Asili nido, nuovo decreto per Piano di interventi per 800 milioni

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha firmato il decreto che avvia la procedura per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte degli enti locali, finalizzata alla costruzione di nuovi asili nido e alla riconversione di edifici pubblici non già destinati a questo servizio. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Missione 4 – Istruzione e Ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta un passo concreto per il potenziamento dell’offerta educativa nella fascia 0-2 anni e nel raggiungimento del target finale del PNRR grazie alla possibilità di utilizzare oltre 800 milioni aggiuntivi derivanti dall’incremento di risorse riconosciuto dalla Commissione europea al Ministero dell’Istruzione e del Merito in sede di revisione del Piano per aver raggiunto alcuni obiettivi PNRR sull’edilizia scolastica, nonostante l’incremento dei prezzi.

“Con questo decreto – dichiara il Ministro Valditara – confermiamo il nostro impegno concreto nel garantire pari opportunità educative sin dalla prima infanzia, consapevoli che una educazione fin dalla più tenera età è fondamentale per colmare divari sociali. Nostro obiettivo è altresì quello di eliminare differenze territoriali nella disponibilità di asili nido, affinché ogni bambino possa avere accesso a un’educazione di qualità indipendentemente dal comune o dalla regione di appartenenza. Investire nell’istruzione significa investire nel futuro del Paese. Vogliamo costruire una società dove ogni famiglia possa contare su un sistema educativo che supporti concretamente la crescita dei propri figli”.

Il decreto stabilisce che gli enti locali potranno presentare le proprie manifestazioni di interesse per ottenere finanziamenti destinati alla realizzazione di nuovi posti negli asili nido. È una procedura innovativa, nella quale sono stati individuati direttamente e sulla base dei dati ISTAT i comuni che sono al di sotto della media del 33% di copertura del servizio per asili nido, così da garantire in modo più diretto e immediato oltre che uniforme su tutto il territorio nazionale, l’obiettivo di attivare i servizi per la fascia di età 0-2 anni.

L’accesso ai fondi sarà regolato, infatti, da criteri oggettivi privilegiando i Comuni con una copertura del servizio nella fascia 0-2 anni inferiore al 33% e assicurando almeno la percentuale minima di riserva per i comuni del Mezzogiorno.

Per gli interventi che saranno ammessi al finanziamento i comuni dovranno garantire l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 agosto 2025, nel rispetto degli obiettivi previsti dal PNRR. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito garantirà un costante supporto ai comuni sia in fase di manifestazione di interesse, del tutto semplificata, sia ai fini della gestione delle procedure di appalto dei lavori. Continuano ad applicarsi anche a questo nuovo bando le procedure derogatorie e di semplificazione previste da questo Governo per gli interventi di edilizia scolastica PNRR (fonte MIM).

 

La redazione PERK SOLUTION

Riparto contributo sviluppo servizi sociali per i Comuni siciliani e della regione Sardegna

È stato pubblicato il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 5 febbraio 2025, corredato della Nota metodologica con gli allegati 1 e 2, recante: “Riparto del contributo pari a 68 milioni di euro, per l’anno 2025, finalizzato al finanziamento e allo sviluppo dei servizi sociali comunali svolti in forma singola o associata dai comuni della Regione siciliana e della regione Sardegna”, di cui all’articolo 1, comma 496, lettera a), della legge 30 dicembre 2023, n. 213.

 

La redazione PERK SOLUTION

DL PA 2025 in Gazzetta Ufficiale: Nuove regole per concorsi e assunzioni. La nota Anci

È stato pubblicato in G.U. n. 61 del 14 marzo 2025, il Decreto-Legge n. 25/2025, recante “Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni”. Tra i numerosi interventi, emerge la disposizione che consente a Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali di assumere, come funzionari, diplomati degli ITS Academy. L’obiettivo è quello di attrarre le nuove generazioni al settore pubblico e, allo stesso tempo, dotare le amministrazioni di personale tecnico qualificato. I giovani, assunti a tempo determinato, potranno proseguire il loro percorso professionale dopo aver conseguito la laurea e una valutazione positiva del lavoro svolto. Per sostenere il percorso formativo, attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra le amministrazioni coinvolte e il Dipartimento della funzione pubblica, gli interessati potranno ottenere un contributo economico grazie al progetto “PA 110 e lode”.

È prevista una specifica richiesta dell’ANCI, relativa al differimento del termine a tutto il 2025 per l’applicazione delle misure relative alla stabilizzazione del personale precario contenute nel D.Lgs. n. 75/2017, con riferimento agli assistenti sociali assunti con contratto a termine, finanziato con le risorse stanziate dal comma 200 della Legge di bilancio 2018 (L. n. 205/2017).

Si prevede una radicale riforma della disciplina dell’istituto della mobilità volontaria propedeutica all’indizione di nuove procedure di reclutamento (cd mobilità propedeutica). La formulazione del novellato art. 30, comma 2-bis del D.Lgs. n. 165/2001 , le amministrazioni destinano alle procedure di mobilità una percentuale non inferiore al 15 per cento delle facoltà assunzionali. Le posizioni eventualmente non coperte all’esito delle predette procedure sono destinate ai concorsi. Si ristabilisce così il primato del concorso pubblico quale modalità di reclutamento prevalente, ribaltando la tradizionale visione improntata al risparmio di spesa. Tuttavia il decreto-legge introduce una sanzione per il caso di mancata attivazione delle procedure di mobilità entro l’anno di riferimento, ovvero che «le facoltà assunzionali autorizzate per l’anno successivo sono ridotte del 15 per cento, con conseguente adeguamento della dotazione organica, e i comandi in essere presso l’amministrazione cessano allo scadere del termine di sei mesi dall’avvio delle procedure concorsuali e non possono essere riattivati per diciotto mesi, nemmeno per il personale diverso da quello cessato».

Si prevede il ripristino della durata triennale delle graduatorie concorsuali degli enti locali ai sensi dell’art. 91 del TUEL. Si sopprime la norma che riconosceva la possibilità di reclutamento degli idonei nei soli casi in cui, in numero corrispondente, uno o più vincitori rinunciassero all’assunzione o non superassero il periodo di prova o si dimettessero entro sei mesi dall’assunzione; si ricorda che tale condizione era operante con riferimento esclusivo all’ambito di applicazione del suddetto limite del venti per cento.

Lo scorrimento delle graduatorie vigenti è consentito per tutte le esigenze dell’ente e non esclusivamente in caso di rinuncia all’assunzione, di mancato superamento del periodo di prova o di dimissioni del dipendente intervenute entro sei mesi dall’assunzione. Le amministrazioni, in presenza di profili professionali sovrapponibili a quelli individuati nei propri atti di programmazione, possono reclutare il proprio personale, a tempo determinato o tempo indeterminato, mediante utilizzo di proprie graduatorie vigenti ovvero, previo accordo, mediante
l’utilizzo di graduatorie di altre amministrazione.

Vedi nota Anci

 

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