IFEL, SEND e l’adesione delle Unioni di Comuni al Servizio Notifiche Digitali

IFEL, dopo aver ricevuto diverse segnalazione di Unioni di Comuni in difficoltà nel processo di adesione al Servizio Notifiche Digitali – SEND messo a disposizione da PagoPA, informa che tutte le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e tra queste anche le Unioni di Comuni, possono aderire a SEND ai sensi del D.L. 76/2020 e s.m.i. che ne disciplina l’ambito soggettivo e oggettivo.

Pur non essendo ancora disponibile la funzionalità di accesso da parte delle Unioni di Comuni all’Area Riservata messa a disposizione dal sito dedicato, detta indisponibilità non pregiudica in alcun modo la possibilità di aderire al servizio. IFEL ha condiviso le segnalazioni con PagoPA che non avrà difficoltà ad accelerare il completamento dell’integrazione dei codici IPA delle Unioni all’accesso in Area.

Al momento, le Unioni di Comuni che vogliono aderire a SEND possono scrivere ad  e richiedere l’invio dell’accordo che, compilato e firmato digitalmente, dovrà essere trasmesso a mezzo PEC all’indirizzo

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La redazione PERK SOLUTION

Accantonamento al FGDC. La PCC riattiva il ricalcolo dello stock e del ritardo

IFEL, con comunicato del 20 febbraio 2025, informa che dal 21 febbraio e fino al 28 febbraio la PCC aggiornerà gli indicatori al 31 dicembre 2024 previsti dalla legge n. 145 del 2018, riguardanti il FGDC.

La Fondazione ha ricevuto molte segnalazioni relative al blocco della funzione per la comunicazione dello stock di debito al 31 dicembre 2024 presente nella Piattaforma dei Crediti Commerciali – PCC. Il blocco, di fatto, non riguardava solo la funzionalità di comunicazione vera e propria dello stock, ma anche quella di ricalcolo dello stock e dell’indicatore di ritardo a seguito delle registrazioni, effettuate dagli Enti dopo il 31 gennaio 2025, sui pagamenti pregressi.

Le segnalazioni, che IFEL ha condiviso con la Ragioneria Generale dello Stato, hanno evidenziato come il persistere del blocco avrebbe, di fatto, vanificato lo sforzo di “allineamento” della PCC con le contabilità locali profuso da molti Comuni nel mese di febbraio. Allineamento che risulta essenziale per consentire alla piattaforma di calcolare correttamente gli indicatori che fanno scattare l’obbligo di accantonamento al Fondo di Garanzia per i debiti commerciali – FGDC.

Anche a regime, l’aggiornamento degli indicatori terminerà il 28 febbraio di ciascun anno. Rimane comunque bloccata la possibilità di effettuare la comunicazione dello stock oltre il termine di legge del 31 gennaio, anche in considerazione del fatto che l’importo comunicato dagli Enti alla piattaforma non rileva ai fini dell’accantonamento al FGDC.

 

La redazione PERK SOLUTION

IFEL, bonifici istantanei: Chiarimenti applicativi e impatti sui Comuni

IFEL ricorda che è stata pubblicata la Circolare n. 2/2025 con la quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze chiarisce le modalità operative per l’applicazione alle amministrazioni pubbliche delle nuove norme comunitarie sui bonifici istantanei.

Il Regolamento (UE) 2024/886 ha previsto che tutti i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) devono consentire agli Utilizzatori dei Servizi di Pagamento (USP) di ricevere bonifici istantanei dal 9 gennaio 2025 e di disporre bonifici istantanei dal 9 ottobre 2025. Inoltre, il servizio di bonifico istantaneo deve essere disponibile 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 e il trasferimento dei fondi deve avvenire entro il termine massimo di 10 secondi. Infine, le commissioni applicate non possono superare quelle già previste per l’invio e la ricezione dei bonifici non istantanei.

La Circolare è strutturata in tre parti: la prima, relativa ai rapporti tra l’Ente e il Tesoriere; la seconda e la terza, concernenti i tempi di esecuzione dei pagamenti nei casi, rispettivamente, di bonifico istantaneo disposto o ricevuto da una pubblica amministrazione.

