Elezioni amministrative e referendum 2025

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 13 marzo 2025, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell’anno 2025.

Le norme introdotte prevedono, tra l’altro:

  • svolgimento delle votazioni in due giorni (domenica e lunedì), anziché in un solo giorno come previsto dalla disciplina vigente, per le elezioni amministrative e per le consultazioni referendarie del 2025;
  • le disposizioni applicabili in caso di svolgimento contestuale delle consultazioni elettorali e referendarie, l’ordine di scrutinio delle schede e le modalità di ripartizione delle relative spese;
  • la possibilità di partecipazione alle consultazioni referendarie dell’anno 2025 per tutti coloro che, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, sono temporaneamente domiciliati in un comune di una provincia diversa da quella di residenza;
  • il potenziamento delle prestazioni dei servizi erogati dal Sistema Informativo Elettorale (SIEL) del Ministero dell’interno;
  • la sottoscrizione con firma elettronica qualificata delle liste di candidati da parte degli elettori impossibilitati ad apporre firma autografa.

In seguito all’esame del decreto-legge, il Ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha svolto una informativa al Consiglio dei Ministri in relazione alle date di svolgimento delle elezioni amministrative e al possibile abbinamento con le consultazioni referendarie. Il Ministro Piantedosi intende indire, con proprio decreto, le elezioni amministrative per domenica 25 e lunedì 26 maggio, con eventuali ballottaggi domenica 8 e lunedì 9 giugno. Pertanto, in considerazione della necessità di conciliare la più ampia possibilità di partecipazione dei cittadini con le esigenze di continuità dell’attività didattica nelle scuole sedi di seggio elettorale, in un prossimo Consiglio dei ministri sarà deliberato di proporre al Capo dello Stato la convocazione dei comizi per i cinque referendum abrogativi in concomitanza del secondo turno delle amministrative, domenica 8 e lunedì 9 giugno.

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicato lo schema di Relazione al rendiconto 2024 dell’organo di revisione

Il Consiglio e la Fondazione Nazionali dei Commercialisti, in collaborazione con Ancrel (Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali), hanno reso disponibile il format della “Relazione dell’organo di revisione sul rendiconto della gestione 2024”.

La relazione è predisposta nel rispetto della parte II “Ordinamento finanziario e contabile” del D. Lgs.18/8/2000 n. 267 (TUEL) e dei principi contabili generali allegati al D.lgs. 118/2011. Per la formulazione dello schema di relazione e per l’esercizio delle sue funzioni, l’organo di revisione può avvalersi delle check-list pubblicate a corredo della relazione e dei Principi di vigilanza e controllo emanati dallo stesso Consiglio Nazionale dei Commercialisti.

Il format è aggiornato tenendo conto delle norme emanate, degli orientamenti di prassi e giurisprudenziali pubblicati fino alla data di divulgazione del documento ed è allineato, nel quadro della proficua collaborazione da tempo avviata con la Corte dei conti, al contenuto della deliberazione n. 8/SEZAUT/2025/INPR del 27 febbraio 2025 pubblicata oggi riguardante le Linee guida e il relativo questionario per la relazione dell’organo di revisione sul rendiconto 2024.

Il documento guida il revisore nello svolgimento dei controlli sulle tematiche del disavanzo, dell’indebitamento, delle verifiche degli equilibri e del rispetto dei vincoli di finanza pubblica grazie anche al supporto di apposite carte di lavoro.

Particolare attenzione è dedicata alla segnalazione di eventuali criticità, anomalie e/o irregolarità che l’Organo di revisione dovesse riscontrare nel corso delle sue attività con avvertenza, in apposita sezione, a valutare accuratamente questi alert sia nella fase di formulazione del proprio giudizio sia, nell’ambito della funzione di collaborazione, nell’ottica di fornire un valido supporto all’organo politico al quale compete la complessa attività d’indirizzo e controllo amministrativo dell’ente.

Il documento è composto da un testo Word con traccia della relazione dell’organo di revisione correlato da tabelle in formato Excel editabili, che possono essere copiate e incollate nel testo Word. Il format proposto costituisce soltanto uno schema per la formazione della relazione da parte dell’organo di revisione, che resta l’unico responsabile dei rapporti con tutti i soggetti destinatari del documento, nonché della documentazione a supporto prodotta nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo anche mediante dettagliate carte di lavoro e check-list.

