Bonus rifiuti: Le osservazioni di ANCI/IFEL alla delibera ARERA

Con un documento inviato ad ARERA, l’Anci esprime la sua grande preoccupazione per l’istituzione della nuova componente perequativa pari a 6 euro/utenza, destinata alla copertura dell’agevolazione sul prelievo sui rifiuti per gli utenti domestici del servizio di gestione dei rifiuti urbani, che si trovano in condizioni economico sociali disagiate.

L’intervento di ARERA effettuato con la delibera 01 aprile 2025 n. 133/2025/R/rifa non permette, ad oggi, di valutare il complesso dell’applicazione della misura agevolativa oggetto del DPCM n. 24 del 2025, e – in particolare – le modalità e i contenuti dell’agevolazione stessa, rimandati a un successivo provvedimento che dovrà riguardare elementi fondamentali, quali l’erogazione del beneficio in via automatica o su richiesta (in quest’ultimo caso eccezionalmente, in base ad eventuali considerazioni di transitorietà) e la disciplina dei conguagli che si renderanno con ogni probabilità necessari, anche in base alle regole transitorie di avvio del dispositivo.

L’Anci, pur ritenendo condivisibile l’obiettivo del Governo e dell’Autorità di assicurare una riduzione generalizzata della tariffa rifiuti a carico di nuclei familiari in condizioni di disagio economico e sociale, ritiene necessario che l’Autorità decida di rinviare l’applicazione del bonus al 2026 definendo le regole nei prossimi mesi e consentendo l’adeguamento entro la fine di quest’anno degli uffici dei Comuni e dei gestori.

È infatti necessario che il sistema applicativo della nuova misura sia noto in tutti i suoi aspetti e adeguatamente comunicato a tutti gli attori. Su questa base, potranno essere risolti i problemi che impediscono l’ordinata applicazione fin dal 2025: dalle tempistiche dei flussi informativi necessari, agli adeguamenti organizzativi, regolamentari e informatici che i Comuni e i gestori dovranno affrontare, alla puntuale informazione ai cittadini e, in particolare, ai beneficiari dell’agevolazione.

Anci/IFEL, ribadiscono l’assoluta contrarietà all’applicazione delle quote perequative in ragione della TARI fatturata, anziché della TARI effettivamente riscossa. Tale orientamento espresso da ARERA in precedenti occasioni, produce una grave perdita di fiducia nel sistema regolatorio da parte dei Comuni, che risulterebbero gravati da un onere patrimoniale imposto al di fuori di qualsiasi normativa primaria di riferimento.

 

La redazione PERK SOLUTION

Al via la rilevazione dei dati dei beni immobili pubblici per l’anno 2024

Aperto l’applicativo Immobili per il censimento dei beni immobili pubblici, ai sensi dell’art. 2, comma 222, della legge n. 191/2009. Il termine per l’invio della comunicazione, anche in termini di dichiarazione negativa, è fissato al 31 luglio 2025.

Secondo la logica dell’applicativo le Amministrazioni devono verificare quanto presente a sistema alla chiusura del censimento precedente (anno 2023) e procedere all’aggiornamento, rettificando i dati ove opportuno e inserendo eventuali variazioni intervenute, in modo da rappresentare la situazione del patrimonio immobiliare pubblico posseduto o detenuto al 31/12/2024.

Per favorire il processo di “collaborazione” tra Amministrazioni, necessario per il puntuale censimento, la funzionalità di invio della comunicazione sarà disponibile a partire dal 26 maggio 2025. Non è possibile procedere alla trasmissione della comunicazione in presenza di anomalie bloccanti o di comunicazioni non lavorate.

Per non compromettere il buon esito della rilevazione si raccomanda di avviare il prima possibile le attività di aggiornamento, non aspettando i giorni a ridosso della scadenza. Le modalità per la comunicazione sono rimaste sostanzialmente invariate. Le novità sono evidenziate nella documentazione di supporto scaricabile dalla home page dell’applicativo Immobili.

I responsabili e gli utenti già abilitati sono invitati a verificare con sollecitudine il corretto accesso all’applicativo, l’indirizzo e-mail registrato per la propria utenza nel Portale Tesoro nonché le utenze attive per la propria Amministrazione, al fine di provvedere alle opportune modifiche, disattivazioni e nuove abilitazioni. Le Amministrazioni inadempienti saranno segnalate alla Corte dei conti per il seguito di competenza.

Ai sensi dell’art. 9 bis del D.lgs. n. 33/2013, a chiusura della rilevazione, le informazioni contenute nella banca dati saranno pubblicate in formato aperto (open data) sul sito Internet del Dipartimento https://www.de.mef.gov.it.

Per problemi di accesso all’applicativo o di carattere tecnico utilizzare la funzionalità “Richiesta Assistenza” accessibile dalla Home page del Portale Tesoro, selezionando le voci dei menù a tendina: Richiesta di carattere tecnico, Portale, Problemi di accesso e compilando l’apposito modulo.