Quanto al primo punto, rileva per gli Enti sapere che le norme del Regolamento, direttamente applicabili in ciascuno degli Stati membri, eterointegrano le convenzioni di tesoreria in essere e che, dunque, nella generalità dei casi, dette convenzioni continueranno a valere, senza necessità di adeguamento, ritenendosi automaticamente integrate con i nuovi principi comunitari.

Sui tempi di esecuzione dei pagamenti, la Circolare richiama, in premessa, la necessità di conciliare la previsione di un’operatività concentrata in 10 secondi, da calcolarsi dal momento della ricezione dell’ordine da parte del PSP, con “la tempistica di esecuzione delle ordinarie procedure di spesa della pubblica amministrazione, nonché con la complessità e la molteplicità di adempimenti previsti dalla normativa nazionale vigente e riconducibili ad esigenze di interesse pubblico”. Lo sforzo, quindi, è quello di individuare con precisione il momento della ricezione dell’ordine ossia il “ti con zero” dal quale far partire il calcolo del tempo di esecuzione dell’operazione, in uscita e in ingresso.

Ciò premesso, per i bonifici istantanei disposti da una pubblica amministrazione, la Circolare afferma che, “compatibilmente con l’operatività e le tempistiche tecniche delle procedure di tesoreria e gli orari di apertura dei sistemi, il momento della ricezione dell’ordine di pagamento, come inteso dal Regolamento, si pone al termine dei controlli e delle verifiche da parte del PSP del pagatore sopra richiamati e di cui alla circolare Rgs n. 22 del 2018, ivi inclusi quelli relativi alla verifica del beneficiario, e che i 10 secondi decorrano dal momento in cui il bonifico viene ricondotto nella procedura di pagamento”.

Specifico chiarimento, poi, è fornito in merito ai bonifici ricevuti da una pubblica amministrazione per i quali il Regolamento prevede che il PSP del beneficiario deve confermare il completamento dell’operazione al PSP del pagatore e mettere l’importo a disposizione sul conto del beneficiario entro 10 secondi. In questo caso viene precisato che, limitatamente alla registrazione delle somme quale evidenza contabile direttamente riconducibile al beneficiario, il PSP del beneficiario si impegna a gestire “l’accredito sul relativo conto al primo momento utile, compatibilmente con le tempistiche tecniche delle procedure di tesoreria e gli orari di apertura dei sistemi”.

Discorso a parte va fatto sull’obbligo che il Regolamento pone in capo ai PSP di offrire il servizio di verifica del beneficiario, quest’ultimo di rilievo particolare per gli Enti Locali. Attualmente, infatti, il trasferimento dei fondi a un beneficiario non corretto, rappresenta una complicazione delle procedure di spesa degli Enti che sono costretti ad adempimenti gravosi per ottenere la restituzione delle somme indebitamente accreditate. In proposito, il Regolamento prevede che i PSP assicurino la verifica della corretta identificazione del beneficiario con la specificazione che il PSP è obbligato al rimborso al pagatore qualora non abbia prestato correttamente il servizio e ciò abbia determinato l’esecuzione inesatta dell’operazione di pagamento. La Circolare, infine, sottolinea che detto servizio deve essere assicurato a tutti gli USP, e quindi anche agli Enti Locali, per tutti i bonifici, istantanei e non istantanei.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pagamenti debiti commerciali. Chiarimenti IFEL sugli adempimenti previsti dalla legge n. 145/2018

In relazione alle diverse richieste di chiarimento ricevute dagli enti sulle misure previste dalla legge n. 145/2018 per garantire il rispetto dei tempi di pagamento e lo smaltimento dello stock di debiti pregressi – con particolare riferimento alle modalità di calcolo dell’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti che, assieme all’indicatore di riduzione del debito pregresso, rileva ai fini dell’obbligo di accantonamento al Fondo di Garanzia Debiti Commerciali (FGDC) e alla presunta eventualità di dover calcolare il ritardo come media semplice piuttosto che come media ponderata rispetto agli importi delle fatture – IFEL rammenta che nessuna norma è recentemente intervenuta a ridefinire gli indicatori di cui all’art. 1, co. 859, lettere a) e b), della legge n. 145/2018 e, di conseguenza, l’indicatore di ritardo annuale dei pagamenti, sulla cui verifica è basata l’applicazione delle citate misure di garanzia a partire dal 2021, deve essere calcolato esclusivamente come media ponderata e non come media semplice.

