Contributo stabilizzazione del personale ex Ente Tabacchi Italiani (E.T.I.). Saldo anno 2025

La Direzione centrale della Finanza Locale comunica che con decreto dirigenziale del 23 settembre 2025, è stato disposto il pagamento del saldo, nella misura del 30%, del contributo assegnato nell’anno 2025 a favore delle province, delle città metropolitane, dei comuni, per il rimborso degli oneri relativi alla stabilizzazione, presso gli enti medesimi, del personale ex E.T.I. (Ente Tabacchi Italiani), ai sensi dell’articolo 9, comma 25, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n.122.

Il pagamento è stato sospeso, ai sensi dell’articolo 161, comma 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, sia per gli enti che non hanno trasmesso alla banca dati delle pubbliche amministrazioni (BDAP), i documenti contabili come previsto dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 12 maggio 2016, sia nei confronti degli enti che non hanno adempiuto alla trasmissione del questionario SOSE.

Prima della chiusura della contabilità finanziaria del corrente esercizio finanziario verrà disposto un ulteriore pagamento a favore degli enti che, entro e non oltre il 30 novembre 2025, avranno provveduto a regolarizzare la propria posizione rimuovendo le cause di sospensione del pagamento.

Come già evidenziato in occasione di precedenti comunicazioni la Direzione ricorda che rappresenta uno specifico obbligo degli enti comunicare al Ministero dell’interno – Direzione Centrale per la Finanza Locale, le intervenute interruzioni del rapporto di lavoro del personale ex E.T.I. Gli enti beneficiari del pagamento possono visualizzare l’importo loro assegnato sul sito della Direzione Centrale per la Finanza Locale consultando la sezione “Banche dati degli enti locali“ selezionando “Pagamenti” alla voce di spettanza “CONTRIBUTO STABILIZZAZIONE PERSONALE EX ETI”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Nullo, per mancanza di causa, l’impegno di una società a versare al comune un canone annuo determinato in base agli introiti realizzati

È nulla, per mancanza di causa, la clausola di convenzione stipulata tra un comune ed una società di produzione di energie rinnovabili che imponga a quest’ultima di versare all’ente locale una somma pari ad una percentuale dell’importo, al netto dell’IVA, del totale degli introiti percepiti e fatturati annualmente per la produzione di energia elettrica. È quanto evidenziato dal Consiglio di Stato, con la sentenza n. 6161 del 14 luglio 2025.

Sottolinea la Sezione che la convenzione stipulata tra un comune ed una società di produzione di energie rinnovabili rientra tra gli accordi di cui all’art. 11 della l. n. 241 del 1990, sicché ad essa si applicano i principi fissati dagli artt. 1325 n. 2 c.c., in forza del quale ogni spostamento patrimoniale deve avere una causa giustificatrice, e 1322, comma 2, c.c., in forza del quale i contratti atipici devono essere diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico. Di conseguenza, è nulla, per mancanza di causa, la clausola che impone alla società la corresponsione di una somma corrispondente al 7,5% dell’importo, al netto dell’IVA, del totale degli introiti percepiti e fatturati annualmente dalla società per la produzione di energia elettrica; tale corresponsione, infatti, non è supportata da un’adeguata giustificazione, non rinvenibile nell’unico obbligo che il comune ha assunto nella predetta convenzione ovvero “a non compiere alcuna attività che possa risultare di intralcio alla esecuzione dei lavori e delle opere occorrenti alla realizzazione alla gestione alla manutenzione ed al funzionamento dell’impianto”. Tale obbligo deve infatti già ritenersi imposto al comune in forza dei principi generali di cui all’art. 1, comma 2-bis, l. n. 241 del 1990.

 

La redazione PERK SOLUTION

ANAC: Aggiornato il Bando Tipo n.1 per l’affidamento di servizi e forniture

Anac ha provveduto all’aggiornamento del “Bando tipo n. 1/2023 – Schema di disciplinare – Procedura aperta per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari sopra le soglie europee, da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo”, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal decreto legislativo n. 209 del 31 dicembre 2024.