 

La redazione PERK SOLUTION

“Sport e periferie” Nuovo Bando 2025

È stato pubblicato sul sito del Dipartimento dello Sport l’Avviso “Sport e Periferie 2025” per favorire lo sviluppo e l’adeguamento di infrastrutture sportive e consentire l’inclusione sociale, il benessere e la coesione delle comunità locali.

Le risorse disponibili ammontano a € 110 milioni. L’obiettivo del bando è contribuire a realizzare nuovi impianti sportivi pubblici, necessari e gestibili e, soprattutto, migliorare quelli esistenti di proprietà comunale, abbattendo le barriere architettoniche, mettendoli in sicurezza ed efficientandoli energeticamente.

L’Avviso si rivolge a tutti i Comuni italiani e si articola su due distinte linee di intervento:

Linea A, dedicata a tutti i Comuni con popolazione pari almeno a 5.000 abitanti (ovvero ai Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, ma in grado di raggiugere la soglia dei 5.000 abitanti attraverso un accordo con altri Comuni limitrofi).

È gestita attraverso una procedura a sportello e consente di presentare progetti di rigenerazione ovvero riqualificazione di impianti già esistenti. È previsto un contributo, per ciascun intervento ammesso a finanziamento, fino ad € 1,5 milioni, con la compartecipazione dei Comuni.

Linea B, dedicata ai Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e gestita attraverso la valutazione dei progetti presentati, volti alla realizzazione di Palazzetti dello sport secondo “schemi progettuali” preliminarmente elaborati da Sport e Salute S.p.A., quali luoghi di aggregazione sportiva al chiuso. È previsto un contributo, per ciascun intervento ammesso a finanziamento, fino ad € 3 milioni, con la compartecipazione dei Comuni.

La graduatoria sarà redatta su base regionale allo scopo di consentire alle singole Regioni di poter eventualmente finanziare, a scorrimento, i progetti valutati come idonei.

La presentazione delle domande potrà essere effettuata a partire dalle ore 12.00 del 5 maggio 2025 e fino alle ore 12.00 del 16 giugno 2025, esclusivamente sull’apposita Piattaforma messa a disposizione dal Dipartimento per lo Sport, raggiungibile all’indirizzo: https://avvisibandi.sport.governo.it/

Allegati:
All. A.1 Scheda Progetto
All. A.2 Asseverazione
All. A.3 Format Accordo Linea A
All. B.1 Scheda Progetto
All. B.2 Asseverazione
All. B.3 Format Accordo Linea B
All. B.4 Schema progettuale Palazzetti

Costituisce grave irregolarità contabile la mancata “chiusura” dell’anticipazione di tesoreria alla fine dell’esercizio

Costituisce grave irregolarità contabile la sussistenza di un debito da anticipazione di tesoreria alla chiusura dell’esercizio finanziario posto che, come chiarito dal paragrafo 3.26 del principio contabile allegato 4/2 al d.lgs. n. 118/2011, le anticipazioni di cassa non costituiscono debito dell’ente e devono essere restituite entro il medesimo esercizio finanziario nel quale sono state concesse. È quanto ribadito dalla Corte dei conti, Sez. Sardegna, con deliberazione n. 59/2025/PRSE.

Il ricorso all’istituto in esame è stato da sempre oggetto di particolare attenzione da parte del giudice contabile (v. fra le tante: deliberazioni di questa Sezione n. 37, n. 188, n. 190 tutte del 2024, deliberazione n. 32/2021/PRSP della Sezione regionale controllo della Lombardia, deliberazione n. 207/2022/PRSP della Sezione regionale di Controllo della Sicilia), quale campanello d’allarme di una effettiva difficoltà dell’Ente nel far fronte, con risorse proprie, alle obbligazioni assunte.

La Sezione rammenta il carattere eccezionale legato all’anticipazione di tesoreria, quale forma di finanziamento a breve termine, a cui l’Ente deve ricorrere esclusivamente per far fronte ai soli momentanei problemi di liquidità. Pertanto, il reiterato ricorso ad anticipazioni di tesoreria (anche nelle ipotesi in cui non sia superato il limite previsto dall’art. 222 del TUEL), potrebbe tradursi in un fisiologico nonché ordinario mezzo per il pagamento delle spese di funzionamento, tale da generare squilibri nella gestione finanziaria; in tal modo l’Ente occulterebbe forme di finanziamento a medio o lungo termine, con conseguente elusione dell’art. 119 Cost. (che consente di ricorrere ad indebitamento per finanziare le sole spese di investimento). Al fine di evitare lo scenario descritto è auspicabile che l’Ente riesca a prevedere correttamente le reali possibilità di incasso dei crediti vantati, potenziando le attività di riscossione.

 

La redazione PERK SOLUTION