Previsti investimenti per 365 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e 1.235 km di ciclabili turistiche.
L’obiettivo del Pnrr è di facilitare e promuovere la creazione e la manutenzione di reti ciclabili in ambito urbano, metropolitano, regionale e nazionale, sia per scopi turistici e ricreativi, sia per favorire gli spostamenti quotidiani e l’intermodalità, garantendo la sicurezza. Il progetto prevede 365 km di nuove piste ciclabili urbane e metropolitane e altri 1.235 km di piste ciclabili turistiche. Il 50% delle risorse europee e nazionali sarà destinato alle regioni del Sud.
Il numero di ciclisti in Italia è in costante crescita dal 2013. Nel 2018 c’è stato un forte aumento del numero degli amanti della bicicletta (40%) seguito nel 2020 da una crescita ulteriore (20%) a causa dell’emergenza Covid-19. Incentivare l’uso della bicicletta aiuta non solo a migliorare la mobilità in senso green, ma anche a sviluppare un mercato notevole, stimato in oltre 7 miliardi di euro all’anno. Il Piano nazionale sulle piste ciclabili prevede di sviluppare nuove reti in 40 città, in particolare quelle che ospitano le principali università del Paese, e di connetterle con il sistema ferroviario o di trasporto metropolitano. Le piste nazionali includeranno progetti anche nelle aree rurali.
I benefici del piano sono molteplici: una mobilità più sicura per tutti, in città e fuori dai centri abitati, garantirà spostamenti realmente green, con impatto ambientale zero, e incentiverà un turismo più sostenibile grazie al miglioramento delle rotte e dell’attrattività dei luoghi.
Pnrr: assegnati 2,8 mld per il programma PinQua sulla qualità dell’abitare
Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili informa che sono state approvate 159 proposte di progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane per un valore complessivo di 2,82 miliardi di euro. Con il decreto firmato dal Ministro vengono assegnati 2,8 miliardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua). Il 40% dei fondi verrà destinato a progetti da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Gli interventi previsti sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati, spesso localizzati nelle periferie.
Alle risorse originariamente previste per il Programma sono stati aggiunti i 2,8 miliardi di euro a valere sul Pnrr oggetto del decreto. I progetti che beneficeranno dei finanziamenti sono stati selezionati nei mesi scorsi dall’Alta Commissione per l’attuazione del programma, tenendo conto, per la prima volta in modo esplicito, del principio del Next Generation EU di ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’ (do not significant harm, DNSH) e sulla base di indicatori di impatto sociale, culturale, economico finanziario e tecnologico.
In coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, una scadenza più ravvicinata rispetto a quella stabilita originariamente. Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse.
Tra i 159 interventi ammessi in graduatoria, 8 sono classificati ‘progetti pilota’ ad alto rendimento. Il progetto per Bari, ad esempio, è finalizzato alla riorganizzazione dell’area in prossimità della stazione ferroviaria centrale come cerniera di congiunzione tra il centro storico e l’area urbana moderna. È previsto un insieme integrato di interventi infrastrutturali per la mobilità multimodale, oltre a interventi di riqualificazione e ristrutturazione urbanistica con la creazione di nuovi spazi verdi e l’aumento di servizi. Tra i ‘progetti pilota’ vi è anche quello per Messina, volto al risanamento di aree periferiche attraverso la demolizione di vecchie abitazioni e la riqualificazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, il recupero e la rigenerazione di spazi e immobili, soprattutto nelle aree ad alta densità abitativa, per migliorare la qualità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici. In Calabria, il progetto pilota ‘Lamezia Spazio-Generazione 2021’ punta a contrastare il fenomeno dello spopolamento di alcuni quartieri recuperando abitazioni da mettere a disposizione delle famiglie in difficoltà e migliorando la fruibilità di spazi e servizi sociali.
