Bando pubblico per la selezione di Piani di Sviluppo in aree dismesse o in disuso

È on line il bando pubblico della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione ed il finanziamento di Piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso presentati dalle Amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs n. 165/2001. L’importo delle risorse disponibili è pari a euro 210.764.238,00; importo che potrà essere ulteriormente incrementato con ulteriori risorse che si renderanno eventualmente disponibili dopo l’emissione del bando.

Il bando attua l’art.1, commi 146 e ss, della Legge 178/2020 e mira a promuovere la rigenerazione urbana e la riqualificazione di beni pubblici in disuso, incentivando investimenti privati e generando benefici economici, sociali e ambientali per i territori coinvolti. Le amministrazioni pubbliche destinatarie del Bando sono quelle di cui all’articolo 1, comma 2, del Dlgs 165 del 30 marzo 2001, cioè tutte le amministrazioni dello Stato, comprese scuole, aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, Regioni, Province, Comuni, Comunità montane, istituzioni universitarie, Istituti autonomi case popolari, Camere di commercio. Sono esclusi soltanto gli enti pubblici economici e le società a partecipazione pubblica.

L’importo massimo del finanziamento concedibile per ciascun piano di sviluppo è pari a 10 milioni di euro. Il piano di sviluppo deve avere un valore complessivo, come risultante dai quadri economici degli interventi che lo costituiscono, non inferiore a 1,5 milioni di euro. Inoltre, ciascun piano, ai fini dell’ammissibilità della domanda, deve prevedere il rispetto del “principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH)”, ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.

Entro il termine perentorio di 30 giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente Bando sul sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri (30 gennaio 2025), ciascuna Amministrazione che intenda presentare la domanda di finanziamento di un  Piano deve obbligatoriamente comunicare un indirizzo istituzionale di posta elettronica certificata (PEC). Sulla base delle informazioni inserite nella procedura telematica, a ciascun piano di sviluppo è attribuito un punteggio massimo di 100; saranno favoriti i Comuni, il cofinanziamento a carico di altre risorse pubbliche, anche comunitarie, il partenariato pubblico-privato, gli interventi che presentano una progettazione di livello esecutivo.

 

La redazione PERK SOLUTION

Corte dei conti: Relazione sui controlli interni 2021-2023

La Corte dei conti, Sezione delle Autonomie, con Delibera n. 1/SEZAUT/2025/FRG, ha pubblicato un aggiornamento sul sistema dei controlli interni adottati dagli enti locali italiani tra il 2021 e il 2023, che ha interessato più di 800 comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, evidenziando nel triennio una generale diffusione dei controlli interni e un aumento complessivo della loro efficacia.

Rispetto al precedente referto (delibera n. 23/SEZAUT/2019/FRG), sono state analizzate tre annualità, le più recenti, in modo da valutare l’evoluzione dei controlli in un arco di medio termine; inoltre, la nuova piattaforma LimeSurvey ha consentito di migliorare la qualità dei dati inseriti dagli enti, impedendo la compilazione parziale dei questionari. L’analisi si è focalizzata in particolar modo sulle verifiche dei risultati richiesti alle pubbliche amministrazioni, e dunque sui controlli di gestione strategica e sulla qualità dei servizi, che si propongono l’obiettivo di valutare la corrispondenza dei risultati ai programmi e di raccogliere il feedback dei fruitori dei servizi, ossia dei cittadini amministrati.

I parametri maggiormente utilizzati dai servizi di controllo interno nella misurazione delle performance sono quelli dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi e dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni. Parametri ulteriori, come il grado di assorbimento delle risorse rispetto ai risultati, il rispetto degli standard di qualità prefissati e l’impatto socioeconomico dei programmi, non sono invece – rilevano i giudici contabili – sufficientemente considerati. Sul versante del controllo strategico, alcuni sistemi presentano lacune nella disciplina regolamentare, applicano metodi obsoleti e non sono ben integrati con la contabilità armonizzata e per centri di costo, con una limitazione della capacità effettiva di incidere sui meccanismi decisionali.