Diverso è il quadro riguardante la valutazione del raggiungimento degli obiettivi della Riforma n. 1.11 del PNRR relativa alla “Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie”. Detta valutazione, infatti, riguarderà il raggiungimento del rispetto dei tempi di pagamento previsti dalla normativa nazionale ed europea entro il quarto trimestre 2023, con conferma nel 2024, obiettivi che, per gli Enti Locali, sono codificati nei Target M1C1-78 e M1C1-90 “Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici”.

In questa sede, gli indicatori sui tempi di pagamento si riferiscono ai vari comparti della PA e non ai singoli enti e, come chiarito dalla circolare MEF/RGS del 7 aprile 2022 n. 17, “saranno costituiti dalla media, ponderata con gli importi delle fatture pagate, dei tempi di pagamento e di ritardo delle pubbliche amministrazioni, purché gli stessi non risultino inferiori alla media semplice di oltre 20 giorni (30 giorni per gli enti del settore sanitario), nel 2023, e 15 giorni (20 giorni per gli enti del settore sanitario) nel 2024. In caso contrario, per monitorare il conseguimento del target prefissato verrebbe utilizzata la media semplice.”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Partenariato pubblico-privato: siglato accordo tra IFEL e CDP per rafforzare il supporto ai Comuni

È stato siglato un Protocollo d’Intesa tra IFEL e Cassa Depositi e Prestiti con lo scopo di promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale, attraverso un percorso educativo, dei dipendenti e del personale di Pubblica Amministrazione ed enti locali con un focus specifico sulle attività e gli investimenti di partenariato pubblico-privato (PPP).

Una cooperazione istituzionale che permetterà alla Fondazione di cogliere le opportunità offerte dal Programma InvestEU, avvalendosi del sostegno in ambito tecnico e finanziario di Cassa in forza del suo ruolo di Advisory Partner della Commissione Europea nell’ambito del Polo di Consulenza promosso dall’Unione Europea.

In dettaglio, IFEL perseguendo l’obiettivo di fornire strumenti conoscitivi in grado di contribuire allo sviluppo e aggiornamento delle capacità amministrative dei Comuni, intende promuovere studi, seminari e iniziative formative e culturali che possano trasferire competenze finalizzate alla gestione delle fasi di analisi e realizzazione di investimenti, inclusi anche quelli previsti dal PNRR, in base agli schemi del partenariato pubblico-privato.

Nell’ambito della collaborazione, le cui attività ricadranno sull’intero territorio nazionale con particolare attenzione alle città di media e piccola dimensione, saranno sviluppate linee di intervento nel merito della transizione digitale, ecologica e di valorizzazione del patrimonio attraverso iniziative di riqualificazione e rigenerazione urbana. Previste tre cicli di iniziative formative, un grande evento con la collaborazione anche di altri soggetti interessati alle tematiche oggetto del Protocollo. IFEL, inoltre, attiverà a breve uno sportello operativo con 40 focus informativi sul PPP per i comuni in un anno con esperti del settore.

L’attività di consulenza di CDP a favore della Fondazione riguarda in particolare: la redazione di manuali operativi e documenti divulgativi a beneficio degli enti pubblici al fine di migliorare l’impatto qualitativo e quantitativo dell’attività, soprattutto in ambito locale; la realizzazione di analisi e approfondimenti su tematiche riguardanti le operazioni di partenariato pubblico-privato; la definizione di iniziative di assistenza formativa e tecnica anche in materia di finanza di progetto.

 

La redazione PERK SOLUTION

IFEL, progetto riscossione: scade il 15 ottobre il termine per la compilazione del questionario inviato ai Comuni

L’IFEL, con riferimento all’indagine conoscitiva sullo stato della fiscalità locale e sui modelli di gestione e riscossione delle entrate comunali, avviata nelle scorse settimane, ricorda a tutti i Comuni l’approssimarsi del termine di scadenza per partecipare a questa importante rilevazione.

La rilevazione in oggetto si propone di raccogliere informazioni sulla capacità di realizzazione delle entrate comunali e sui modelli organizzativi (es: gestione diretta, in house, concessionario privato) adottati dai Comuni per la gestione del ciclo delle entrate (riscossione ordinaria, accertamento e riscossione coattiva), nonché sui risultati conseguiti, i vantaggi e le eventuali criticità delle soluzioni organizzative prescelte.

