Entrate locali, società miste pubblico-private escluse dalla disciplina dei versamenti diretti

L’art. 111 del D.L. n. 104/2020 modifica la disciplina del versamento diretto delle entrate degli enti locali, ai sensi della quale tutte le somme a qualsiasi titolo riscosse appartenenti agli enti locali affluiscono direttamente alla tesoreria dell’ente. In particolare, la disposizione intervenendo sui commi 786 e 788 della legge n. 160/2019 (legge di bilancio 2020), fa venir meno la possibilità di incasso diretto delle entrate degli enti locali alle società a capitale misto pubblico-privato (di cui al numero 4, lett. b), comma 5 dell’art. 52 del D. Lgs. n. 446 del 1997), affidatarie delle attività di accertamento e riscossione. La norma restituisce tale facoltà alle società in house interamente costituite con capitale pubblico. Si tratta della società a capitale interamente pubblico affidatarie del servizio di riscossione mediante convenzione, a condizione che:

  • l’ente titolare del capitale sociale eserciti sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi;
  • la società realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente che la controlla; che svolga la propria attività solo nell’ambito territoriale di pertinenza dell’ente che la controlla.

Si ricorda che il comma 786 dell’art. 1 della legge n. 160/2019, amplia la portata applicativa del dispositivo di accreditamento diretto delle entrate riscosse attraverso l’attività di soggetti affidatari esterni. Le entrate, siano esse di natura tributaria o patrimoniale e a qualsiasi titolo riscosse, quindi anche a seguito della procedura di accertamento o di riscossione coattiva, dovranno confluire direttamente alla tesoreria dell’ente impositore, ovvero sui conti correnti postali ad esso intestati, o mediante il sistema di versamenti unitari o attraverso gli strumenti di pagamento elettronici resi disponibili dagli enti impositori. Tra gli strumenti a disposizione del soggetto passivo per il versamento delle somme dovute si aggiunge anche la piattaforma PagoPA. Le stesse modalità di versamento si applicano anche alla riscossione delle entrate patrimoniali, con esclusione del sistema dei versamenti unitari di cui all’art. 17 del d.lgs. 241/97. La lettera c) del comma 786 recava una precisazione, probabilmente frutto di errore materiale, laddove equiparava ai versamenti diretti a favore dell’ente affidatario quelli effettuati sui conti delle società miste pubblico-private iscritte all’Albo di cui all’articolo 53 del d.lgs. 446/1997 (la fattispecie di cui al “numero 4” dell’art. 52, co.5, lett.b, dello stesso decreto). L’art. 111 del D.L. 104/2020 correggere, dunque, l’errore materiale contenuto nella legge di bilancio 2020 e consente alle società in house, interamente costituite con capitale pubblico, l’incasso diretto delle entrate degli enti locali.

 

Autore: La redazione PERK SOLUTION