 

La redazione PERK SOLUTION

Corte dei conti: Linee guida e questionari al bilancio 2025-2027 e al rendiconto 2024

La Sezione delle autonomie della Corte dei conti, nell’adunanza del 27 febbraio 2025, ha approvato – in attuazione dell’art. 1 co. 166 e seguenti della legge 23 dicembre 2005 n.  266 – con deliberazioni n. 7/SEZAUT/2025/INPR e n. 8/SEZAUT/2025/INPR  ha approvato le “Linee guida” e l’annesso “Questionario” per la relazione dell’organo di revisione degli enti locali rispettivamente sul bilancio di previsione 2025-2027 e sul rendiconto 2024.

La tempestiva approvazione del questionario sul bilancio di previsione può consentire di effettuare le verifiche e suggerire azioni correttive per intervenire in sede di assestamento. L’aggiornamento, volto a semplificare gli oneri informativi, si concentra sugli aspetti critici della gestione economico-finanziaria degli enti. Tra le novità, si evidenziano: la verifica del corretto stanziamento del nuovo contributo alla finanza pubblica richiesto agli enti locali dalla legge di bilancio 2025; l’aggiornamento della sezione sulla “Spesa per il personale” per monitorare le assunzioni, i limiti di spesa e le azioni di riduzione e una nuova sezione sulla gestione di cassa, mirata a verificare l’attendibilità del Piano annuale dei flussi di cassa e la coerenza con le previsioni di cassa del bilancio.

Nel questionario al rendiconto 2024, restano cruciali i temi del rispetto dei vincoli di finanza pubblica e della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Particolare attenzione è dedicata alla gestione della cassa, al rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali e al fondo pluriennale vincolato, a cui è riservata una sezione specifica.

Si segnala, tra le novità, che non è stata riproposta la griglia di rilevazione per l’avanzamento finanziario, procedurale e fisico dei progetti PNRR e PNC gestiti dagli enti territoriali e che è stata introdotta una sezione per la “Spesa per il personale” al fine di verificare il rispetto delle facoltà assunzionali, il superamento delle soglie di spesa, le azioni di riduzione e la congruità degli stanziamenti rispetto ai piani di rientro.

La Corte comunicherà, successivamente, la data dalla quale sarà resa disponibile agli utenti la versione on-line.

 

La redazione PERK SOLUTION

Incentivi funzioni tecniche anche per i collaboratori della direzione dei lavori

Con parere n. 3233 del 27 febbraio 2025, il Supporto giuridico del MIT ha fornito chiarimenti in merito alle attività tecniche incentivabili di cui all’art.45 del D.lgs 36/23. In particolare, è stato chiesto se fossero da escludere dall’incentivazione, di cui all’art.45 del D.lgs 36/23, le attività di “collaboratore amministrativo” della direzione dei lavori in quanto non presenti nell’elenco dell’allegato I.10.

Per il Supporto giuridico del MIT i collaboratori alla direzione dei lavori non sono esclusi dall’incentivazione. A sostegno di tale tesi il fatto che, se è vero che nell’elenco dell’allegato I.10 del D.L.gs. n. 36/2023 non risulta l’attività di collaboratore riferita espressamente alla direzione dei lavori, è pur vero che l’art. 45, comma 3, così recita: “L’80 per cento delle risorse di cui al comma 2, è ripartito, per ogni opera, lavoro, servizio e fornitura, tra il RUP e i soggetti che svolgono le funzioni tecniche indicate al comma 2, nonché tra i loro collaboratori. “. Tra tali funzioni tecniche indicate nell’Allegato I.10 vi è anche quella della direzione dei lavori. Pertanto si ritiene che anche i collaboratori amministrativi della direzione lavori possano essere incentivati.

 

La redazione PERK SOLUTION

Utilizzo accantonamento sulla dotazione del Fondo di solidarietà comunale 2024

È stato diffuso dal Direzione Centrale della Finanza Locale il decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, del 4 febbraio 2025, corredato dell’allegato A, recante: “Utilizzo dell’accantonamento sulla dotazione del Fondo di solidarietà comunale 2024, a seguito di verifiche dei valori utilizzati nel riparto”, previsto dall’articolo 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 aprile 2024.

A favore dei comuni, individuati nell’allegato A, per i quali, in sede di verifica tecnica, è stata riscontrata l’esigenza di rettificare i valori utilizzati per il riparto del Fondo di solidarietà comunale per l’anno 2024, si è provveduto all’attribuzione, a titolo di conguaglio, di ulteriori risorse finanziarie, per un importo complessivo pari ad euro
740.072,11.