Vengono anche promossi interventi per migliorare e potenziare la mobilità sostenibile con la realizzazione di una pista ciclabile sul territorio di Lamezia Terme e per la riqualificazione del lungomare. A Milano il ‘progetto pilota’ prevede interventi di riqualificazione e riorganizzazione dell’edilizia residenziale sociale e di rigenerazione del tessuto abitativo di quartieri periferici dove più marcato è il disagio socioeconomico. Nelle Marche è previsto, tra l’altro, il progetto per il centro storico di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo adottando una strategia integrata per migliorare la qualità dell’abitare e l’inclusione sociale. In Molise sono previsti interventi per la funzionalità e la rigenerazione di aree degradate che insistono soprattutto a Campobasso e in provincia, con il potenziamento di infrastrutture e servizi di prossimità e la creazione di punti di aggregazione per favorire l’integrazione di gruppi sociali.
Decreto su graduatoria Pinqua
progetti pilota finanziati
Elenco dei progetti finanziati
UPI, Potenziare le Province per garantire assistenza a piccoli comuni
Potenziare le Province per assicurare presidi adeguati a sostegno degli enti locali su interoperabilità e gestione banche dati. Lo ha detto il rappresentante di UPI Vittorio Poma, Presidente della Provincia di Pavia e di UPI Lombardia, intervenendo in audizione alla Commissione Anagrafe Tributaria di Camera e Senato sulle Banche Dati Fiscali.
“Le Province – ha detto il Presidente Poma – sono pienamente disponibili a dare il loro contributo alla realizzazione di un’anagrafe tributaria centralizzata, ma per raggiungere questo obiettivo occorre costruire una rete di collaborazione tra le strutture centrali e gli enti locali, considerato che si tratterà di collegare realtà estremamente differenti, sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista delle professionalità impegnate nelle diverse istituzioni coinvolte.
Le Province – ha sottolineato il rappresentante UPI – hanno tra le funzioni fondamentali quelle di assistenza nella raccolta ed elaborazione dati dei Comuni: possono essere i Centri di Competenza in grado di supportare la transizione digitale sui territori per favorire la condivisione delle banche dati pubbliche valorizzando così a pieno il patrimonio informativo. Ma servono competenze e professionalità o si rischia la babele digitale. Un ostacolo che il nostro Paese non si può permettere, se vuole vincere la sfida dell’attuazione del PNRR.”
Di seguito il documento consegnato da UPI in Audizione presso la Commissione parlamentare di vigilanza dell’anagrafe tributaria.
Settore portuale, Riparto finanziamento per interventi infrastrutturali del Fondo complementare al Pnrr
È stato pubblicato in G.U. n. 236 del 2/10/2021 il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili 13 agosto 2021, recante “Approvazione del programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.
Il decreto disciplina le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza di cui all’art.1 del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, convertito con modificazioni dalla legge 1 luglio 2021 n.101, inerente “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, per la parte riservata al settore portuale.
L’importo complessivo delle risorse è di 2,835 mld di euro relativo agli esercizi dal 2021 al 2026, nel rispetto del cronoprogramma procedurale previsto dall’allegato 1 al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021. Gli interventi sono elencati nella Tabella, allegato 1, al decreto stesso.
Il riparto delle risorse è effettuato per Autorità di Sistema Portuale, per comune e per tipologia di intervento (ambiente, efficienza energetica, cold ironing, ecc.) come riportato nell’Allegato 1 del provvedimento che reca anche l’individuazione del soggetto attuatore e del CUP.
Per l’aggiudicazione dei contratti e la realizzazione degli interventi, vi sono le seguenti scadenze diversificate in base alla tipologia finanziata:
«Sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici » i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 dicembre 2026;
«Aumento selettivo della capacità portuale» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 30 giugno 2026;
«Ultimo/Penultimo miglio ferroviario/stradale», i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 dicembre 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 marzo 2026;
«Efficientamento energetico» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 marzo 2023 e gli interventi devono concludersi con il collaudo entro il 31 marzo 2026;
«Elettrificazione delle banchine (Cold ironing )» i contratti devono essere aggiudicati entro il 31 marzo 2024 e gli interventi devono concludersi entro il 30 giugno 2026.
Il monitoraggio degli interventi finanziati è effettuato dal soggetto attuatore, ovvero dal titolare del CUP applicando il sistema di «monitoraggio delle opere pubbliche – MOP» della «banca dati delle pubbliche amministrazioni – BDAP» previsto dal decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 nonché il decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 15 luglio 2021.
