Obbligatorio pubblicare i dati sugli incentivi percepiti dai dipendenti per funzioni tecniche

Con parere anticorruzione approvato dal Consiglio dell’Autorità del 23 luglio 2025, Anac ha fornito chiarimenti in merito alla sussistenza (o meno) dell’obbligo di pubblicare i dati relativi agli incentivi per funzioni tecniche ricevuti dai dipendenti della stazione appaltante/ente concedente. Secondo l’Autorità, le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti concedenti devono pubblicare nella sezione Amministrazione trasparente i dati relativi agli incentivi erogati ai propri dipendenti, riportando:

  • l’indicazione in elenco (dei nomi) degli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente (dirigente e non dirigente);
  • l’indicazione dell’oggetto, della durata dell’incarico e del compenso spettante per ogni incarico.

Dalle determine dirigenziali di liquidazione degli incentivi tecnici ai dipendenti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori possano essere estratti i dati rilevanti da pubblicare ai sensi dell’art. 18 medesimo, in conformità a quanto chiarito anche dal MIT/Supporto giuridico con parere n. 3041. Ciò in considerazione del fatto che i dati contenuti nelle predette determine – da ricondurre all’art. 18 del d.lgs. 33/2013 – fanno riferimento a somme liquidate a fronte di incarichi attribuiti al personale dipendente.

Per la trasparenza dei dati relativi agli incentivi tecnici percepiti dal personale dell’Amministrazione occorre far riferimento all’obbligo di pubblicazione di cui all’art. 18 del d.lgs. 33/2013, che impone di riportare in un elenco tutti gli incarichi conferiti o autorizzati a ciascun dipendente con indicazione del nominativo, dell’oggetto, della durata e relativo compenso.

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR scuole nuove: Avviso pubblico per affitti e noleggi per Comuni e Comuni e Città Metropolitane beneficiari

l Ministero dell’Istruzione (MIM) ha pubblicato un nuovo Avviso pubblico volto a raccogliere manifestazioni di interesse ai fini dell’assegnazione, nei limiti delle risorse che si renderanno disponibili, di contributi per la locazione di immobili o per il noleggio di strutture modulari temporanee ad uso scolastico a favore degli enti locali, soggetti attuatori della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del PNRR, finanziato dall’Unione europea –Next Generation EU, al fine di favorire la continuità didattica e il raggiungimento del target connesso al suddetto Investimento 1.1, ai sensi dell’articolo 1, comma 158, della legge 13 luglio 2015, n. 107, come modificato dall’art. 14, comma 9, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 aprile 2024, n. 56.

Gli enti locali interessati possono presentare la propria manifestazione di interesse mediante la compilazione dell’Allegato 1 “Manifestazione di interesse” al presente avviso e al successivo caricamento nell’applicativo Avvio progetto e Accordo di concessione del sistema informativo del Ministero dell’istruzione e del merito, accessibile dal link https://pnrr.istruzione.it/avviso/nuove-scuole/ dalle ore 10.00 del giorno 1° settembre 2025 ed entro e non oltre le ore 18.00 del giorno 10 settembre 2025.

Ciascun ente locale può presentare una sola manifestazione di interesse, nella quale richiedere, in base alle proprie esigenze, un contributo finanziario per spese di locazione e/o noleggio riferite all’anno scolastico 2024-2025, se non già richieste, e all’anno scolastico 2025-2026. È ovviamente ammessa la presentazione della manifestazione di interesse riferita anche a una sola annualità. Le manifestazioni di interesse riferite all’anno scolastico 2025-2026, devono essere corredate, laddove disponibili, da preventivi o contratti. Tali documenti devono essere comunque posseduti, al più tardi, al momento dell’approvazione della graduatoria, ai fini della successiva assunzione dell’impegno di spesa.

Per quanto riguarda, invece, le spese già sostenute per l’anno scolastico 2024-2025, la manifestazione di interesse dovrà essere corredata della documentazione attestante un’obbligazione giuridicamente perfezionata, quale un contratto sottoscritto ovvero una determina di impegno. Sono ammesse esclusivamente le spese per canoni di locazione e/o noleggio, strettamente legati agli edifici scolastici oggetto di intervento nell’ambito della Missione 2 – Componente 3 – Investimento 1.1 “Costruzione di nuove scuole mediante sostituzione di edifici” del PNRR, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU. Per le locazioni possono essere ammesse anche le spese di conduzione, ove strettamente necessarie e debitamente documentate. Per i noleggi sono ammesse solo spese di installazione e le eventuali opere strettamente necessarie, purché adeguatamente motivate e debitamente documentate.

 

La redazione PERK SOLUTION

Servizio idrico integrato: ANAC chiede maggiore controllo dei Comuni sulla società in house regionale

Con il parere consultivo n. 32 del 30 luglio 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito importanti indicazioni a una grande regione del Levante in merito alla conformità dello statuto della società regionale affidataria in house del servizio idrico integrato. Secondo l’Autorità, l’attuale assetto societario presenta diverse criticità rispetto alla disciplina nazionale ed europea sull’in house providing, alla luce delle novità introdotte dal D.l. n. 153/2024 e dalla L.R. n. 14/2024.