Il contributo al questionario da parte del maggior numero di Comuni possibile, oltre che a garantire la completezza e la rappresentatività dei dati raccolti, risulterà utile alla formulazione di proposte normative ed al disegno e dispiegamento di misure di supporto finalizzate a migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema di accertamento e riscossione delle entrate comunali.

Tutti i Comuni sono invitati a procedere alla compilazione del questionario entro la scadenza del 15 ottobre p.v. in modo da consentire un’ordinata e celere raccolta e analisi dei dati risultanti dal questionario.

Per segnalare il mancato ricevimento del questionario o per richieste di chiarimento e assistenza è possibile scrivere a: supporto.riscossioni@fondazioneifel.it.
Per maggiori informazioni sul Progetto Riscossione: riscossione.fondazioneifel.it

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicata la banca dati IFEL con le risorse PNRR destinate a ciascun comune

È possibile consultare sulla Piattaforma Easy della Fondazione IFEL comune per comune l’importo delle risorse assegnate dai bandi del PNRR, banca dati resa possibile attraverso la raccolta e l’analisi dei decreti e delle graduatorie PNRR pubblicate dalle amministrazioni. La piattaforma permette di visualizzare le assegnazioni degli investimenti PNRR rivolti a comuni, città metropolitane, unioni di comuni e comunità montane. La navigazione per comune permette di visualizzare in quali missioni e componenti o investimenti e riforme è coinvolto un singolo comune o altra aggregazione nonché le assegnazioni di cui risulta beneficiario alla data di aggiornamento del database. Una seconda modalità di navigazione permette, invece, di consultare le stesse risorse assegnate per territorio, missione e componente PNRR divise per ripartizioni geografiche, singole regioni e provincie autonome o le singole province. Questa navigazione permette inoltre la lettura della distribuzione territoriale delle assegnazioni di ciascuna missione e componente.

Lo scopo della piattaforma è quello di dare informazioni sulla distribuzione territoriale degli investimenti pubblici finanziati dal Piano, anche al fine di orientare in maniera più mirata le azioni di supporto del Progetto Easy-Investimenti.

LE RISORSE ASSEGNATE
Alla data del 7 marzo 2023 le assegnazioni PNRR ai comuni ammontano a 34,1 miliardi di euro, il 36,2% localizzato al Nord, il 18,9% al Centro ed il 44,9% al Mezzogiorno. Quest’ultimo dato testimonia nel comparto comunale il rispetto della “clausola 40%”, che consiste nella destinazione territoriale specifica alle regioni del Mezzogiorno di almeno il 40% delle risorse del Piano.

I comuni della Sicilia e della Lombardia sono i beneficiari della quota più ampia di risorse, con l’11,4% e l’11,2% rispettivamente. Seguono i comuni della Campania, con il 10,6% delle assegnazioni, del Lazio, a quota 9,1% e della Puglia, con l’8,3% delle risorse.

La distribuzione delle risorse PNRR destinate ai comuni per Missione evidenzia una prevalenza della Missione 2 dedicata alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, con il 41,4% dell’importo complessivo. In tale ambito di intervento le Componenti più rilevanti sono la “M2C4: Tutela del territorio e della risorsa idrica” e la “M2C2: Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”: nel primo caso si concentra il 20,6% delle assegnazioni, mentre nel secondo caso il 16% delle risorse. Dei complessivi 34,1 miliardi di euro assegnati ai comuni circa un terzo riguarda la Missione 5 per l’inclusione e la coesione, in particolare la “M5C2: Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” (28,4% degli importi totali). Delle somme PNRR in capo ai comuni meno di un quinto (19,2%) è attribuibile alla Missione 4, o meglio alla sua Componente 1 per il potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione, dagli asili nido alle università.

Infine, circa il 9% delle risorse con comuni beneficiari rientra nella Missione 1 per la digitalizzazione, l’innovazione, la competitività, la cultura e il turismo, che si scompone nel modo seguente: un 5,5% per la “M1C1: Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA” ed un 3,2% per la “M1C3: Turismo e cultura 4.0”. Circoscrivendo l’analisi alle sole amministrazioni comunali beneficiarie, emerge come un quarto delle assegnazioni (24,3%) sia in capo ai piccoli comuni fino a 5.000 abitanti, che rappresentano il 70% dei comuni italiani, mentre i restanti ¾ di risorse (75,7%) sono assegnati ai comuni oltre i 5.000 residenti.

IFEL, la Regolazione rifiuti urbani: Guida alla predisposizione del PEF secondo MTR-2 ARERA

IFEL ha pubblicato online una guida che illustra in modo organico le disposizioni emanate dall’ARERA nel corso del 2022 in materia di regolazione dei rifiuti, con particolare riferimento alla delibera ARERA n.363/2021.

In particolare, il nuovo metodo MTR-2, che nel Volume viene dettagliatamente analizzato, segna il passaggio da un PEF annuale ad uno quadriennale, (2022-2025), e introduce diverse novità e integrazioni al primo MTR;  si prevede l’introduzione della regolazione delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani, allo scopo di premiare la strada della valorizzazione del rifiuto, e l’introduzione del concetto di “perequazione ambientale ”sulla base della gerarchia dei rifiuti, oltre ad altre importanti novità che a partire dal 2022 faranno parte integrante dei Piani economico finanziari degli enti.

L’obiettivo è quello di restituire agli operatori una chiave di lettura agile in un testo unico e integrato, a partire dalle note di approfondimento predisposte da IFEL sin dall’avvio della nuova regolazione.

 

La redazione PERK SOLUTION

Legge di bilancio 2023, stralcio cartelle: La nota di IFEL

La Legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197) ha introdotto una serie di strumenti volti a ridurre, da un lato, il contenzioso tributario in tutti i gradi di giudizio e, dall’altro, il magazzino dei carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, mediante lo stralcio dei carichi fino a mille euro inclusi nelle cartelle 2000-2015, nonché attraverso la possibilità di definizione parziale di tutti i carichi affidati all’agente della riscossione nel periodo 1° gennaio 2000 – 30 giugno 2022.

IFEL ha pubblicato una nota di approfondimento su tutti gli strumenti in questione:

  • definizione delle controversie tributarie (paragrafi 2, 3 e 4);
  • stralcio dei carichi fino a mille euro per i crediti delle amministrazioni centrali (par. 5);
  • stralcio parziale dei medesimi carichi per i crediti degli enti territoriali, con facoltà di diniego (par. 6);
  • definizione dei carichi affidati all’agente della riscossione fino a giugno 2022 (par. 7).

La nota è corredata da uno schema di deliberazione del diniego allo stralcio parziale dei crediti di spettanza comunale (ex comma 229 della legge), il cui termine tassativo è molto ravvicinato (31 gennaio p.v.). Le motivazioni proposte possono ovviamente essere arricchite o modificate sulla base delle sensibilità e delle specificità di ciascun ente.
Si rinvia invece alle prossime settimane la pubblicazione di uno schema tipo di regolamento per la definizione del contenzioso tributario, il cui termine di deliberazione è fissato al 31 marzo 2023.

 

La redazione PERK SOLUTION

IFEL: Schema di modifiche del regolamento TARI per il 2023

Con la delibera 18 gennaio 2022 n.15/2022 ARERA ha approvato il testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF), che impone il rispetto di una serie di obblighi di servizio ai soggetti gestori del servizio rifiuti, ivi inclusi i Comuni che gestiscono direttamente il tributo TARI – a decorrere dal 1° gennaio 2023 (art. 1, comma 2, delibera 15/2022).

Le prescrizioni dettate da ARERA in tema di qualità rappresentano certamente un obiettivo cui tendere, a cui è necessario dar seguito in virtù dei poteri attribuiti dalla legge ad ARERA (ivi incluso il potere sanzionatorio), ma occorre anche contemperare i nuovi obblighi con quello che risulta attuabile sia sulla base della legge, e sia delle risorse umane e finanziarie a disposizione dei Comuni. In questa prospettiva si colloca lo spirito dello schema di regolamento IFEL, introdotto da una nota descrittiva, che compie lo sforzo di riconciliare, per quanto e laddove possibile, il rispetto delle prescrizioni regolatorie con la legge speciale che governa l’ambito tributario di riferimento e con il conseguente potere regolamentare dei Comuni in materia di entrate proprie che si spinge fino a prevalere sulle norme legislative specifiche, fatti salvi, ovviamente, i limiti espressamente imposti in quanto riservati alla legge e relativi alla determinazione delle fattispecie imponibili, dell’aliquota massima e dei soggettivi passivi (art.52, d.lgs 446/1997).

 

La redazione PERK SOLUTION