ARERA approva il TICSER: nuova articolazione tariffaria per il servizio rifiuti urbani

Il 5 agosto 2025 ARERA ha approvato, con la delibera 396/2025/R/rif, il Testo Integrato Corrispettivi Servizio Gestione Rifiuti (TICSER), provvedimento destinato a ridisegnare in profondità l’articolazione tariffaria applicata agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani. La riforma entrerà in vigore a partire dal 2028 e si accompagna al nuovo Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), approvato con la delibera gemella 397/2025, che regolerà il periodo 2026-2029.

Una tariffa “pentanomia”: la novità più rilevante

Il TICSER introduce una struttura tariffaria a cinque componenti, che rappresenta un cambio di paradigma rispetto agli attuali schemi. Le voci principali sono:

  1. ∑ 𝑇(𝐷𝐸𝐶) – è la componente tariffaria legata al servizio di “Decoro urbano”, che presenta caratteristiche riconducibili ai c.d. servizi indivisibili di godimento collettivo che non possono essere forniti e remunerati individualmente;
  2. ∑ 𝑇(𝐴𝐶𝑆 ) – è la componente tariffaria di “Accesso al servizio”, messo potenzialmente a disposizione dell’utenza, in termini di mezzi, infrastrutture e organizzazione, consentendone l’effettivo utilizzo qualora ne manifesti l’esigenza;
  3. ∑ 𝑇(𝑅𝐴𝐶) – è la componente tariffaria di “Raccolta e Trasporto dei rifiuti urbani” per lo svolgimento delle attività di raccolta e trasporto sia delle frazioni differenziate sia del rifiuto urbano residuo;
  4. ∑ 𝑇(𝑅𝐸𝐶) – è la componente tariffaria di “Trattamento e Recupero” relativa alle attività finalizzate al conferimento in impianti di riciclaggio per il recupero di materia, nonché, per il rifiuto residuo e gli scarti non riciclabili, in impianti di incenerimento con recupero energetico o presso impianti produttivi, quali cementifici o centrali termoelettriche, per l’utilizzo all’interno del ciclo produttivo in alternativa a combustibili, tenendo conto anche del contributo dei proventi della vendita di materiale ed energia derivante da rifiuti e dei ricavi derivanti dai corrispettivi riconosciuti dai sistemi collettivi di compliance agli obblighi di responsabilità estesa del produttore, come definiti ai sensi del metodo tariffario pro tempore vigente, incluse altresì eventuali componenti di ricavo diverse da quelle relative al servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani effettuato nell’ambito di affidamento e riconducibili ad altri servizi effettuati avvalendosi di asset e risorse del servizio del ciclo integrato, ai sensi del metodo tariffario pro tempore vigente;
  5. ∑ 𝑇(𝑆𝑀𝐴𝐿) – è la componente tariffaria di “Trattamento e Smaltimento” relativa alle attività volte all’operazione di smaltimento finale in discarica o in impianti di incenerimento senza recupero di energia.

Questa suddivisione ha una duplice funzione: da un lato rendere più trasparente per cittadini e imprese il collegamento tra costi del servizio e tariffe; dall’altro favorire un monitoraggio più puntuale dell’efficienza gestionale da parte di ARERA e degli enti locali.

Finalità della riforma

L’Autorità inquadra il TICSER in una prospettiva strategica di lungo periodo, con obiettivi chiave:

  • Trasparenza: le componenti consentono di mostrare in maniera chiara come vengono impiegate le risorse tariffarie.
  • Equità: migliorare il bilanciamento della ripartizione tra utenze domestiche e non domestiche.
  • Efficienza: riconoscimento dei soli costi efficienti, incentivando i gestori a contenere la spesa.
  • Economia circolare: rafforzare le politiche di riduzione, differenziazione e recupero dei rifiuti.
  • Tariffazione puntuale (pay-as-you-throw): spinta progressiva verso sistemi che commisurano la tariffa all’effettiva produzione di rifiuti.

Impatti per i gestori e per gli enti locali

L’implementazione del TICSER richiederà una significativa fase di adattamento organizzativo. I gestori dovranno:

  • adeguare i sistemi di contabilità gestionale per garantire la corretta imputazione dei costi alle cinque componenti;
  • predisporre strumenti di rendicontazione trasparente da rendere accessibili agli utenti e agli enti regolatori;
  • sviluppare campagne informative per famiglie e imprese in vista del 2028;
  • coordinarsi con gli enti locali, che a loro volta dovranno integrare la nuova struttura tariffaria nei PIAO (Piani Integrati di Attività e Organizzazione) e negli strumenti di pianificazione economico-finanziaria.

Dal punto di vista della compliance, il TICSER avrà anche effetti sul fronte della prevenzione dei rischi corruttivi, imponendo maggiore tracciabilità delle scelte tariffarie e delle modalità di affidamento dei servizi collegati al ciclo dei rifiuti.

Il TICSER rappresenta una svolta regolatoria per il settore dei rifiuti urbani. La suddivisione in cinque componenti tariffarie, unita alla cornice del MTR-3, promette maggiore equità, trasparenza e coerenza con i principi di sostenibilità e circolarità. Per amministrazioni e gestori la sfida sarà duplice: da un lato adeguarsi tecnicamente e organizzativamente, dall’altro comunicare in maniera efficace agli utenti finali il senso e i benefici della riforma. Il 2028 appare vicino e la fase di preparazione sarà decisiva per garantire che il nuovo modello tariffario diventi uno strumento di efficienza e di fiducia nel sistema.

Delibera 05 agosto 2025 396/2025/R/rif

Allegato A

Piano nazionale anticorruzione 2025 in consultazione fino al 30 settembre

Rafforzare la trasparenza e la programmazione di efficaci misure di prevenzione della corruzione. E’ questo l’obiettivo del Piano nazionale anticorruzione (PNA) 2025 predisposto dall’Anac. Il Piano, in consultazione sul sito dell’Autorità fino al 30 settembre 2025, è stato elaborato come uno strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche e agli enti per la migliore attuazione delle strategie di prevenzione della corruzione.

Per la prima volta il PNA include una strategia nazionale anticorruzione e integrità pubblica, con:

  • linee strategiche
  • obiettivi
  • azioni e tempi
  • indicatori e target annuali

Obiettivo: una visione chiara e schematica delle politiche di prevenzione e dei risultati attesi.

Struttura del PNA 2025

Parte generale

  • Interoperabilità con il PIAO (Piano integrato di attività e organizzazione).
  • Indicazioni per superare criticità riscontrate da ANAC in sede di vigilanza e consulenza.

Parte speciale (3 approfondimenti):

  • Contratti pubblici (D.Lgs. 209/2024 – Correttivo): rischi corruttivi e misure di prevenzione legate a PAD, FVOE, conflitti di interesse, appalti delegati, qualificazioni delle stazioni appaltanti, CCT, digitalizzazione (Allegato I.9 d.lgs. 36/2023).
  • Inconferibilità e incompatibilità (d.lgs. 39/2013): con schemi esplicativi per chiarire ratio e ambiti applicativi.
  • Trasparenza e accessibilità: indicazioni per la sezione “Amministrazione Trasparente” nei siti istituzionali, con raccomandazioni per superare le criticità emerse.

 

La redazione PERK SOLUTION