Piattaforma unica trasparenza, sul sito Anac l’applicazione web per i servizi pubblici locali

E’ in funzione dal 18 luglio, come stabilito dal Comunicato del Presidente del 27 giugno 2023, il primo nucleo della Piattaforma unica della Trasparenza, gestita da Anac. Si tratta di un passaggio di semplificazione essenziale per le Pubbliche amministrazioni e per il mercato dei servizi e dei contratti pubblici. Consente di attuare in maniera semplificata gli obblighi di trasparenza dei Servizi pubblici locali, sostituendo l’invio attraverso Pec con accesso diretto tramite un’applicazione informatica.

I Responsabili unici del procedimento (Rup), in maniera guidata, potranno inviare ad Anac la documentazione assolvendo l’obbligo di pubblicazione e di trasparenza. L’applicazione è disponibile all’interno della sezione dedicata alla Trasparenza e offre un accesso riservato per la trasmissione dei dati e degli atti previsti dal d. lgs. 201/2022, nonché la possibilità di ricercare e visualizzare liberamente i documenti sui servizi pubblici locali pubblicati dall’Anac nel rispetto della normativa.

Sempre nella sezione dedicata, per supportare gli enti nella redazione degli atti previsti, vengono fornite indicazioni e suggerimenti utili a snellirne l’operato, attraverso uno schema di provvedimento per predisporre la relazione sulla modalità di gestione del servizio e motivare l’affidamento a società in house.

Il servizio Trasparenza SPL ha lo scopo, quindi, di raccogliere in un unico archivio digitale la documentazione sulle procedure di affidamento e sulla gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, per semplificarne la consultazione e la comparazione e rafforzarne la trasparenza.

 

La redazione PERK SOLUTION

Trasparenza dei servizi pubblici locali: le indicazioni dell’Anac

Con il Comunicato del Presidente del 22 febbraio 2022, l’Autorità Nazionale Anticorruzione precisa che gli enti locali devono applicare il decreto sul riordino della disciplina dei Servizi Pubblici Locali, D.Lgs. n. 201 del 23 dicembre 2022, inviando all’Autorità la documentazione per gli affidamenti successivi al 31 dicembre 2022.

Al fine di rafforzare la trasparenza e la comprensibilità degli atti e dei dati concernenti l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, il legislatore ha disposto che gli enti di cui sopra devono procedere alla pubblicazione senza indugio di una serie di atti sul sito istituzionale dell’ente affidante e trasmetterli contestualmente all’Anac. In particolare, devono essere pubblicati sul sito istituzionale e trasmessi ad Anac la deliberazione di cui all’articolo 10, comma 5, la relazione di cui all’articolo 14, comma 3, la deliberazione di cui all’articolo 17, comma 2, la relazione di cui all’articolo 30, comma 2 e il contratto di servizio. L’Autorità provvederà alla pubblicazione dei documenti ricevuti sul proprio portale telematico, in un’apposita sezione denominata “Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – Trasparenza SPL”.

Per i servizi in house il decreto legislativo prevede che il contratto di servizio sia stipulato decorsi sessanta giorni dall’avvenuta pubblicazione della deliberazione di affidamento alla società in house sul sito dell’Anac. La disposizione si applica a tutte le ipotesi di affidamento senza procedura a evidenza pubblica di importo superiore alle soglie di rilevanza europea in materia di contratti pubblici, compresi gli affidamenti nei settori di cui agli articoli 32 e 35.

L’Anac ricorda dunque che fino a quando la deliberazione di affidamento non è trasmessa e pubblicata da Anac, non decorre il termine previsto dal decreto legislativo e non è dunque possibile procedere con la stipula del contratto di servizio, con ogni conseguenza di legge.

Al fine di prevenire l’insorgenza di contenziosi sugli affidamenti, gli enti in questione sono invitati all’attenta applicazione del citato decreto legislativo per gli affidamenti successivi alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 201 del 2022 (31.12.2022) e a provvedere, tra le altre cose, anche alla pronta trasmissione ad Anac dei documenti richiesti dalla norma, consultabili nel servizio Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.

 

La redazione PERK SOLUTION

Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica: on line l’archivio Anac

ANAC informa che è disponibile nel proprio portale il nuovo servizio ‘Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica’ – Trasparenza Spl – creato per raccogliere in un unico archivio digitale la documentazione sulle procedure di affidamento e sulla gestione delle varie tipologie di servizi pubblici locali di rilevanza economica, per semplificarne la consultazione, la comparazione e rafforzarne la trasparenza.

