Con l’adunanza del 14 maggio 2025, l’ANAC ha approvato sette provvedimenti a seguito di un’indagine condotta con la Guardia di Finanza su appalti finanziati dal PNRR e PNC, evidenziando diffuse criticità nell’attuazione della normativa sulla tracciabilità dei flussi finanziari (Legge 136/2010). In particolare, è stato rilevato:
- l’assenza o incompletezza della documentazione obbligatoria (fatture e bonifici privi di CIG/CUP);
- irregolarità fiscali nella deduzione di costi non giustificati dall’esecuzione contrattuale;
- debolezze strutturali nei controlli esecutivi, soprattutto sui subappalti e sub-affidamenti.
L’ANAC ricorda che l’obbligo di tracciabilità riguarda l’intera filiera dell’appalto e coinvolge direttamente le stazioni appaltanti, che devono prevedere nel contratto clausole stringenti per l’appaltatore e richiedere la documentazione dei pagamenti ai subcontraenti. Sono raccomandati anche controlli a campione sull’effettiva circolazione dei flussi finanziari.
L’appaltatore, quale soggetto dominante della filiera, resta responsabile in prima istanza, ma la stazione appaltante è chiamata ad esercitare un ruolo attivo e strutturato di verifica e monitoraggio, anche attraverso il RUP, il direttore lavori e il coordinatore per la sicurezza.
L’intervento dell’Autorità sottolinea l’importanza della legalità finanziaria nella fase esecutiva degli appalti, elemento essenziale per garantire l’efficacia degli investimenti pubblici e il corretto utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La redazione PERK SOLUTION