Pnrr: fino al 29 ottobre le Città Metropolitane possono candidarsi per il progetto Mobility as a Service for Italy
Fino alle ore 15.00 del 29 ottobre 2021, i Comuni capoluogo delle Città metropolitane, anche delle Regioni a statuto speciale, possono candidarsi per il servizio innovativo ‘Mobility as a service for Italy’ (MaaS) previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il MaaS è un nuovo concetto di mobilità urbana che prevede l’integrazione di molteplici servizi di trasporto (treno, bus, metropolitana, bicicletta), pubblici e privati, accessibili dagli utenti attraverso un unico canale digitale. I servizi sono operati attraverso piattaforme che permettono di programmare, prenotare e gestire un viaggio multimodale ed anche effettuare il pagamento unificato dei servizi.
I Comuni potranno inviare la propria Manifestazione di interesse a entrare a far parte dei primi tre progetti pilota di servizi Mobility as a Service for Italy con un unico messaggio di posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo diptrasformazionedigitale@pec.governo.it, avendo cura di riportare nell’oggetto l’identificativo: “2021 – PROGETTO MAAS4ITALY”.
Tutte le informazioni e la modulistica necessarie sono disponibili sul sito del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Pnrr: firmati sei decreti per 1,9 miliardi del Piano complementare per messa in sicurezza autostrade, navigazione e trasporto ferroviario
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha firmato sei decreti che consentono di utilizzare ulteriori 1,9 miliardi del Piano complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Con questi provvedimenti il 74% delle risorse assegnate al Mims, considerando le varie forme di finanziamento, sono già state ripartite e assegnate agli enti attuatori, per un importo complessivo pari a 45,4 miliardi. I decreti stanziano un miliardo di euro per rafforzare il monitoraggio tecnologico e la messa in sicurezza delle Autostrade A24 e A25 (Roma-Pescara e Roma-Teramo), 720 milioni per favorire la navigazione green, 200 milioni per il rinnovo delle infrastrutture ferroviarie e del materiale rotabile per il trasporto merci.
Il primo decreto, nell’ambito del progetto ‘strade sicure’, prevede un piano straordinario per il controllo e la messa in sicurezza di ponti, viadotti e gallerie delle autostrade A24 e A25, interventi per la realizzazione del monitoraggio dinamico su tali opere e l’efficientamento del sistema impiantistico del traforo del Gran Sasso. La cifra di un miliardo viene trasferita al Commissario straordinario che assume le funzioni di soggetto attuatore.
Per favorire la transizione ecologica, una delle missioni del Pnrr, il decreto per il rinnovo della flotta navale in senso ecologico prevede l’utilizzo di 500 milioni di euro per la costruzione di nuove navi o per interventi di completamento di unità navali già in fase di costruzione. Più in dettaglio, 250 milioni di euro riguardano nuove navi a propulsione caratterizzata da un basso impatto ambientale e 250 milioni per dotare le unità navali in fase di costruzione di impianti che limitino le emissioni inquinanti e riducono i consumi. Il 10% dello stanziamento complessivo è riservato a navi che operano in ambito portuale, come i rimorchiatori. Tra gli interventi sulle navi già in costruzione ammessi al contributo pubblico si prevede l’installazione di sistemi per l’uso di combustibili a minore impatto ambientale (Gnl, Bio Gnl, metanolo, idrogeno), l’adozione di motori elettrici ad alta efficienza e, per i porti, la costruzione di reti per l’alimentazione elettrica delle navi in banchina (cosiddetto cold ironing). Si prevede inoltre uno stanziamento di 220 milioni per la realizzazione di impianti per la liquefazione di gas naturale con punti di rifornimento di GNL e BioGNL in ambito portuale, nonché l’acquisto di navi destinate alle attività di stoccaggio del gas.
Gli altri decreti sono finalizzati a rinnovare e potenziare il trasporto ferroviario delle merci. Gli interventi, per complessivi 200 milioni, sono destinati all’acquisto di nuovi carri e locomotive che rispondono ai più moderni standard tecnologici, energetici e manutentivi e di nuove gru nei terminali intermodali. Sono previsti anche interventi per l’efficientamento ecosostenibile dei raccordi ferroviari.
