I Comuni e il PNRR, al via la campagna di comunicazione Anci sui progetti

Una campagna di comunicazione per dare massima visibilità ai risultati straordinari già conseguiti dai Comuni sul Pnrr. Questo è l’obiettivo dell’iniziativa lanciata dall’Anci che punta a raccontare e individuare le opere PNRR più significative realizzate. I Comuni possono inviare all’indirizzo email fattipnrr@anci.it una breve scheda descrittiva sulle opere, video e foto di qualità dei progetti ultimati e delle cerimonie di consegna/inaugurazione. Per i video sono preferibili formati in verticale, in alta definizione e con un buon audio.
Le schede dei progetti dovranno contenere la descrizione dell’opera o le opere realizzate con la componente e investimento PNRR cui fanno riferimento, il CUP, una descrizione, il valore economico, altre eventuali informazioni che si ritengano utili.

 

La redazione PERK SOLUTION

Quaderno ANCI sugli adempimenti in materia di albero della trasparenza

Anci ha pubblicato il nuovo Quaderno n. 57, strumento gratuito di supporto tecnico giuridico arricchito da modelli e schemi operativi su un tema oggetto di innovazione normativa quali appunto gli adempimenti in materia di albero della trasparenza.

La Deliberazione ANAC n. 495 del 25 settembre 2024 introduce tre nuovi schemi di pubblicazione, ai sensi dell’art. 48 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai fini dell’assolvimento degli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 4-bis (utilizzo delle risorse pubbliche), 13 (organizzazione) e 31 (controlli su attività e organizzazione), con l’obiettivo di favorire una maggiore trasparenza all’interno delle pubbliche amministrazioni. L’intento principale è agevolare e uniformare l’inserimento di dati, documenti e informazioni obbligatorie nella sezione “Amministrazione Trasparente” dei siti web, semplificandone la gestione per le PA.

Dal 13 novembre 2025, infatti, sarà obbligatorio utilizzare i nuovi schemi standard per la pubblicazione sui portali della trasparenza di Comuni e Città Metropolitane. Durante il periodo transitorio, l’ANAC sospenderà l’attività di vigilanza in riferimento alla mancata conformità ai tre schemi indicati, intesa come modalità di rappresentazione del dato. Tuttavia, ciò non significa che gli enti siano esonerati dal rispettare le prescrizioni dettate dagli artt. 4-bis, 13 e 31 del d.lgs. n. 33/2013. In altre parole, gli obblighi di pubblicazione previsti da tali articoli rimangono in vigore, ma l’ANAC non sanzionerà la mancata adozione degli schemi standard per la presentazione dei dati fino al termine del periodo transitorio.

Al termine dei 12 mesi, i dati dovranno essere pubblicati in conformità agli standard adottati da ANAC. A quel punto, l’Autorità potrà esercitare la propria attività di vigilanza, verificando il mancato utilizzo degli schemi. Il periodo transitorio concesso da ANAC per l’entrata in vigore dei nuovi schemi dovrà essere impiegato per compiere modifiche organizzative e gestionali sulle strutture amministrative: il quaderno operativo vuole offrire strumenti di analisi e sviluppo per adempiere al meglio ai nuovi obblighi.

 

La redazione PERK SOLUTION

Il Vademecum Anci con gli adempimenti per la tornata elettorale di maggio

Anci ha pubblicato un Vademecum con lo scopo di fornire uno strumento di consultazione e guida alle amministrazioni comunali coinvolte nel prossimo appuntamento elettorale che, come previsto dal decreto 24 marzo 2025 del Ministro dell’interno si terrà nelle giornate di domenica 25 maggio e lunedì 26 maggio 2025 (nei Comuni delle Regioni a statuto ordinario) con eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei Sindaci domenica 8 giugno e lunedì 9 giugno.

