Diritto di accesso civico generalizzato agli atti, la legge lo riconosce a chiunque

Con parere adottato dal Consiglio dell’Autorità il 9 luglio 2025, l’ANAC ha chiarito, su richiesta di un’Unione di Comuni, l’ambito applicativo dell’accesso civico generalizzato. L’Autorità ha confermato che si tratta di un diritto riconosciuto a “chiunque”, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridiche soggettive e senza necessità di motivare la richiesta.

Questo tipo di accesso si differenzia dall’accesso documentale previsto dalla Legge 241/1990 e da quello “civico semplice”, perché si estende a tutti i dati, documenti e informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, anche se non soggetti a obbligo di pubblicazione. I limiti sono esclusivamente quelli indicati dalla normativa a tutela di interessi pubblici o privati.

L’ANAC ha inoltre escluso che si possa negare l’accesso sulla base dell’anzianità degli atti richiesti, non essendovi alcuna previsione normativa che limiti temporalmente la conoscibilità dei documenti detenuti dalle PA. L’unica eccezione ammessa è costituita da richieste manifestamente onerose o sproporzionate, in grado di compromettere il buon andamento amministrativo.

Il parere ribadisce quindi che l’accesso civico generalizzato è uno strumento chiave per la trasparenza e il controllo diffuso sull’azione amministrativa, e non può essere condizionato né da valutazioni soggettive sull’interesse del richiedente, né da considerazioni sulla data di formazione del documento richiesto.

 

La redazione PERK SOLUTION