Con l’occasione l’Autorità è anche intervenuta su parti del bando che non sono state toccate dal Correttivo, per apportare modifiche utili a risolvere problemi interpretativi e applicativi emersi in sede di prima applicazione del Codice e per meglio chiarire le modalità attuative di alcuni nuovi istituti.  Contestualmente è stato anche aggiornato lo schema della domanda di partecipazione.

Data la consistenza degli interventi, l’attività di revisione del bando e della domanda di partecipazione è stata condotta con l’ausilio del gruppo di lavoro già costituito per la redazione della prima versione del bando, di cui fanno parte Consip, Invitalia, i rappresentanti dei soggetti aggregatori, Itaca e la Fondazione IFEL.

 

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Bando Sport Missione Comune 2025: scade oggi il termine di presentazione delle domande

Scade oggi il termine per la presentazione delle domande per la partecipazione al bando ICS Sport Missione Comune 2025. I Comuni, le Unioni di Comuni, i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni potranno presentare le istanze per usufruire attraverso i mutui agevolati dei contributi in conto interessi deliberati dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali ICS a fronte degli stanziamenti dedicati nella legge di bilancio 2025.

Attraverso il prodotto Mutuo Ordinario Sport Enti Locali e Regioni, l’Istituto intende sostenere interventi volti a migliorare la dotazione e la qualità degli impianti sportivi pubblici, promuovendo al tempo stesso inclusione, benessere e sostenibilità energetica. Le agevolazioni sono rese possibili grazie ai contributi in conto interessi deliberati dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali.

I contributi sono destinati alla copertura totale degli interessi su mutui a tasso fisso contratti per:

  • Costruzione, ampliamento, ristrutturazione, efficientamento energetico e messa a norma di impianti sportivi (anche scolastici) e piste ciclabili;
  • Acquisto di immobili da destinare a uso sportivo;
  • Acquisto di attrezzature funzionali alla pratica sportiva;
    Cofinanziamento di bandi PNRR, regionali, “Sport e Periferie” e altri contributi pubblici;
  • Coprire maggiori spese derivanti da variazioni di prezzo, perizie suppletive, prescrizioni normative o riduzione dei contributi pubblici successivamente all’appalto.

L’importo massimo del finanziamento agevolato varia in base alla dimensione dell’ente beneficiario:

  • 2 milioni di euro per Piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti);
  • 4 milioni per Comuni tra 5.001 e 100.000 abitanti, Unioni di Comuni e Comuni associati;
  • 6 milioni per Comuni oltre 100.000 abitanti, Capoluoghi, Città Metropolitane, Province e Regioni.

Portale ICS – Accedi al Bando Sport 2025

 

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In G.U. il decreto Conto Termico 3.0: più incentivi per efficienza e rinnovabili negli edifici

È stato pubblicato in G.U. n. 224 del 26-09-2025, il decreto del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), recante “Incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”.

Il provvedimento aggiorna e potenzia il meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni, finalizzati all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici. Il testo prevede un limite di spesa annua di 900 milioni, di cui 400 destinati alle PA e 500 per i privati.

Tra le principali novità introdotte vi è l’estensione dei beneficiari, con gli enti del Terzo Settore equiparati alle amministrazioni pubbliche. Sono aggiornati inoltre i massimali di spesa, specifici e assoluti, per adeguarli ai nuovi costi di mercato. Il perimetro degli edifici coinvolti per gli interventi di efficienza energetica, finora riservati alla PA, è ampliato anche agli edifici non residenziali privati.

In aggiunta agli interventi già previsti, quali l’isolamento termico, l’installazione di pompe di calore o di collettori solari, sono incentivabili nuove tipologie di intervento quali ad esempio gli impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, purché installati congiuntamente alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore elettriche. Il decreto riconosce una copertura media del 65% delle spese ammissibili che arriva al 100% nel caso di interventi realizzati su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti, scuole pubbliche, ospedali e strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di cura, assistenza o ricovero.

Viene introdotta la possibilità, per soggetti pubblici e privati, di accedere agli incentivi anche attraverso Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o configurazioni di autoconsumo collettivo. Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), responsabile dell’attuazione del meccanismo, provvederà all’aggiornamento del portale informatico per la presentazione delle richieste entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto.

 

La redazione PERK SOLUTION