Il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, entrato in vigore il 31 gennaio scorso, ha affidato all’Anac il compito di pubblicare gli atti degli enti locali relativa ai contratti di affidamento ed alla gestione dei servizi pubblici citati, trasmessa all’Anac dai medesimi enti interessati. Con questa prima versione del servizio Trasparenza Spl, consultabile da chiunque poiché a libero accesso, è possibile effettuare la ricerca territorialmente per Regione e tipologia di ente locale.

Vai al nuovo servizio ‘Trasparenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica‘.

 

La redazione PERK SOLUTION

Via libera dal Consiglio dei ministri al decreto di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo relativo al riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ai sensi dell’articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (legge annuale sulla concorrenza).
Il decreto si inserisce nel quadro delle norme adottate in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevede la razionalizzazione della normativa sui servizi pubblici locali, con la finalità di promuovere dinamiche competitive che possono assicurare la qualità dei servizi pubblici e i risultati delle gestioni, nell’interesse primario di cittadini e utenti.
Sul testo è stata acquisita l’intesa in sede di Conferenza unificata, laddove previsto. Inoltre, si è tenuto conto dei pareri espressi dalla stessa Conferenza e dalle competenti Commissioni parlamentari ed è stata sentita l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente.

 

La redazione PERK SOLUTION

Dalla Conferenza unificata via libera condizionato al riordino dei servizi pubblici locali

È stata sancita, in sede di Conferenza Unificata, l’intesa, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera b) del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, concernente “Norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”. – PNRR.

Il provvedimento legislativo in esame reca disposizioni per il riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di interesse generale, in attuazione della delega conferita al Governo dall’articolo 8 della Legge 5 agosto 2022, n.118. Al riguardo, come noto, l’ambito di intervento della Riforma incide significativamente sulle competenze delle Regioni e delle Province autonome in molte competenze loro attribuite. L’Anci ha espresso parere favorevole rispetto allo schema di decreto legislativo di riordino dei servizi pubblici locali di rilevanza economica – Pnrr ma condizionato all’attivazione di un Tavolo tecnico per l’individuazione di alcuni necessari correttivi al provvedimento.
Pur apprezzando la disponibilità del Governo e le modifiche già accolte nel testo in sede di discussione, Anci ritiene necessario, per le connessioni con la materia delle gestioni in house e con le specifiche discipline di settore, affrontare alcune criticità legate alla necessità di chiarire quali siano gli ambiti ed il perimetro delineato dalla riforma in merito alla riorganizzazione degli ambiti e bacini di riferimento dei servizi pubblici (articolo 5 comma 2), al Trasporto Pubblico Locale ( artt. 4 e 32) e alle modalità di affidamento dei servizi pubblici locali a società in house (articolo 17), su cui gravano oneri amministrativi ingiustificati alla luce del diritto comunitario.
Al centro del confronto anche il decreto legislativo sui criteri per la concessione da parte del Dipartimento della Protezione civile dei contributi per il finanziamento di progetti presentati dalle Organizzazioni di volontariato. Sul punto l’Anci ha espresso intesa ma con la raccomandazione che, per il prossimo triennio, sia aumentato l’importo destinato al volontariato e siano modificate le attuali quote (50% livello nazionale, 35% livello regionale e solo 15% livello locale). Nel 2021 è stato possibile, infatti, assegnare risorse ai progetti delle Organizzazioni di volontariato locale per un importo pari a circa il 7% delle somme richieste dal territorio.

 

La redazione PERK SOLUTION

Anci, Consultazione Arera attuazione L.118/22 semplificazione procedura valore rimborso reti locali

Anci segnala il documento di Consultazione 572/2022/R/GAS, con cui l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) illustra i propri orientamenti in merito all’aggiornamento delle disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale ai fini delle gare d’ambito in attuazione delle disposizioni di cui alla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021 (legge 5 agosto 2022, n. 118). In particolare l’articolo 6, comma 1, lettera b) della suddetta legge, dispone che, qualora un ente locale o una società patrimoniale delle reti, in occasione delle gare di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, intenda alienare le reti e gli impianti di distribuzione e di misura di sua titolarità, detti reti e impianti sono valutati secondo il valore industriale residuo calcolato in base alle “Linee guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale” del 7 aprile 2014, approvate con il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 (di seguito: Linee guida 7 aprile 2014) e in accordo con la disciplina stabilita dall’Autorità entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della suddetta legge.