Le ulteriori risorse finanziarie, derivanti da rettifiche dei valori utilizzati ai fini del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 aprile 2024, mediante l’utilizzazione dell’accantonamento di cui articolo 6 del medesimo decreto, verranno assegnate con successivi analoghi provvedimenti.

 

La redazione PERK SOLUTION

Corte dei conti: necessario un sistema di controlli sui fondi del PNRR anche se di importi esigui

La Corte dei conti, Sez. Veneto, con deliberazione n. 35/2025/PRSE, nell’esaminare la documentazione relativa al bilancio di previsione 2022/2024 e al rendiconto dell’esercizio 2022, ha rilevato la mancanza di un sistema di controlli sui fondi del PNRR. In particolare, emergeva che l’Organo di revisione non aveva rilevato l’implementazione da parte dell’Ente di un sistema interno di audit, eventualmente anche attraverso un adeguamento del sistema dei controlli interni e non aveva verificato se il sistema dei controlli interni dell’Ente risultasse adeguato ad individuare criticità, anche per frodi, nella gestione dei fondi collegati all’attuazione degli interventi a valere sul PNRR e, pertanto, veniva esperita apposita attività istruttoria in merito.

Ai rilievi suesposti l’Ente ha risposto che: “Con riferimento alle osservazioni mosse a riguardo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si rileva l’esiguità dei progetti comunali finanziati con il PNRR, elemento questo che ha indotto l’Organo di revisione a non ritenere necessario alcun rilievo attinente l’implementazione da parte dell’Ente di un seppur elementare sistema interno di audit. La scarsità di risorse, sia economiche che umane, messe a disposizione del Comune, di fatto azzera la percentuale di rischio connesso alla gestione dei fondi, ed ha altresì indotto il Responsabile dell’Anticorruzione a non indugiare su una verifica che avrebbe dato risultati scontati, per lo più rallentando l’attività amministrativa ordinaria e finendo per sacrificare l’erogazione dei servizi minimi offerti”.

La Sezione osserva che i chiarimenti forniti dall’Ente confermano la criticità. Nonostante l’esiguità dei progetti, dichiarata dal Comune di Arzergrande, la totale assenza di forme di controllo non pare trovare giustificazione.

A tal proposito, la Sezione ha raccomandato un costante monitoraggio dei progetti finanziati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con il Piano Nazionale Complementare e l’espletamento senza indugio di tutti i necessari controlli previsti dall’art. 8, co. 2, del d.m. 11 ottobre 2021 del Ministero dell’economia e delle finanze, in base al quale: “Le amministrazioni responsabili dei singoli interventi del PNRR provvedono a rimuovere/correggere eventuali irregolarità e/o non conformità rilevate nella fase di realizzazione dell’intervento, ovvero in esito ad audit, suscettibili di compromettere il raggiungimento degli obiettivi target e milestone intermedi e/o finali ed il rimborso delle spese da parte della Commissione europea”.

 

La redazione PERK SOLUTION

Il nuovo Quaderno Anci sul correttivo appalti e prime linee guida operative

Anci ha pubblicato il nuovo Quaderno n.55 “Decreto legislativo n.209/2024 (correttivo appalti) prime linee guida operative e schema di regolamento per affidamenti sotto soglia aggiornato sulle principali novità di interesse per Comuni e Città metropolitane.
A più di un anno dall’entrata in vigore del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, il Governo ha adottato un decreto correttivo che, pur mantenendo l’impianto originario e generale del nuovo Codice, introduce modifiche ed integrazioni importanti per la disciplina di un settore cruciale per lo sviluppo del Paese.

Il provvedimento si compone di 87 articoli: i primi 62 articoli recano disposizioni di modifica e integrazione degli articoli del Codice, mentre gli articoli da 63 a 87 modificano gli allegati al Codice o ne inseriscono di nuovi. Il manuale Anci contiene anche uno schema di regolamento per affidamenti sotto soglia aggiornato al correttivo.

 

La redazione PERK SOLUTION

Contributo alla finanza pubblica: La RGS pubblica il decreto sui criteri e modalità di riparto

In attesa della registrazione da parte della Corte dei Conti e della successiva pubblicazione in G.U., la RGS ha pubblicato il testo del decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno del 4 marzo 2025, previsto dall’articolo 1, comma 788, della legge 30 dicembre 2024, n. 207 (legge di bilancio 2025), concernente i criteri e le modalità di determinazione del contributo alla finanza pubblica, aggiuntivo rispetto a quello previsto a legislazione vigente.

