Corte dei conti: rapporti finanziari tra Unione e Comuni

Con la deliberazione n. 354/2025, con riferimento all’istanza formulata da un Sindaco, ha evidenziato che nel corretto svolgimento del complessivo processo di programmazione e gestione e la rappresentazione contabile trasparente e tempestiva nelle diverse fasi del bilancio dell’unione di comuni, le partite debitorie e creditorie non allineate derivanti dai rapporti con gli enti partecipanti sono riconciliate in sede di rendiconto allegando un prospetto dimostrativo dei reciproci rapporti di debito e credito. I soggetti dei comuni a cui compete l’organizzazione del sistema dei controlli sui sevizi gestiti dall’unione, oltre agli amministratori presenti negli organi di governance dell’unione e direttamente coinvolti, sono individuati nel segretario dell’ente, nel direttore generale, laddove previsto, e nei responsabili dei servizi, nonché nelle unità di controllo, laddove istituite.

Nel caso di specie, l’Ente ha chiesto alla Corte dei conti un parere su diversi aspetti riguardanti i rapporti finanziari tra un Comune e l’Unione di Comuni di cui fa parte, in particolare sulla necessità di ricevere una rendicontazione analitica prima di trasferire le quote di spesa. La Sezione ricorda che l’art. 32 del Tuel prevede che gli statuti e convenzioni regolino i rapporti finanziari tra gli enti, assicurando inevitabilmente trasparenza e disponibilità reciproche delle informazioni, al fine di assicurare la conciliazione delle partite debitorie e creditorie e, dall’altro, introducendo un sistema di controllo diretto da parte dei soggetti coinvolti nella governance dell’unione anche al fine di garantire la correttezza e trasparenza delle scritture contabili ed evitare l’insorgere di discrasie tra i rispettivi bilanci dell’unione e dei Comuni aderenti.

La fase della programmazione risulta estremamente importante. È in questa fase, infatti, che è necessario individuare specifici e speculari capitoli di bilancio, attraverso i quali poter dare trasparenza ai flussi economici e finanziari reciproci. Occorre inoltre stabilire, sulla base di una attenta analisi ex ante dei costi e dei ricavi dei servizi affidati, la previsione dei fabbisogni e delle risorse che i comuni devono conferire all’unione per alimentare i diversi capitoli individuati. Il conferimento delle risorse, pur essendo il sistema di finanziamento impostato sui saldi differenziali tra entrate e uscite dei servizi, è un momento fondamentale per il funzionamento dell’unione e deve essere regolato, in termini temporali, dalle convenzioni stipulate, onde evitare tensioni finanziarie per l’unione che ovviamente non potrebbe operare senza contare sulle risorse trasferite.

Un momento fondamentale che fa capo alle relazioni tra ente locale e all’unione è il definitivo allineamento delle poste di bilancio reciproche, quale adempimento cruciale di governo della gestione finanziaria, al fine di evitare il formarsi di debiti fuori bilancio occulti o parziali insussistenze degli avanzi di amministrazione. In tal senso, le conseguenti variazioni di bilancio rappresentano lo strumento per garantire in chiave dinamica il precetto di equilibrio che comporta che esso, secondo i principi generali, deve avvenire una volta avvedutisi della carenza sopravvenuta e dimostrata di risorse previste nel bilancio. Sotto il profilo dei rapporti finanziari, è dunque il corretto svolgimento del complessivo processo di programmazione e gestione e la sua rappresentazione contabile trasparente e tempestiva nelle diverse fasi a garantire la linearità dei rapporti tra gli Enti e ad evitare l’insorgere di un contenzioso sulla conciliazione tra debiti e crediti con ripercussioni gravi sull’attendibilità dei rispettivi bilanci.

 

La redazione PERK SOLUTION