Nuovo Avviso PNRR per l’aggiornamento dei numeri civici dei Comuni

Su PA digitale 2026 è stato infatti pubblicato un nuovo Avviso dedicato ai Comuni: 56 milioni di euro per l’aggiornamento di ANNCSU, l’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane. Si tratta dell’archivio informatizzato contenente gli stradari ed i numeri civici di tutti i Comuni italiani realizzato dall’Istat e dall’Agenzia delle Entrate.

Risorse che il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri mette a disposizione degli enti tramite la Misura 1.3.1 della Missione 1 Componente 1 del PNRR dedicata alla Piattaforma digitale nazionale dati (PDND).

Lo scopo dell’Avviso è quello di garantire a tutti i Comuni italiani il conferimento dei dati georeferenziati relativi a tutti i numeri civici di propria competenza. I dati presenti ad oggi su ANNCSU infatti non presentano l’informazione della georeferenziazione, caratteristica che per norma può essere inserita nella banca dati solo ed esclusivamente dal Comune stesso.

Grazie all’Avviso i Comuni potranno quindi verificare ed eventualmente integrare l’attuale lista di strade e numeri civici presenti in ANNCSU, nonché, tramite la PDND, inviare ad ANNCSU la lista dei civici georeferenziati. Per farlo potranno candidarsi su PA digitale 2026 fino al 15 settembre 2025, salvo esaurimento delle risorse.

 

La redazione PERK SOLUTION

Contributo minori, Anci sollecita i Comuni per la presentazione delle domande

Anci richiama l’attenzione dei Comuni affinché si proceda con sollecitudine alla presentazione della dichiarazione telematica  (clicca qui per accedere alla piattaforma) necessaria per accedere alle risorse di cui all’articolo 1 comma 764 legge n. 207 del 2024, in tempi rapidi ed entro i prossimi giorni, nella piattaforma dedicata del ministero dell’Interno.

Si ricorda che l’articolo 1, commi 759-765 della legge di bilancio 2025 istituiscono un Fondo, con uno stanziamento di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2027, volto a contribuire alle spese sostenute dai comuni per l’assistenza ai minori per i quali sia stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con provvedimento dell’autorità giudiziaria. Per il riparto del Fondo, effettuato con decreto del Ministero dell’interno, si tiene conto delle particolari esigenze dei comuni di piccola dimensione e delle spese sostenute dai comuni per far fronte all’esecuzione delle sentenze relative alla giustizia minorile.

Possono attingere al Fondo i comuni che hanno un rapporto tra le spese di carattere sociale sostenute per far fronte a sentenze della giustizia minorile e il fabbisogno standard monetario della funzione sociale superiore al 3 per cento (l’entità del rapporto è stata così modificata nel corso dell’esame alla Camera: il valore precedente era del 10 per cento). Per quanto riguarda le fonti da cui ricavare i fabbisogni standard monetari, si fa riferimento al D.P.C.M. 22 febbraio 2024 per i comuni delle Regioni a statuto ordinario, mentre per i comuni delle Regioni Sicilia e Sardegna si fa riferimento alla Nota metodologica – determinazione dei fabbisogni standard dei Comuni della Regione Sicilia e della Regione Sardegna per il settore sociale al netto del servizio di asili nido – approvata in Commissione tecnica per i fabbisogni standard il 16 maggio 2023.

Per il riparto del fondo si terrà conto delle particolari esigenze dei comuni di piccola dimensione e delle spese sostenute dai comuni per far fronte all’esecuzione delle sentenze relative alla giustizia minorile e dell’incidenza di tali spese sul fabbisogno standard monetario per la funzione sociale. Nel caso in cui i fondi disponibili si rivelassero insufficienti a coprire il fabbisogno derivante dalle dichiarazioni presentate, la ripartizione sarà effettuata in modo proporzionale, in base al rapporto tra la spesa finanziabile dell’ente rispetto al totale delle richieste avanzate da tutti i comuni aventi diritto.

 

La redazione PERK SOLUTION