In particolare, l’articolo 1 del richiamato decreto interministeriale, come disposto dal citato articolo 1, comma 788, della legge n. 207 del 2024, prevede che i comuni, le province e le città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della regione Sardegna assicurano un contributo alla finanza pubblica, aggiuntivo rispetto a quello previsto a legislazione vigente, pari a 140 milioni di euro per l’anno 2025, 290 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 490 milioni di euro per l’anno 2029, di cui 130 milioni di euro per l’anno 2025, 260 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 440 milioni di euro per l’anno 2029 a carico dei comuni e 10 milioni di euro per l’anno 2025, 30 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028 e 50 milioni di euro per l’anno 2029 a carico delle province e città metropolitane.

Sono esclusi dal predetto contributo:

  • gli enti in dissesto ai sensi dell’articolo 244 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
  • gli enti in procedura di riequilibrio finanziario, ai sensi dell’articolo 243-bis del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, alla data del 1° gennaio 2025;
  • gli enti con il periodo di risanamento terminato, come definito dall’articolo 265, primo comma del decreto legislativo n. 267 del 2000, ma con l’Organismo straordinario di liquidazione ancora insediato;
  • gli enti che hanno sottoscritto gli accordi di cui all’articolo 1, comma 572, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, e di cui all’articolo 43, comma 2, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91.

I criteri e le modalità adottati per la determinazione degli importi del citato contributo a carico di ciascun ente per gli anni dal 2025 al 2029 sono individuati nell’Allegato A “Nota metodologica comuni” e nell’Allegato B “Nota metodologica province e città metropolitane”, parti integranti del decreto interministeriale del 4 marzo 2025.

Gli importi del contributo a carico di ciascun ente per gli anni dal 2025 al 2029 sono definiti nella Tabella di cui all’Allegato C per i comuni, e nella Tabella di cui all’Allegato D per le province e città metropolitane, parti integranti del predetto decreto.

Si ricorda che, come previsto dall’articolo 1, comma 785, della predetta legge n. 207 del 2024, a partire dal 2025, per i comuni, le province e le città metropolitane, nonché per le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, l’equilibrio di cui all’articolo 1, comma 821, della legge 30 dicembre 2018, n.145, è rispettato in presenza di un saldo non negativo tra le entrate e le spese di competenza finanziaria del bilancio, comprensivo dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del recupero del disavanzo di amministrazione e degli utilizzi del fondo pluriennale vincolato, al netto delle entrate vincolate e accantonate non utilizzate nel corso dell’esercizio.

Il decreto interministeriale del 4 marzo 2025 indica, altresì, all’articolo 2, puntuali disposizioni contabiliper gli enti di cui sopra, connessi al contributo aggiuntivo di cui al comma 788 dell’articolo 1 della legge di bilancio 2025, prevedendo, per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029, l’iscrizione nella missione 20, Fondi e accantonamenti, della parte corrente di ciascuno degli esercizi del bilancio di previsione, alla voce U.1.10.01.07.001 “Fondo obiettivi di finanza pubblica”, un importo pari al predetto contributo annuale alla finanza pubblica indicato nelle Tabelle di cui agli Allegati C e D del decreto.

Fermo restando il rispetto dell’equilibrio di bilancio di parte corrente di cui all’articolo 162, comma 6, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la costituzione del fondo è finanziata attraverso le risorse di parte corrente.

Con riferimento al bilancio di previsione 2025-2027, il fondo è iscritto entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del 4 marzo 2025 con apposita variazione di bilancio approvata con atto del Consiglio.

Infine, richiamando quanto disposto dall’articolo 1, commi 792 e 793 della legge n. 207 del 2024, il predetto decreto interministeriale del 2025 prevede altresì, all’articolo 3, la verifica del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, nonché le sanzioni da applicare nel caso di mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica in ciascun esercizio e nel caso di mancata trasmissione entro il 31 maggio alla Banca dati delle amministrazioni pubbliche dei dati di consuntivo o preconsuntivo relativi all’esercizio precedente.

