Censimento 2025 Auto PA: il rapporto realizzato dal Dipartimento della funzione pubblica

È disponibile sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica il rapporto sui dati relativi al Censimento 2025 delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni inserite nel Conto Economico consolidato in uso al 31 dicembre 2024. Il Censimento è un obbligo previsto dall’articolo 4 del D.P.C.M. 25 settembre 2014 che recita come segue “Al fine di realizzare un censimento permanente delle autovetture di servizio, le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall’ISTAT ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, le regioni e gli enti locali, comunicano, ogni anno, in via telematica al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base dell’apposito questionario, e pubblicano sui propri siti istituzionali, con le modalità di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, il numero e l’elenco delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, distinte tra quelle di proprietà e quelle oggetto di contratto di locazione o di noleggio, con l’indicazione della cilindrata e dell’anno di immatricolazione”.

Il Censimento 2025, in continuità con il censimento 2024, ha visto l’adozione del nuovo sistema di aggiornamento dei dati con il quale il Dipartimento della funzione pubblica ha inteso rispondere all’esigenza di ottimizzare e digitalizzare il processo di rilevazione e gestione del censimento e di adeguare il sistema ai requisiti di sicurezza informatica, ridurre significativamente il rischio di errori, migliorare l’affidabilità dei dati e l’esperienza d’uso, contribuendo a una maggiore trasparenza e partecipazione. Tra le principali novità, l’integrazione con la banca dati IPA, che consente un aggiornamento puntuale dell’anagrafica delle PA, e l’interoperabilità con la banca dati

Le adesioni sono aumentate, registrandosi la partecipazione di 7.760 amministrazioni rispetto alle 6.891 del Censimento 2024. Il numero complessivo di auto di servizio rilevate, in considerazione del più alto numero di amministrazioni che hanno risposto, è passato da 29.382 nel 2024 a 29.596 nel 2025. La media di veicoli per amministrazione si attesta nel 2025 a circa 3,8 veicoli per PA, rispetto ai 4,2 veicoli per PA del 2024. Questo dato riflette una migliore copertura del censimento anche da parte di enti con un numero contenuto di veicoli, che in passato risultavano sottorappresentati (Comuni).

L’estensione della platea rispondente ha quindi favorito una fotografia più accurata e rappresentativa del parco auto delle amministrazioni pubbliche, rendendo il censimento uno strumento sempre più affidabile per l’analisi e l’ottimizzazione delle risorse pubbliche.

 

Riaperta la procedura per la certificazione contributo indennità amministratori per l’anno 2023

Con comunicato del 21 maggio 2025, la Direzione Centrale della Finanza Locale informa della riapertura dell’applicativo per la certificazione riguardante il contributo a copertura del maggiore onere sostenuto per la corresponsione dell’incremento relativo all’anno 2023 delle indennità di funzione dei sindaci metropolitani, sindaci, vicesindaci, assessori, e presidente dei consigli comunali dei comuni delle regioni a statuto ordinario.

La riapertura è giustificata dal fatto che alcuni comuni hanno rappresentato di aver erroneamente riversato sul Capo XIV – capitolo 3560 “Entrate eventuali e diverse del Ministero dell’interno” – articolo 03 “Recuperi, restituzioni e rimborsi vari” un importo superiore all’ammontare del contributo non utilizzato per l’anno 2023. Tenuto conto delle istanze pervenute, la procedura di certificazione riguardante il contributo di cui in oggetto verrà riaperta fino alle ore 14.00 del 23 maggio 2025. I comuni, pertanto, potranno procedere alla modifica della certificazione riportando gli estremi della quietanza concernente l’importo erroneamente restituito ed indicando l’ammontare del contributo non utilizzato risultante dalla certificazione.

Al termine di tale procedura, la somma erroneamente versata dovrà essere richiesta alla Direzione centrale, producendo apposita istanza con modalità informatizzata, utilizzando esclusivamente la certificazione che sarà presente nell’Area riservata del Sistema certificazioni enti locali (“AREA CERTIFICATI – TBEL, altri certificati), evidenziando la differenza tra l’importo versato (risultante dalla quietanza in allegato) e l’importo del contributo non utilizzato.