Pnrr, Approvato il pacchetto di misure per il rilancio e lo sviluppo delle aree sisma Centro Italia
Via libera ai fondi del PNRR per la ripresa e lo sviluppo economico delle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e 2016-217. Il pacchetto degli interventi da 1 miliardo e 780 milioni di euro finanziati dal Fondo complementare, è stato definito oggi all’unanimità dalla Cabina di Coordinamento Integrata, presieduta dal Commissario Straordinario per il sisma 2016, Giovanni Legnini, e della quale fanno parte il Capo Dipartimento Casa Italia, Elisa Grande, il titolare della Struttura di missione Aquila 2009, Carlo Presenti, i presidenti di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e i rappresentanti dei Comuni dei due crateri.
Il pacchetto si articola su due grandi direttrici, la prima dedicata a “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi”, con una dotazione di 1.080 milioni di euro, la seconda al “Rilancio economico e sociale”, con 700 milioni di fondi disponibili, tutte e due articolate in quattro progetti specifici. Le risorse sono aggiuntive rispetto a quelle trasversali previste dai progetti nazionali del PNRR e complementari rispetto a quelle già stanziate per la ricostruzione pubblica e privata.
Nel primo gruppo di misure rientrano l’Innovazione digitale, che punta al potenziamento dell’infrastruttura nelle aree interne, allo sviluppo di piattaforme di servizi con l’uso di nuove tecnologie blockchain per il controllo e la gestione del territorio, il sostegno alle comunità energetiche e alla rifunzionalizzazione degli edifici pubblici, la Rigenerazione urbana e territoriale, dalla riqualificazione delle aree Sae, al miglioramento dell’accessibilità e dell’accesso ai beni culturali, agli interventi sulle infrastrutture, compresi cammini e ciclovie, nonché il progetto relativo alle Infrastrutture stradali e alla mobilità.
Nella seconda linea di interventi ci sono il Sostegno agli investimenti delle imprese, un programma per la promozione di Cultura, turismo, sport e inclusione, uno per la Valorizzazione ambientale, l’economica circolare e il ciclo delle macerie, e la creazione e l’implementazione di Centri di ricerca ed alta formazione per l’innovazione, e la realizzazione di due centri di alta formazione per la Pubblica amministrazione e per il Servizio civile a L’Aquila.
PNRR: 300 milioni per la sicurezza della rete stradale secondaria delle aree interne. Via libera dalla Conferenza Stato – Città
Ha ricevuto il via libera dalla Conferenza Stato-Città e Autonomie locali lo schema di decreto del Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili che assegna 300 milioni del Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza alle aree interne delle diverse Province e Città metropolitane italiane.
Per il riparto delle risorse si è tenuto conto di criteri che comprendono l’entità della popolazione residente, l’estensione delle strade statali, provinciali e comunali, il rischio sismico dei territori e quello derivante dal dissesto idrogeologico. I soggetti attuatori (le Province, le Città Metropolitane e le Regioni per la Valle D’Aosta e del Friuli Venezia Giulia) sono tenuti a convocare l’Assemblea dei sindaci dell’area interna per individuare gli interventi prioritari sulla rete stradale e definire la loro programmazione entro il 31 dicembre 2021.
I 300 milioni di euro del Fondo complementare possono essere utilizzati per interventi straordinari di manutenzione delle rete viaria incluse le spese per la progettazione, la direzione dei lavori, il collaudo e i controlli, quelle per l’adeguamento normativo, per interventi sulla segnaletica, l’illuminazione, i sistemi di info-mobilità, per migliorare la sicurezza della piattaforma veicolare, ciclabile e pedonale, per la realizzazione di percorsi per la tutela delle persone più deboli, per la riduzione dell’inquinamento ambientale e del rischio da trasporto merci o trasporti eccezionali.
Autore: La redazione PERK SOLUTION
PNRR e personale, ANCI: Procedere con urgenza all’individuazione delle amministrazioni che potranno assumere personale
Procedere con urgenza alla chiara individuazione delle amministrazioni titolari degli interventi previsti nel PNRR che potranno utilizzare le modalità speciali, previste dal Decreto legge 80/2021, per l’assunzione di nuovo personale. A sollecitarlo è il segretario generale dell’Anci, in una lettera ai Capi di Gabinetto del Ministro dell’Economia e Finanze, Giuseppe Chinè, e del Dipartimento della Funzione Pubblica, Marcella Panucci.