Il punto centrale delle osservazioni ANAC riguarda la cosiddetta partecipazione pulviscolare dei Comuni al capitale sociale della società affidataria. Pur non essendo di per sé illegittima, tale modalità di partecipazione – evidenzia l’Autorità – non garantisce un adeguato controllo dei soci pubblici sulla governance della società. In particolare, non risultano strumenti idonei a controbilanciare la debolezza dei singoli enti locali, né a rafforzare la loro effettiva incidenza sulla nomina e sulla revoca degli organi sociali e sulle decisioni strategiche relative alla gestione del servizio idrico.

ANAC ha individuato due aree principali di criticità:

  • Nomina del Consiglio di amministrazione: Scarso peso attribuito al Comitato di Coordinamento e Controllo nella designazione dei componenti del CdA.
  • Funzionamento del Comitato di Coordinamento e Controllo: L’attribuzione del controllo analogo congiunto a un organo “extrasocietario” non appare conforme alle indicazioni giurisprudenziali e dottrinali in materia di in house. Inoltre, la composizione ridotta (solo 6 membri su 257 Comuni) non assicura adeguata rappresentatività, soprattutto dei comuni più popolosi; le decisioni adottate a maggioranza semplice non rispecchiano un principio di rappresentanza proporzionale o capitario; La durata triennale del Comitato, prorogabile fino a due mandati successivi, risulta “peggiorativa” rispetto a quanto stabilito dalla L.R. n. 14/2024.

Secondo ANAC, i poteri attribuiti al Comitato sono troppo deboli e non permettono di esercitare un controllo analogo congiunto incisivo, come richiesto dal modello europeo di in house providing. Le criticità riguardano sia le decisioni sulla gestione del Servizio Idrico Integrato (SII), sia quelle su questioni sociali di interesse strategico regionale che esulano dall’oggetto esclusivo del servizio.

 

La redazione PERK SOLUTION

PNRR: Bando Sport e inclusione’ per i Comuni fino a 10 mila abitanti

Il Dipartimento per lo Sport ha pubblicato l’avviso per acquisire manifestazioni di interesse per la selezione, con procedura a sportello, di proposte di intervento finalizzate al recupero delle aree urbane e all’inclusione sociale attraverso la realizzazione di nuovi impianti sportivi indoor o di nuovi locali a servizio di impianti sportivi.

Possono partecipare alla selezione pubblica esclusivamente i Comuni aventi popolazione residente fino a 10.000 abitanti. L’avviso, con una dotazione finanziaria di € 12.393.407,62, e con possibilità di integrazione ove si rendessero disponibili ulteriori risorse, prevede l’assegnazione di un contributo dell’importo massimo di € 1,4 milioni per la realizzazione di nuovi impianti sportivi indoor o di nuovi locali a servizio di impianti sportivi esistenti o in corso di realizzazione.

Le risorse finanziarie verranno assegnate ai progetti ritenuti ammissibili, valutati sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, che costituisce il criterio di priorità, secondo la procedura a sportello. Gli interventi dovranno essere ultimati e rendicontati entro e non oltre il 30 giugno 2026.

Il 40% delle risorse dovrà essere destinata alla quota sud, ovvero assegnata prioritariamente agli interventi ricadenti nelle aree del Mezzogiorno. Le candidature dovranno essere corredate almeno del progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE), munito del rapporto finale di verifica e già approvato, redatto in conformità ai contenuti minimi previsti dall’art. 4 dell’allegato I.7 di cui al d.lgs. n. 36/2023.

Le candidature, comprensive della documentazione di riferimento, dovranno essere caricate sulla piattaforma informatica del Dipartimento per lo Sport raggiungibile all’indirizzo: https://avvisibandi.sport.governo.it/, aperta dalle ore 12,00 del 15 settembre 2025 fino alle ore 24,00 del 15 ottobre 2025.

“Questa misura rientra nell’Investimento 3.1 Sport e inclusione sociale del PNRR – dichiara il Ministro per lo Sport e Giovani, Andrea Abodi – e mira alla realizzazione di nuovi impianti sportivi nei comuni fino a 10mila abitanti con particolare attenzione al Mezzogiorno. Parliamo spesso di quanto sia fondamentale offrire luoghi di sport moderni e accessibili e questo Governo sta dimostrando con i fatti l’impegno per garantire lo sport per tutti. Questi 12 milioni si vanno ad aggiungere a quanto già fatto quest’anno con i 110 milioni dell’Avviso Sport e Periferie, i 31,8 milioni per Sport Illumina e i 14 milioni per Bici in Comune. Tutti questi progetti rientrano in una visione strategica più ampia, interpretando lo spirito dell’articolo 33 della nostra Costituzione, mettendo lo sport, difesa immunitaria sociale, al centro della vita delle comunità”.

 

La redazione PERK SOLUTION