Allegati:

Allegato A – Nota metodologica comuni
Allegato B – Nota metodologica province e città metropolitane
Allegato C – Tabelle comuni
Allegato C – Tabelle comuni in formato elaborabile
Allegato D – Tabelle province e città metropolitane
Allegato D – Tabelle province e città metropolitane in formato elaborabile

 

La redazione PERK SOLUTION

Online le Schede di monitoraggio e rendicontazione degli obiettivi di servizio

Sul portale Opencivitas sono state pubblicate le Schede per il monitoraggio degli obiettivi di servizio e la rendicontazione delle risorse aggiuntive relative al 2024 destinate allo sviluppo dei servizi sociali, degli asili nido e del trasporto degli studenti con disabilità per i comuni delle regioni a statuto ordinario (RSO), della Regione Siciliana e della Regione Sardegna, nonché le schede per il monitoraggio e rendicontazione del servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.

Obiettivi di servizio e rendicontazione spesa per servizi sociali comunali
Le schede di monitoraggio e di rendicontazione degli obiettivi di servizio sono un modulo strutturato editabile che si compone di quattro sezioni:

  1. Quadro di autodiagnosi del numero di utenti serviti;
  2. Quadro di autodiagnosi della spesa per il sociale;
  3. Quadro della rendicontazione degli obiettivi di servizio;
  4. Quadro della relazione in formato strutturato.

La compilazione dei Quadri 1 e 4 è obbligatoria per tutti gli enti, il Quadro 2 può essere facoltativamente compilato dagli enti locali che presentano una spesa storica 2021 superiore a quella 2017 (precalcolata), il Quadro 3 deve essere compilato soltanto dagli enti che non raggiungono gli Obiettivi di Servizio in termini di spesa per la funzione Servizi sociali, ad eccezione degli enti che – pur non raggiungendo la spesa da fabbisogni standard – risultano assegnatari di risorse aggiuntive per il potenziamento dei Servizi sociali (rigo R08) inferiori a 1.000 euro. Inoltre, è previsto l’obbligo di rendicontazione dell’utilizzo delle risorse aggiuntive da parte dei Comuni soltanto per la parte di scostamento dall’importo necessario al raggiungimento dell’Obiettivo di Servizio per lo sviluppo dei Servizi sociali; qualora le risorse aggiuntive effettive per i Servizi sociali assegnate superino la differenza tra fabbisogno standard sociale di riferimento e spesa sociale riclassificata, la somma da rendicontare (rigo R09) è pari al minimo tra tale differenza e le risorse aggiuntive effettive indicate nel rigo R08.

Obiettivi di servizio e rendicontazione spesa Asili nido
La Scheda di monitoraggio è un modulo strutturato editabile che contiene tre tipologie di informazioni:

  • variabili precalcolate relative al 2018, come da Nota metodologica, desunte dalla banca dati dei fabbisogni standard integrata con le informazioni pubblicate dall’ISTAT e messe a disposizione del singolo ente;
  • variabili editabili relative agli anni 2018 e 2024, da compilare da parte del singolo ente;
  • variabili calcolate a partire dalle informazioni compilate dall’ente.

Le Schede si compongono inoltre di quattro sezioni:

  1. Quadro di autodiagnosi del numero di utenti serviti – compilabile da tutti gli enti
  2. Quadro degli obiettivi di servizio 202-2027 precompilato per i comuni sotto-obiettivo che sono destinatari delle risorse
  3. Quadro di rendicontazione degli obiettivi di servizio 2024 – precompilato per i comuni sotto-obiettivo che sono destinatari delle risorse
  4. Quadro della relazione in formato strutturato con possibilità di inserimento di una parte in formato libero – compilabile da tutti gli enti.

Obiettivi di servizio e rendicontazione spesa per trasporto studenti con disabilità
Le risorse assegnate per il potenziamento del servizio di trasporto scolastico disabili sono vincolate all’attivazione del servizio per gli utenti aggiuntivi assegnati ogni anno e soggette alla rendicontazione da parte dei comuni. La Scheda di monitoraggio è un modulo strutturato editabile da compilare a cura degli enti, che contiene tre tipologie di informazioni:
– variabili precalcolate messe a disposizione del singolo ente relativamente al numero di studenti con disabilità trasportati nel 2018, come da Nota metodologica, e alla popolazione residente 2024 in età scolastica oltre all’Obiettivo di Servizio e alle risorse aggiuntive assegnate sempre ricavate dalla Nota metodologica;
– variabili editabili relative all’anno 2024, da compilare da parte del singolo ente;
– variabili calcolate a partire dalle informazioni compilate dall’ente.

La Scheda di monitoraggio si compone di quattro sezioni:
– Quadro 1 – Autodiagnosi del numero di utenti serviti;
– Quadro 2 – Obiettivi di Servizio 2024-2025;
– Quadro 3 – Rendicontazione degli Obiettivi di Servizio 2024;
– Quadro 4 – Relazione in formato strutturato.
La compilazione dei Quadri 1 e 4 è obbligatoria per tutti gli enti.
Il Quadro 2 è interamente precompilato con gli Obiettivi di Servizio 2024-2025 per i soli enti che, sulla base dei dati disponibili, risultano al di sotto del livello Obiettivo di Servizio in termini di utenti del servizio di trasporto studenti con disabilità e sono quindi destinatari delle risorse aggiuntive per il 2024. Gli stessi enti dovranno verificare il Quadro 3 che visualizza le informazioni sulla rendicontazione degli Obiettivi di Servizio.

Compilazione relazione su assistenza all’autonomia e alla comunicazione personale degli alunni con disabilità
La relazione di monitoraggio e di rendicontazione si compone di un unico modulo “Quadro 1 – Quadro di Autodiagnosi”, strutturato e editabile da compilare a cura degli enti, che contiene tre tipologie di informazioni:

  • variabili precompilate messe a disposizione del singolo ente relativamente al contributo di 103,68 milioni di euro, per l’anno 2024, previste dall’art. 1, comma 213, lettera a), della legge 30 dicembre 2023, n. 213;
  • variabili editabili relative all’anno 2024, da compilare da parte del singolo ente;
  • variabili calcolate automaticamente a partire dalle informazioni compilate dall’ente.

Oltre ai dati contabili, l’ente dovrà fornire per il monitoraggio del servizio anche alcuni dati strutturali sulla fornitura del servizio, come di seguito elencati:

  • Studenti con disabilità per i quali le scuole hanno richiesto assistenza (numero);
  • Totale complessivo annuo da gennaio a dicembre delle ore di assistenza richieste dalle scuole (numero);
  • Studenti con disabilità assistiti (numero);
  • Totale complessivo annuo da gennaio a dicembre delle ore di assistenza fornite (numero).

Il termine per la compilazione e invio a Sogei delle schede di monitoraggio è fissato al 31 maggio 2025.

PERK SOLUTION supporta gli Enti nella compilazione delle schede di monitoraggio e di rendicontazione degli obiettivi di servizio. Per un preventivo personalizzato scrivere a info@perksolution.it.

 

La redazione PERK SOLUTION

Corte dei conti: divieto di assunzione di personale per le Regioni durante l’esercizio provvisorio

È escluso che l’approvazione della legge regionale per l’esercizio provvisorio possa essere considerata un differimento legittimo dei termini di approvazione del bilancio. È quanto ha evidenziato la Corte dei conti, Sez. Sardegna, con deliberazione n. 31/2025, rispondendo ad una richiesta di parere della Regione, che ha chiesto se, ai fini della sussistenza dei presupposti per l’applicazione del vincolo di cui all’art. 9, comma 1 quinques e ss. del d.l. n. 113/2016, l’approvazione della legge di autorizzazione dell’esercizio provvisorio, in linea con la previsione dell’art. 43, comma 2, del D.Lgs. n. 118/2011, debba considerarsi quale differimento, normativamente consentito, del termine di approvazione del bilancio regionale, per cui non possa dirsi operante il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale.

L’esercizio provvisorio del bilancio, concesso per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 43 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n.118, comporta l’applicazione alle Regioni che vi abbiano ricorso della sanzione interdittiva di cui 9, comma 1 quinquies, del decreto-legge 24 giugno 2016, n.113, il quale prevede il divieto di procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, ad eccezione delle assunzioni a tempo indeterminato previste dall’articolo 19, comma 1, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162. Tale regola non è derogata dall’articolo 151 comma 1 della legge 18 agosto 2000, n.267, il quale, in quanto norma eccezionale perché derogatoria del principio della programmazione del bilancio, ai sensi degli articoli 1 comma 1 e 2 comma 1 della legge 18 agosto 2000, n.267, non è applicabile – in via di analogia legis o iuris – alle regioni, ma solo ai comuni, alle province, alle città metropolitane, alle comunità montane, alle comunità isolane e alle unioni di comuni.

In buona sostanza, la Regione non può derogare al divieto di assunzione di personale fino all’approvazione definitiva del bilancio.

 

La redazione PERK SOLUTION