Ristori IMU immobili occupati abusivamente

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 18 luglio 2025, corredato dell’allegato A “Nota metodologica” e allegato B “Riparto del contributo”, relativo al fondo di 62 milioni di euro, per il ristoro ai comuni delle minori entrate derivanti dall’esenzione IMU per gli immobili occupati abusivamente, di cui all’articolo 1, comma 82, della legge 29 dicembre 2022, n.197 e parzialmente ripartito, per l’anno 2023, per un importo complessivo di 2.451.989 euro.

Per la quantificazione del ristoro da erogare ai comuni, relativamente al minor gettito del solo anno 2023, sono stati quindi acquisiti i dati delle dichiarazioni IMU e IMU-ENC presentate nel corrente anno con riferimento all’annualità precedente, elaborando i valori della specifica sezione “Esenzione per immobili non utilizzabili né disponibili”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pagamento del contributo del cinque per mille dell’IRPEF, anno d’imposta 2023 – anno finanziario 2024

Il Ministero dell’interno informa che in data 2 settembre 2025, sulla base dei dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, è stato disposto il pagamento del contributo, anno d’imposta 2023 – anno finanziario 2024, relativo al 5 per mille dell’IRPEF. Gli enti beneficiari possono visualizzare l’importo ad essi erogato sul sito della Direzione Centrale per la Finanza Locale nella sezione “Consulta le banche dati” selezionando “Pagamenti”, alla voce di spettanza “CINQUE PER MILLE GETTITO IRPEF”.
Per quanto riguarda la compilazione e la trasmissione del rendiconto e della relazione illustrativa si rinvia alle disposizioni contenute nella circolare DAIT n.81 del 28 luglio 202.
Ai sensi dell’articolo 16 del D.P.C.M. del 23 luglio 2020, gli enti beneficiari del contributo in esame hanno l’obbligo di redigere, entro un anno dalla ricezione delle somme, un apposito rendiconto, accompagnato da una relazione illustrativa, dal quale risulti, in modo chiaro, trasparente e dettagliato, la destinazione e l’utilizzo delle somme percepite. Il rendiconto dovrà essere predisposto dagli enti avvalendosi dei modelli di certificazione allegati al presente comunicato. Hanno l’obbligo di redigere il rendiconto accompagnato dalla relazione, sempre nel rispetto del termine di un anno dalla ricezione degli importi, anche gli enti che hanno beneficiato di un contributo inferiore ad euro 20.000,00. Tali enti non sono tenuti, salva espressa richiesta delle Prefetture competenti cui spetta l’attività di verifica e controllo, all’invio del rendiconto e della relazione che, tuttavia, dovranno comunque essere conservati per 10 anni.

Da ultimo, il Ministero ricorda che, ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo 8 del decreto legislativo n. 111 del 3 luglio 2017 e dell’articolo 16 del D.P.C.M. del 23 luglio 2020. gli enti beneficiari hanno l’obbligo di pubblicare sul proprio sito web gli importi percepiti ed il rendiconto dandone comunicazione al Ministero dell’interno – Direzione Centrale per la Finanza Locale, a mezzo PEC all’indirizzo finanzalocale.prot@pec.interno.it.

 

La redazione PERK SOLUTION

Verifica istanze di trasferimento da parte dei Soggetti Attuatori della M5C2I2.2 – Piani Urbani Integrati

Facendo seguito all’emanazione del decreto del 12 giugno 2024 e al successivo comunicato del 9 giugno 2025, ai fini della presentazione delle istanze di trasferimento, con comunicato del 10 settembre 2025, il Ministero dell’interno fornisce  le indicazioni ai Comuni beneficiari del contributo di cui all’art. 21, del D. Lgs. 152/2021 (M5C2I2.2 – Piani Urbani Integrati).

Il cuore delle disposizioni riguarda la corretta gestione delle richieste di erogazione dei fondi attraverso la piattaforma REGIS. Per ciascun progetto identificato da un CUP, i Soggetti Attuatori sono chiamati a presentare separatamente tre diverse istanze: una per la quota a valere sul Recovery and Resilience Facility (RRF), una per la quota sul Piano Nazionale Complementare (PNC) e una per la quota a carico del bilancio dello Stato. Tale modalità consente al sistema di calcolare automaticamente i massimali richiedibili e le percentuali spettanti per ogni singola fonte di finanziamento, garantendo maggiore precisione e trasparenza.

Un aspetto centrale del comunicato riguarda inoltre l’ordine di priorità da rispettare nella trasmissione delle istanze. Per i progetti elencati nell’Allegato 2 del decreto 12 giugno 2024, la priorità va attribuita in sequenza a: RRF, PNC, bilancio dello Stato e, da ultimo, al Fondo per l’avvio delle opere indifferibili (FOI). Per i progetti ricompresi nell’Allegato 3, invece, il criterio di precedenza si riduce a due livelli: prima il bilancio dello Stato e successivamente il FOI.

Il Ministero ha poi ricostruito le otto principali configurazioni progettuali, che vanno da quelle più semplici, basate sulla sola quota statale, fino a quelle più complesse che includono RRF, PNC, Stato, cofinanziamenti e FOI. Per ciascuna fattispecie è stato predisposto uno specifico foglio Excel, che i Comuni dovranno utilizzare per calcolare correttamente gli importi richiedibili e per gestire le eventuali economie di spesa.

Proprio la gestione delle economie rappresenta un capitolo di rilievo. I Soggetti Attuatori sono infatti tenuti a registrare correttamente le somme non utilizzate, attribuendole in maniera coerente alle diverse fonti. La regola generale stabilisce che, in presenza di risorse FOI, l’economia vada imputata prioritariamente a tale fondo; a seguire, in base alla composizione finanziaria del progetto, essa deve essere ripartita tra le altre voci secondo criteri di saturazione o proporzionalità. In questo modo, ad esempio, nei progetti finanziati con quote RRF, PNC e Stato, le economie vanno allocate prima alla quota statale, poi a quella PNC e infine alla quota RRF; nei casi più articolati, che comprendono anche cofinanziamenti e FOI, il sistema di ripartizione si applica in modo progressivo, sempre partendo dal FOI.

Con queste disposizioni, il Ministero dell’Interno intende dunque garantire un processo più ordinato e trasparente di erogazione delle risorse, rafforzando il monitoraggio e la tracciabilità dei fondi destinati ai Piani Urbani Integrati. Una cornice operativa che aiuta i Comuni beneficiari a orientarsi tra le diverse fonti di finanziamento e, al contempo, assicura una gestione corretta delle risorse pubbliche nell’ambito del PNRR e delle misure complementari.

 

La redazione PERK SOLUTION