Il DCO 572/2022/R/gas (che si inquadra nell’ambito del procedimento avviato con deliberazione 570/2022/R/gas) prevede specifiche disposizioni per il tempestivo completamento dei procedimenti per la determinazione dello scostamento VIR-RAB in corso o già conclusi, ma per i quali non sia ancora avvenuta la pubblicazione del bando di gara. In particolare, prevede i seguenti orientamenti:
1) Iter semplificato per il regime aggregato d’ambito e introduzione di un regime ordinario accelerato
a) viene introdotto un iter semplificato con riferimento al regime aggregato d’ambito, i cui requisiti di ammissibilità sono verificati con riferimento all’insieme della porzione di rete del gestore uscente soggetta a devoluzione onerosa e della porzione di rete dell’ente locale soggetta a devoluzione onerosa
b) viene introdotto un nuovo regime, denominato “regime ordinario accelerato per Comune”, in sostituzione dell’attuale regime ordinario individuale per Comune, che prevede un iter del procedimento più snello rispetto all’attuale, esteso alle due porzioni di rete, del gestore uscente e dell’ente locale soggette a devoluzione onerosa
2) disposizioni per i procedimenti per la determinazione dello scostamento VIR-RAB in corso o già conclusi. Sono previste specifiche comunicazioni e integrazioni documentali.
Invio osservazioni ad ARERA, compilando il modulo interattivo disponibile sul sito internet dell’Autorità o, in alternativa, all’indirizzo di posta elettronica certificata (protocollo@pec.arera.it) entro e non oltre il 5 dicembre 2022 (fonte ANCI).

 

La redazione PERK SOLUTION

Piano nazionale per la non autosufficienza: firmato decreto per oltre 2,6 miliardi a Regioni

Firmata dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali la proposta di Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che adotta il nuovo Piano nazionale per la non autosufficienza, relativo al triennio 2022-2024, stanziando complessivamente oltre 2,6 miliardi di euro. Il Piano individua lo sviluppo degli interventi ai fini della graduale attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali da garantire su tutto il territorio nazionale.

Nello specifico, le risorse afferenti al Fondo per le non autosufficienze ammontano a:

– 822 milioni di euro per il 2022
– 865,3 milioni di euro per il 2023
– 913,6 milioni di euro per il 2024.

Sono altresì finanziate, specifica inoltre la nota, azioni volte alla realizzazione dei progetti previsti dalle ‘Linee di indirizzo per Progetti di vita indipendente’, sulla base della programmazione regionale, per 183 ambiti coinvolti e un ammontare complessivo di risorse a livello nazionale pari a più di 14,6 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2022-2024.

Infine, ai fini del rafforzamento dei Pua, Punti Unici di Accesso, sono previsti 20 milioni per il 2022 e 50 milioni di euro per ciascun anno del biennio 2023-2024, da destinare alle assunzioni di personale con professionalità sociale presso gli Ambiti Territoriali Sociali. Il decreto è stato trasmesso per la firma alla presidenza del Consiglio e ai ministri Stefani, Speranza e Franco.

 

La redazione PERK SOLUTION

ANAC: Affidamento con gara del servizio illuminazione pubblica

Un Comune non può affidare in concessione il servizio di illuminazione votiva del cimitero in maniera diretta e senza gara, procedendo semplicemente con un rinnovo tacito, sulla falsariga di una convenzione scaduta. Tale modo di amministrare è illegittimo e in contrasto con le disposizioni del Codice degli Appalti. È quanto evidenziato da ANAC, con una nota del 7 settembre 2022, richiamando un Ente “a indire, nei termini strettamente necessari, una nuova procedura di gara per i servizi in questione, o di affidare direttamente tali servizi a diversi operatori economici, nel rispetto della legge”.

Dall’istruttoria condotta da Anac sono emerse diverse criticità nell’affidamento dei servizi da parte del Comune. Innanzitutto, nel caso dell’illuminazione votiva, anche dopo la scadenza della convenzione nel 2018 la ditta ha continuato a erogare il servizio per anni, come se nulla fosse, traducendosi di fatto in un “affidamento senza gara, in violazione dei principi di concorrenza e parità di trattamento tra gli operatori economici”, come sottolinea l’Autorità, ignorando del tutto il Codice degli Appalti.

La legge impedisce il rinnovo tacito degli affidamenti. La stessa proroga è uno strumento del tutto eccezionale, per consentire temporaneamente l’espletamento della nuova procedura di selezione. Non può esserci un affidamento diretto, senza gara, in maniera tacita, alla stessa ditta, per anni. La legge non lo consente.

“Risultano completamente disattesi dal Comune di T. – evidenzia Anac – i presupposti di legittimità della proroga, che non è mai stata contemplata nei documenti di gara, né disposta formalmente alla scadenza del primo rapporto. Semplicemente si è continuato con un implicito assenso allo svolgimento del servizio di fatto”.

Irregolarità sono state riscontrate anche nel servizio di car sharing, scaduto a dicembre del 2016. Dopo sei anni in cui il servizio era stato sospeso, il Comune ha deciso di riattivarlo, rinnovando alla stessa dita tale servizio fino al 2024, senza svolgere una gara aperta, in regime di concorrenza e di libero mercato.

 

La redazione PERK SOLUTION

Contributo a fondo perduto in favore dei gestori di impianti sportivi

Il Dipartimento per lo sport rende noto che con il DPCM del 30 giugno 2022, sono state definite le modalità e i termini per la presentazione delle istanze per il contributo a fondo perduto in favore delle Associazioni e Società Sportive che abbiano per oggetto sociale la gestione di impianti sportivi, per l’importo complessivo di euro 53.000.000,00.

I soggetti che possono accedere al contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1, comma 2, sono le Associazioni e le Società Sportive che alla data del 02.03.2022 risultavano iscritte nel Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche, e che siano alla data di pubblicazione del presente decreto affiliate alle Federazioni Sportive, alle Discipline Sportive o agli Enti di Promozione Sportiva e che abbiano per oggetto sociale anche la gestione di impianti sportivi. Il contributo a fondo perduto non spetta, in ogni caso,  ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto-legge 1 marzo 2022,
n. 17, convertito con modificazioni dalla L. 27 aprile 2022, n. 34.

I beneficiari dovranno presentare le domande agli organismi sportivi affilianti (Federazioni, Enti di promozione sportiva o Discipline sportive associate), complete di tutta la documentazione a supporto, di cui agli articoli 2, 3 e 4 del suddetto DPCM. A loro volta, gli organismi affilianti dovranno presentare al Dipartimento per lo sport il prospetto delle domande pervenute e istruite positivamente, mediante compilazione del format allegato, corredato di tutta la documentazione a supporto.

Il Dipartimento per lo Sport eroga le risorse ai beneficiari previa verifica amministrativa della documentazione ricevuta dagli organismi sportivi, attraverso bonifico bancario, per tramite della Banca Nazionale del Lavoro, su apposito conto indicato dal beneficiario, intestato esclusivamente al codice fiscale delle Associazioni Sportive e Società Sportive Dilettantistiche. I contributi spettanti alle Associazioni e Società Sportive ammesse, in relazione al numero delle richieste pervenute, potranno essere proporzionalmente diminuiti o aumentati nel rispetto delle somme totali messe a disposizione.

Allegati:
Format
FAQ

 

La redazione PERK SOLUTION

Potenziamento servizi sociali: firmato decreto di assegnazione risorse agli ATS per assistenti sociali

Il Ministero del Lavoro informa che è stato firmato il Decreto attuativo di liquidazione dei contributi per gli assistenti sociali in servizio nell’anno 2021 e di determinazione delle risorse prenotate per gli assistenti sociali previsti in servizio nel 2022, ai sensi della Legge di Bilancio 2021 (art. 1, commi 797-804, L. 178/2020).  Il contributo erogato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è attribuito a valere sul Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Si rammenta che la Legge di Bilancio per il 2021 ha introdotto un livello essenziale delle prestazioni di assistenza sociale definito da un operatore ogni 5.000 abitanti e un ulteriore obiettivo di servizio definito da un operatore ogni 4.000 abitanti.  In quest’ottica, ai fini di potenziare il sistema dei servizi sociali comunali, ha previsto l’erogazione di un contributo economico a favore degli Ambiti sociali territoriali (ATS) in ragione del numero di assistenti sociali impiegati in proporzione alla popolazione residente.

Il contributo è così determinato:

  • 40.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto a tempo indeterminato dall’Ambito, ovvero dai Comuni che ne fanno parte, in termini di equivalente a tempo pieno, in numero eccedente il rapporto di 1 a 6.500 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 5.000;
  • 20.000 euro annui per ogni assistente sociale assunto in numero eccedente il rapporto di 1 a 5.000 abitanti e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 4.000.

In sede di attuazione, il Decreto dispone che:

  • per l’anno 2021, sulla base dei dati presentati dagli ATS entro il 28 febbraio 2022, relativi al numero effettivo degli assistenti sociali a tempo indeterminato in servizio nel 2021, sono determinati i contributi, nei limiti delle somme prenotate, in base alle somme liquidabili indicate nella Tabella 1 (allegata al Decreto), per un totale di euro 49.684.257,61;
  • per l’anno 2022, ai fini del riconoscimento del contributo spettante agli ATS per gli assistenti sociali in servizio a tempo indeterminato, in base ai prospetti presentati dagli ATS stessi sono determinate le somme prenotate secondo la Tabella 2 (allegata al Decreto), per un totale di euro 81.795.380,72;
  • in sede di riparto del Fondo è previsto che le somme saranno determinate entro il 30 giugno 2023.

Per tutti i dettagli si possono consultare le seguenti tabelle.