Pertanto il rimborso delle somme erroneamente versate verrà eseguito a cura dell’Ufficio Territoriale di Governo competente, mediante assegnazioni di fondi a valere sullo stanziamento del capitolo 2965 “Restituzioni di somme indebitamente versate nelle tesorerie dello Stato”, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’Interno. I versamenti effettuati erroneamente su altri capitoli di entrata dovranno essere sanati dagli enti stessi mediante operazioni di storni di quietanza per il tramite dei propri tesorieri.

Infine i versamenti effettuati tramite tesorerie provinciali dello Stato diverse da quelle territorialmente competenti non necessitano di alcuna correzione.

Gli altri comuni che non hanno depositato la certificazione potranno procedere a tale adempimento sempre entro le ore 14.00 del 23 maggio 2025.

 

La redazione PERK SOLUTION

Decreto Infrastrutture: via libera dal Consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 19 maggio 2025, ha approvato un decreto-legge che dispone Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione dei contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, I’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché I’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.

Per quanto riguarda le infrastrutture e i lavori pubblici, sono previste – tra l’altro – misure urgenti per: garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria; superare le criticità applicative riguardanti il Codice dei contratti pubblici; chiarire la distinzione tra le “procedure di somma urgenza” e le “procedure di protezione civile”; disciplinare lo svolgimento delle verifiche sismiche degli uffici pubblici.

In materia di autotrasporto, motorizzazione civile e circolazione dei veicoli, il provvedimento punta, tra l’altro, a ridurre i tempi di franchigia ai fini del carico e scarico delle merci nel settore e potenziare la sicurezza delle infrastrutture digitali degli uffici della motorizzazione civile.

In merito all’ordinamento portuale e al demanio marittimo, le nuove disposizioni puntano a chiarire le modalità di aggiornamento dei canoni demaniali marittimi, garantire la sicurezza nell’utilizzo delle spiagge mediante l’individuazione del periodo di obbligatorietà del servizio di assistenza e salvataggio in mare, migliorare la funzionalità dell’Autorità per la laguna di Venezia – Nuovo Magistrato alle acque; sostenere e rafforzare le politiche in materia di economia del mare, logistica, trasporto marittimo e fluviomarittimo, mediante il consolidamento dei rapporti fra la società RAM – Logistica Infrastrutture e trasporti S.p.A. e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il decreto-legge comprende anche disposizioni urgenti connesse a procedure di infrazione e vincoli del PNRR in materia di infrastrutture e trasporti, che mirano a compensare gli eventuali disagi e disservizi alla mobilità derivanti dalla realizzazione degli interventi di manutenzione ed ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria; norme in materia di oneri di servizio pubblico per il trasporto aereo; norme volte a garantire la revisione dei prezzi di contratti affidati sulla base del decreto “Sostegni-ter” (art. 29, del decreto-legge n. 4 del 2022); garantire lo svolgimento delle attività propedeutiche all’affidamento del contratto intercity (contratto di media e lunga percorrenza per il servizio di trasporto passeggeri su ferrovia); conseguire il pieno raggiungimento degli obiettivi della riforma 2 della Missione l, Componente 2 del PNRR in materia di disciplina delle concessioni autostradali dettata dalla legge annuale per la concorrenza 2023.

Tra le altre novità si segnala la disposizione che riconosce gli incentivi anche ai dirigenti legati ad attività di progettazione, direzione lavori, collaudi e altri incarichi previsti dall’art. 45 del Codice appalti, superando l’attuale principio dell’“omnicomprensività” previsto dall’art. 24, comma 3, del D.Lgs. 165/2001, che finora impediva l’erogazione di compensi accessori non previsti dal contratto.

Previste, inoltre, anche disposizioni urgenti per la realizzazione delle opere funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e per lo svolgimento di altri eventi sportivi e per garantire la continuità e la regolarità dei servizi svolti dalla Gestione governativa Ferrovia Circumetnea.

 

 

La redazione PERK SOLUTION