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Dal Consiglio dei ministri il nuovo Piano nazionale per l’infanzia 2025–2027

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, il 6° Piano nazionale di azione e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva (2025–2027). Il Piano sarà adottato formalmente con decreto del Presidente della Repubblica, ai sensi dell’art. 1, comma 5, del D.P.R. 103/2007, dopo l’acquisizione dei pareri della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, della Conferenza unificata e dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Il documento si colloca in piena continuità con i precedenti piani nazionali e si sviluppa in coerenza con gli obblighi internazionali assunti dall’Italia, in primis quelli derivanti dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Ne emerge una visione strategica fondata sulla centralità della persona in età evolutiva, con l’obiettivo di promuoverne diritti, benessere e sviluppo armonico, attraverso politiche integrate e multilivello. Il Piano si articola in tre macroaree fortemente interconnesse, che rappresentano le direttrici fondamentali per lo sviluppo di politiche efficaci rivolte ai minori:

1. Genitorialità attiva e consapevole

Il primo asse prevede sette azioni concrete rivolte a rafforzare il ruolo delle famiglie, fornendo strumenti informativi e orientativi sin dai primi “mille giorni” di vita del bambino fino all’adolescenza. Le iniziative mirano a:

  • migliorare l’accesso ai servizi e alle opportunità presenti sul territorio;
  • accompagnare i genitori nella comprensione delle fasi evolutive dei figli;
  • promuovere una genitorialità competente, inclusiva e responsabile.

2. Educazione come leva di inclusione e cittadinanza

L’area educativa assume un valore trasversale, con l’obiettivo di:

  • colmare il divario digitale intergenerazionale, investendo su alfabetizzazione e consapevolezza critica nell’uso delle tecnologie;
  • contrastare fenomeni come la povertà educativa, l’abbandono scolastico e l’isolamento sociale;
  • valorizzare la partecipazione giovanile attraverso la promozione di spazi aggregativi e attività di cittadinanza attiva;
  • diffondere la cultura delle pari opportunità, con particolare attenzione all’educazione al rispetto e al contrasto della violenza di genere sin dalla preadolescenza.

3. Salute integrata e prevenzione del disagio

L’ultimo asse riguarda la promozione del benessere psicofisico del minore in un’ottica di prevenzione, cura e sensibilizzazione. Il Piano propone:

  • interventi mirati sui disturbi neuropsichici e psicologici legati anche all’iperconnessione e alla fragilità relazionale;
  • azioni per contrastare fenomeni come autolesionismo, dipendenze e tentativi di suicidio tra i minori;
  • utilizzo dei bilanci di salute pediatrici per il monitoraggio di fattori di rischio e vulnerabilità;
  • rafforzamento delle azioni di contrasto alla violenza e al maltrattamento dei minorenni.

 

La redazione PERK SOLUTION

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