che ciascun Comune dovrà pubblicare sul proprio sito istituzionale. L’individuazione degli esercizi commerciali non è soggetta a nessuna procedura standardizzata; è possibile procedere con convenzioni direttamente con esercizi commerciali che abbiano manifestato interesse così come può procedersi con elenchi “aperti”, senza scadenza, per raccogliere adesioni da parte degli stessi;
  • è possibile utilizzare titoli legittimanti all’acquisto già in uso presso l’Ente ad esempio per i voucher sociali, ovvero acquistare buoni pasto utilizzabili per il servizio sostitutivo di mensa ovvero esternalizzare – senza necessità di procedura ad evidenza pubblica – tale attività a terzi soggetti idonei alla realizzazione e distribuzione dei titoli legittimanti all’acquisto per i beneficiari;
  • gli acquisti non sono assoggettati alle procedure del Codice degli Appalti di cui al D.lgs. n. 50/2016;
  • i comuni, per l’acquisto e la distribuzione dei beni di cui sopra, possono avvalersi degli Enti del Terzo Settore;
  • la competenza in merito all’individuazione della platea dei beneficiari ed il relativo contributo è attribuita all’Ufficio dei Servizi Sociali di ciascun comune, visto l’assenza dell’obbligo di approvare atti di indirizzo della Giunta Comunale;
  • il contributo dovrà essere erogato prioritariamente ai nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e a quelli in stato di bisogno non assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale); ciò non esclude che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico al reddito;
  • è possibile procedere all’erogazione del contributo attraverso la compilazione e sottoscrizione di semplici modelli di autocertificazione che consentano di accedere celermente alle misure del decreto e ai possibili aventi diritto, ovvero mediante “avviso aperto” e a scorrimento dei richiedenti aventi diritto fino ad esaurimento delle spettanze o delle risorse comunque disponibili;
  • si ritiene possibile che gli Uffici Sociali degli enti procedano con criteri meramente proporzionali e ad esaurimento fondi e che, gli stessi, rilascino formale certificazione con un numero univoco di progressione ai beneficiari delle misure, idonea ad un loro riconoscimento da parte degli esercenti degli esercizi commerciali.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

Gli emendamenti dell’ANCI al Decreto legge 18/2020 “Cura Italia”

Pubblichiamo il testo degli emendamenti al DL “Cura Italia” che l’ANCI ha inviato in Commissione Bilancio del Senato, chiedendo maggiore attenzione alle istanze e alle criticità che stanno vivendo i Comuni italiani in questa drammatica emergenza dovuta al Coronavirus. Trattasi di un documento importante che riporta alcune misure di valutazione degli effetti della crisi da COVID-19 e di intervento al fine di assicurare la tenuta degli equilibri di bilancio degli enti locali.
Tra le diverse misure proposte di rafforzamento dell’efficacia delle finalità perseguite dal D.L. 18/2020, evidenziamo in particolare:

  • la possibilità di utilizzare anche la quota destinata agli investimenti per il finanziamento di spese correnti connesse con l’emergenza in corso, nonché per fronteggiare eventuali squilibri di bilancio derivanti dal calo delle entrate proprie dovuto all’emergenza stessa;
  • l’utilizzo delle risorse da proventi delle alienazioni di beni patrimoniali disponibili per il finanziamento di spese connesse all’emergenza, in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 193, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, al pari dei proventi da permessi di costruire;
  • l’autorizzazione anche per gli enti in condizione di disavanzo dell’utilizzo dell’avanzo vincolato, limitatamente alla quota derivante da trasferimenti di terzi a rischio di revoca o precedente contrazione di debito, con il duplice scopo di evitare possibili sanzioni dovute al mancato utilizzo delle risorse e per garantire anche per tale via un sostegno all’economia locale;
  • la previsione di un nuovo ciclo di anticipazioni di risorse attraverso il dispositivo già introdotto dal comma 556 della legge di bilancio 2020, da richiedere entro il 31 maggio p.v. e con interessi a carico dello Stato;
  • l’anticipo dei tempi di pagamento del Fondo di solidarietà comunale, per contenere i rischi di carenza di liquidità dei Comuni che si prospettano fin dal primo semestre dell’anno;
  • la riduzione, al 60 per cento della quota minima del Fondo crediti di dubbia esigibilità;
  • la sospensione del pagamento delle imposte gravanti sugli enti locali;
  • la disapplicazione, per gli anni 2020, 2021 e 2022, delle limitazioni e dei controlli previsti per gli enti in condizione di deficitarietà strutturale, previsti dall’articolo 243, commi 1, 2, 3 e 5 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  • la modifica della disciplina speciale contenuta nell’art, 194 in materia di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, ammettendo la possibilità di copertura finanziaria del debito nell’arco temporale previsto dagli eventuali accordi di rateizzazione con il soggetto creditore, anche oltre il termine dei tre esercizi finanziari;
  • la modifica alla disciplina della somma urgenza, di cui all’ert. 191, comma 3 del TUEL;
  • l’esclusione, dal monitoraggio dei tempi di pagamento dei debiti commerciali, delle fatture scadenti nel periodo che va dall’8 marzo al 31 maggio 2020 evitando, in questo modo, rappresentazioni distorte perché influenzate da fattori esogeni rispetto all’amministrazione debitrice;
  • il ripristino nell’IMU della maggiorazione già applicata in Tasi, alle stesse condizioni previste dal comma 28 dell’art. 1 della legge n. 208 del 2015, al fine di garantire l’invarianza di gettito;
  • l’ulteriore differimento dei termini amministrativo-contabili, relazione di fine mandato;
  • il differimento dei termini per l’adozione di pagoPA al 30 giugno 2021.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION

 

Emergenza COVID-19 e sostegno ai Comuni: il Presidente ANCI scrive al Premier

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha scritto una lettera (vai al testo) indirizzata al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro dell’Economia Gualtieri per chiedere misure di forte sostegno alla vita dei Comuni, sia dal punto di vista sociale che economico. Secondo il Presidente ANCI, la tenuta funzionale e organizzativa dei Comuni, sul piano operativo e, soprattutto, sul piano finanziario, è messa a dura prova dall’emergenza coronavirus. Maggiori oneri, entrate ridotte avranno un impatto negativo sui bilanci dei Comuni, approvati e in corso di approvazione; un quadro che allarma tutti i sindaci. Il Paese rischia il collasso dell’unica istituzione di prossimità sul territorio nazionale. Decaro, quindi, a nome dei sindaci ribadisce che non si può aspettare l’evolversi della crisi e avanza delle proposte già inviate al governo prima che si approvasse il ‘Cura Italia’, senza successo.

Le norme urgenti per sostenere gli enti locali nell’emergenza COVID-19 proposte da ANCI

Sono quattro le proposte normative indifferibili e indispensabili elaborate da ANCI per la sopravvivenza del sistema (v. nota tecnica allegata alla lettera):

  • destinare un miliardo per le spese di questo semestre con l’istituzione di un tavolo tecnico per concordare su come dimensionare e sostenere gli equilibri;
  • liberare ulteriori quote di avanzo di amministrazione, estendendole agli enti in disavanzo;
  • abbattere al 60 per cento l’obbligo di accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità che significa liberare risorse di spesa corrente per 5 miliardi di euro;
  • estendere la sospensione delle rate dei mutui alla Cassa depositi e prestiti.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION