Con la Circolare n. 6/2025, la Direzione centrale della Finanza Locale riguardante il “Rimborso IVA servizi non commerciali anno 2025 (quadriennio 2021/2024)“.
L’ articolo 6, comma 3, della legge 23 dicembre 1999, n. 488, prevede, ai fini del contenimento delle tariffe, l’istituzione presso il Ministero dell’interno di un fondo alimentato con le risorse finanziarie costituite dalle entrate erariali derivanti dall’assoggettamento ad I.V.A. di prestazioni di servizi non commerciali affidate dagli enti locali territoriali a soggetti esterni all’Amministrazione.
Con D.P.R. 8 gennaio 2001, n. 33, è stato stabilito che gli enti locali debbono presentare il certificato inerente il rimborso dell’I.V.A. sui servizi non commerciali entro il termine perentorio del 31 marzo di ciascun anno.
Successivamente, l’articolo 2, comma 9, della legge 27 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008) ha chiarito che gli importi per i quali si deve richiedere il rimborso devono essere esclusivamente quelli per i quali è prevista una tariffa a carico degli utenti.
Con decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, è sopraggiunta la fiscalizzazione del contributo per il rimborso dell’I.V.A. per i comuni delle regioni a statuto ordinario. Successivamente, con decreto legislativo 6 maggio 2012, n. 68, la fiscalizzazione del medesimo contributo è stata ampliata anche alle province delle regioni a statuto ordinario.
Gli enti che possono presentare sono le Province della regione Sardegna, le Comunità montane, le Unioni e i Consorzi per le regioni a statuto ordinario e per la regione Sardegna.
La redazione PERK SOLUTION