Il Vademecum offre un quadro definito dei compiti e delle procedure da seguire per la presentazione delle liste elettorali, nonché delle modalità di elezione del Sindaco e del Consiglio comunale, ponendo particolare attenzione alle normative vigenti in materia di comunicazione istituzionale e trasparenza elettorale. Inoltre, per i soli Comuni che andranno al voto il 25 e 26 maggio, delinea un calendario dettagliato degli adempimenti da rispettare, con specifiche date e scadenze, al fine di garantire una gestione efficace e organizzata delle attività pre e post-elettorali. In aggiunta, l’Appendice contiene il quadro normativo di riferimento, che consente alle amministrazioni di orientarsi nel complesso panorama legislativo che regola le elezioni comunali.

 

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Mutui, rinnovato l’accordo tra Anci, Upi e Abi per la sospensione quota capitale 2025

Anci, Upi e ABI hanno rinnovato l’accordo quadro contenente le linee guida in base alle quali le banche potranno procedere alla sospensione della quota capitale delle rate in scadenza nel 2025 dei mutui erogati in favore degli enti locali. L’iniziativa, che rinnova l’accordo già sottoscritto dalle parti nel 2024 (e prima ancora nel 2023), consente di ridurre gli oneri da rimborso prestiti per fare fronte alla carenza di liquidità in un contesto di persistente incremento dei prezzi, in particolare quelli energetici.

 

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Centri estivi: Anci chiede rassicurazione sul rifinanziamento per il 2025

Anci ha inviato una lettera indirizzata alla ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Maria Eugenia Roccella relativamente alla richiesta di rifinanziamento per il 2025 dei centri estivi, al fine di avere rassicurazioni e dar modo ai Comuni di programmare le attività per tempo. Si tratta di una importante misura economico-sociale che ha conseguito importanti risultati, consentendo, in questi anni, ad oltre 7.000 Comuni di beneficiare delle risorse, di supportare le famiglie nella conciliazione di cura e lavoro e, allo stesso tempo, di garantire ai bambini e alle bambine un’offerta di qualità.

 

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Anci: a rischio apertura nidi in settembre. Eliminare iscrizione albo per educatori prima infanzia

Anci esprime preoccupazione per le continue segnalazioni dei Comuni che si trovano a disagio a causa della previsione dell’obbligo d’iscrizione all’albo degli educatori professionali socio-pedagogici anche per gli educatori dei servizi educativi per l’infanzia: asilo nido, micronido, sezioni primavera e altre tipologie di servizi integrativi (prevista dalla legge 55/2024) e chiede, attraverso gli emendamenti presentati al DL 89/24 in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera, l’esclusione del personale educativo da tale obbligo.
La formulazione poco chiara della norma, peraltro, lascia supporre che il personale educativo privo del titolo di studio richiesto potrebbe perfezionare l’iscrizione all’albo solo in fase di prima attuazione, cioè entro il 6 agosto, e in caso di mancato rispetto di questo termine non potrebbe più svolgere le mansioni di educatore, lasciando quindi scoperti i servizi.
Una disposizione non condivisa nelle opportune sedi istituzionali, che metterà in grave difficoltà i Comuni nel reclutamento del personale, con il serio rischio di mettere in discussione l’avvio delle attività dei servizi educativi a settembre, fino a paralizzare un servizio essenziale per le famiglie, i bambini e le bambine, oltre a creare una grande confusione per gli operatori di questi servizi (fonte Anci).

 

La redazione PERK SOLUTION

Decreto Milleproroghe 2024: le proposte di emendamenti dell’ANCI

Pubblichiamo gli emendamenti presentati da ANCI al disegno di legge di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2023, n. 215, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi.

Gli argomenti principali al centro delle proposte di emendamenti al decreto Milleproroghe, che Anci ha inviato alle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, riguardano:

  • la proroga sull’utilizzo del fondo per le assunzioni di personale Pnrr per i piccoli Comuni, con possibilità di utilizzo anche nelle annualità successive a quelle di assegnazione, e comunque non oltre il 31/12/2026;
  • l’estensione fino al 2026 della possibilità di utilizzare liberamente, quindi anche per spesa corrente, i risparmi derivanti da operazioni di rinegoziazione dei mutui;
  • la proroga al 2025 delle modalità facilitate di assorbimento del disavanzo da ricostituzione del FAL;
  • la proroga, fino al 31 dicembre 2025, dell’utilizzo del contributo statale per l’indennità degli amministratori locali da parte degli amministratori che abbiano deliberato una riduzione della stessa. Sul punto si ricorda che l’articolo 1, comma 20-ter del D.L. n. 198/2022, convertito in legge 24 febbraio 2023, n. 14, stabilisce che le risorse stanziate dalla legge di bilancio 2022 per l’incremento delle indennità dei sindaci e degli amministratori locali stabilito dalla medesima legge, sono riconosciute ai comuni beneficiari anche qualora si tratti di comuni che abbiano adottato deliberazioni di rinuncia, parziale o totale, alla misura massima dell’indennità prevista dalla normativa all’epoca vigente. La disposizione trova applicazione fino al 31 dicembre 2023 e a condizione che le risorse siano state utilizzate da tali comuni ai fini dell’incremento dell’indennità previste dalla citata legge di bilancio. L’emendamento proposto si rende necessario in quanto, l’apposizione del termine del 31 dicembre 2023, previsto dall’art. 1, comma 20-ter, apre ad interpretazioni della norma che escludono, dal 2024, la possibilità che il contributo statale per l’indennità degli amministratori locali possa essere attribuito anche agli amministratori che abbiano deliberato una riduzione della stessa;
  • abolizione delle sanzioni per ritardata o mancata comunicazione della certificazione risorse Covid;
  • la proroga dei termini per l’affidamento dei lavori per opere pubbliche di efficientamento energetico – L. 160/2019 (PNRR c.d. “Piccole opere”).

Nelle proposte emendative l’Anci ha inserito anche le altre richieste di interesse per Comuni e Città metropolitane: dall’allungamento ulteriore per l’utilizzo delle semplificazioni sui contratti pubblici relativi al Pnrr e al Pnc (Piano nazionale casa), alle semplificazioni delle verifiche sulla gestione dei servizi pubblici locali. Richieste di modifiche anche nelle proposte di emendamenti sulla definizione delle modalità di valutazione congiunta dei rischi relativi agli edifici scolastici, sulla proroga dei termini per le assunzioni degli assistenti sociali Inps e sulla verifica rispetto ai tempi di pagamento.

 

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ANCI critica sul nuovo processo di approvazione del bilancio di previsione

ANCI ha pubblicato una nota di approfondimento sul DM 25 luglio 2023 di aggiornamento dei principi contabili, con particolare riferimento al processo di formulazione e deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali che suscitano le maggiori perplessità per gli impatti delle modifiche indotte dal decreto. L’Associazione rileva come le modifiche apportate al complesso processo di approvazione dei bilanci egli enti locali risultano particolarmente invasive di quella potestà regolamentare e organizzativa dei Comuni e delle Città metropolitane, riconosciuta a livello costituzionale e disciplinata nelle norme del TUEL. Risultano pertanto poco aderenti all’assetto ordinamentale vigente di Comuni e Città Metropolitane alcuni contenuti del provvedimento in esame, che, di fatto, incardinano ciascuna delle singole fasi endoprocedimentali del processo di approvazione del bilancio in una regolamentazione di dettaglio, che può risultare gravemente limitativa dell’autonomia regolamentare in materia degli enti.

Uno dei punti che sta destando maggiore preoccupazione tra gli operatori e gli amministratori locali riguarda la decorrenza del nuovo processo di approvazione del bilancio di previsione. Il bilancio tecnico rappresenta una novità assoluta. Non si tratta, infatti, di una mera ipotesi di bilancio che nasce dalle proposte degli uffici e degli amministratori per poi essere “quadrato” ai fini dell’approvazione, ma di un bilancio che deve essere “quadrato”, sia in termini di competenza e di cassa fin dalla presentazione, da parte del Responsabile del servizio finanziario, ai responsabili dei servizi e alla Giunta comunale. Il carattere “tecnico” delle bozze ora oggetto di formalizzazione non deve trarre in inganno sulla loro necessaria “perfezione”. La norma richiede infatti la presentazione di un documento di bilancio a tutti gli effetti, comprensivo della programmazione triennale di lavori, beni e servizi, peraltro desunti dalla programmazione finanziaria 2023-2025.

Anche la previsione di un atto di indirizzo da parte della Giunta, entro la medesima data del 15 settembre, è una novità la cui implementazione non è affatto semplice o immediata. Per quanto riguarda le semplificazioni indicate per gli enti di piccola dimensione, Anci rileva che gli enti di minore dimensione sono definiti non su base demografica, ma sulla
base di un duplice criterio di carattere organizzativo: “gli enti locali che all’avvio del processo di predisposizione del bilancio hanno meno di cinquanta dipendenti o la cui articolazione organizzativa non prevede distinte figure di responsabilità” per i principali uffici (personale, tecnico, entrate). Si tratta di requisiti disgiunti, attraverso la congiunzione “o”, per cui è fuor di dubbio che nelle intenzioni della Ragioneria le semplificazioni si applicano senz’altro agli enti fino a 49 dipendenti e a quelli con numerosità superiore che tuttavia non hanno responsabilità distinte e definite sulle principali funzioni. Le prescrizioni inserite nel decreto, per quanto considerabili di natura ordinatoria, costituiscono una evidente lesione dell’autonomia regolamentare riconosciuta agli enti locali in materia di contabilità ed organizzazione delle proprie attività. L’indicazione analitica e puntuale della tempistica entro la quale è definito ogni singolo passaggio confligge con la miriade di situazioni locali diversificate che – anche a parità di tempestivo risultato possono alterare il circuito interno che porta alla deliberazione del bilancio di previsione.

Il decreto si spinge poi a limitare l’efficacia delle proroghe dei termini disposte secondo le previsioni di legge a seconda della particolare e specifica condizione di ciascun ente, con
un evidente eccesso di potere rispetto alle potestà del Ministro dell’Interno e del Parlamento. Il punto 9.3.6 pretende di limitare tali potestà prescrivendo un adempimento ultroneo che obbligherebbe i Consigli comunali a dover deliberare e motivare quanto già previsto in un decreto ministeriale.

 

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DL Concorrenza: Il documento ANCI in Commissione Industria del Senato

“La disciplina delle concessioni per il commercio su aree pubbliche ha creato dei problemi applicativi nei Comuni, determinando un elevato contenzioso e conseguenti sperequazioni nei territori, con incertezze per gli operatori. Per questo chiediamo una disciplina chiara, che tenga conto del diverso grado di attrattività delle aree mercatali”. Lo ha evidenziato Carla Palo‎ne, assessore al Commercio del Comune di Bari, che ha rappresentato l’Anci durante un’audizione svoltasi davanti la Commissione Industria del Senato sul ddl Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. (vedi documento di audizione).
Secondo Anci si tratta di una situazione “da superare rapidamente, anche in vista delle prossime scadenze e per dare certezza ai Comuni e alle imprese coinvolte”. Nel corso dell’audizione l’assessore Palone si è anche soffermata sulle norme che mirano a ridurre gli oneri degli operatori che svolgono insieme le vendite straordinarie in una serie di esercizi siti in Comuni diversi. “Pur condividendo l’obiettivo di tali regole, tale semplificazione per gli operatori rappresenta – ha osservato – un aggravio per il SUAP che opera in modalità telematica e che invece, per la gestione di queste comunicazioni, si ritrova a lavorare con un canale diverso e parallelo cioè la PEC”. Da qui la richiesta Anci di semplificare ulteriormente le modalità di comunicazione.

Infine, Anci ha auspicato che, nell’ambito del sistema informativo integrato sull’utilizzo dei contatori intelligenti di seconda generazione, venga ampliata la condivisione dei dati messi a disposizione dall’Acquirente Unico: non solo quelli proprio patrimonio ma dell’intero proprio territorio di competenza con le amministrazioni comunali. “Tale modifica è necessaria perché, per pianificare, incentivare e attuare le migliori scelte energetiche per i propri territori, sia verso l’autoconsumo che verso la creazione di comunità energetiche rinnovabili è fondamentale – ha concluso Palone – che ciascun Comune conosca i dati di consumo energetico e di gas del proprio territorio” (Fonte Anci).

 

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