Come già richiesto dall’Anci, sia in occasione del parere della Conferenza Unificata sul Decreto legge che durante l’audizione al Senato sulla Legge di conversione, ANCI sottolinea la permanente incertezza sull’ambito applicativo delle disposizioni su semplificazione e accelerazione delle procedure di reclutamento; circostanza che rischia di “vanificare il pur condiviso e ambizioso obiettivo di fornire alle Pubbliche Amministrazioni le risorse umane necessarie e specializzate per affrontare la sfida relativa al pieno e tempestivo utilizzo delle risorse del PNRR”.
La lettera ricorda che da un’analisi della norma, oltre che dello schema di Decreto di assegnazione delle risorse per il PNRR, parrebbe che nell’ambito applicativo della norma rientrino solo le Amministrazioni centrali titolari degli interventi del PNRR.
“Considerata la grande difficoltà in cui si trovano oggi ad operare i Comuni e le Città metropolitane, che hanno subito negli ultimi anni la riduzione del 25% degli organici, con la perdita di 120.000 unità di personale, appare assurdo – conclude il segretario – che gli stessi non abbiano ora la possibilità di rafforzare i propri organici per l’attuazione del Piano nazionale”.
Assegnati 2,8 miliardi ai porti, 600 milioni per bus ecologici e 500 milioni per nuovi treni regionali
Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha firmato i tre decreti, in via di registrazione dalla Corte dei Conti, che attuano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), in materia di interventi di ammodernamento e efficientamento dei porti per oltre 2,8 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026, acquisto di autobus ‘verdi’ alimentati a metano, a idrogeno o elettrici per il trasporto pubblico extraurbano e suburbano per 600 milioni di euro, acquisto di treni elettrici o a idrogeno da destinare ai servizi ferroviari regionali per 500 milioni.
Gli interventi sui porti, che si finanziano con le risorse del Fondo Complementare, sono così ripartiti: 1,47 miliardi di euro per lo sviluppo dell’accessibilità marittima e della resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici, 700 milioni per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) che consente di ridurre le emissioni inquinanti delle navi che sostano nei porti, 390 milioni per l’aumento selettivo della capacità portuale, 250 milioni per la realizzazione dell’ultimo/penultimo miglio ferroviario o stradale, 50 milioni per l’efficientamento energetico.
Il decreto che favorisce il rinnovo del parco autobus per il trasporto pubblico extraurbano e suburbano ripartisce i 600 milioni, anch’essi del Fondo Complementare, tra le Regioni destinandone il 50% al Sud. Alla Campania è stata assegnata la quota maggiore di risorse, oltre 64 milioni di euro, seguono la Lombardia con circa 60,8 milioni, la Sicilia con 56,5 milioni, la Puglia con 47,4 milioni, il Lazio con 47 milioni. Gli autobus da acquistare, oltre ad essere ecologici, dovranno disporre delle attrezzature idonee per l’accesso e il trasporto delle persone a mobilità ridotta, del sistema ‘conta-passeggeri’ attivo indipendentemente dalla rilevazione con validazione elettronica dei biglietti, dei dispositivi per la localizzazione, di videosorveglianza e dispositivi di protezione del conducente e di sistemi di areazione e climatizzazione. Sono ammessi al finanziamento anche gli acquisti di altre attrezzature, tra cui quelle per il trasporto delle biciclette, fino al massimo del 5% del costo complessivo del veicolo.
Anche il decreto che ripartisce i 500 milioni del Pnrr tra le Regioni per l’acquisto di nuovi treni a alimentazione elettrica o a idrogeno ne destina il 50% al Sud. I nuovi treni per i servizi regionali dovranno obbligatoriamente essere dotati di climatizzazione, rete WiFi utilizzabile dai passeggeri, prese per la ricarica delle biciclette elettriche, sistemi per la rilevazione del numero dei passeggeri a bordo, dispositivi per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor.
Vedi i decreti: Decreto 315 (bus ecologici), Decreto 319 (treni), Decreto 330 (Porti)