Sul monitoraggio degli organismi partecipati, emerge la carenza di risorse, la mancanza di strumenti adeguati e la scarsa collaborazione degli enti partecipati. Quanto ai controlli sulla qualità dei servizi, che rilevano il grado di soddisfazione dell’utenza, pur a fronte di un aumento rispetto al passato (l’84% degli enti risulta, infatti, averli adottati nel 2023), il tasso di adozione delle Carte dei Servizi rimane inferiore al 60%. Le indagini, inoltre, sull’effettiva qualità dei servizi (tempestività e completezza della risposta al cittadino e limitazione delle conseguenze dei disservizi), anche se effettuate in oltre il 70% degli enti, interessano solo una parte dei servizi offerti e non la loro totalità, con un livello ancora esiguo (il 30% circa del totale) dei controlli svolti sulla qualità dei servizi resi attraverso le società partecipate.

Dalla ricognizione eseguita sull’impostazione dei controlli interni adottati in ambito europeo e internazionale, emerge in particolare – conclude la Corte – un forte collegamento agli obiettivi di prevenzione dei fenomeni di maladministration e dei rischi di corruzione nei settori più vulnerabili.

 

La redazione PERK SOLUTION

Codice della strada: MIT, al via l’attività dell’Osservatorio nazionale sulle sanzioni

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato ufficialmente l’operatività dell’Osservatorio nazionale sulle sanzioni per le violazioni del codice della strada, istituito con il decreto firmato dal vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Questo organismo, composto da tre membri nominati per un mandato quadriennale, ha il compito di monitorare e analizzare l’applicazione degli articoli 142 e 208 del codice della strada.

Secondo quanto stabilito nel decreto, l’Osservatorio è incaricato di elaborare una relazione annuale basata sui dati forniti dal Ministero dell’Interno e dall’Istituto nazionale di statistica (Istat). Questi dati riguardano principalmente gli incidenti stradali e la gestione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, nonché l’utilizzo dei dispositivi elettronici per il controllo della velocità.

Tra le sue funzioni, l’Osservatorio ha il compito di verificare le segnalazioni provenienti dalle associazioni dei consumatori del settore e di richiedere informazioni alle pertinenti pubbliche amministrazioni. Simone Baldelli è stato nominato presidente dell’Osservatorio, affiancato da Fabio Massimo Boniardi e da Dalila Jolanda Ansalone come membri.

Gli emendamenti Anci al Decreto “Milleproroghe” presentati al Senato

Pubblichiamo gli emendamenti Anci al ddl di conversione del decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 202 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini normativi”, cosiddetto “Milleproroghe”. Tra gli emendamenti prioritari formulati da Anci quelli riguardanti la rigenerazione urbana, il turn over, l’adeguamento antincendio di edifici scolastici e asili nido e la proroga per gli investimenti in opere pubbliche.

Rigenerazione urbana: si chiede il posticipo dei termini dal 15 maggio 2025 al 15 ottobre 2025 per l’adozione del decreto di revoca e si chiede altresì che non siano revocati i contributi per i quali alla data del 31 agosto 2025 (in luogo del 31 marzo 2025 come previsto dalla norma) risulti stipulato il contratto.

Turn over dinamico: la modifica è diretta a prorogare la misura di particolare interesse per le Unioni di comuni, affinché le amministrazioni interessate possano dare corso tempestivamente al turnover e quindi garantire la continuità dell’azione amministrativa.

Termini Medie Opere: la proposta emendativa ha la finalità di evitare che ritardi brevi nell’aggiudicazione dei lavori relativi alle cosiddette “opere medie” comportino la revoca di finanziamenti per interventi in corso o già conclusi, ovvero oggetto di obbligazioni giuridiche in avanzato stato di definizione.

Proroga contributi per investimenti opere pubbliche: la proposta ha la finalità di mettere definitivamente al riparo dai rischi di revoca le opere affidate con ritardi brevi rispetto ai termini via via stabiliti dai decreti di assegnazione e variabili in ragione del valore dell’intervento.

Flessibilità nell’utilizzo di avanzi per acquisizione di risorse vincolate per investimenti e per servizi di rilevanza sociale e scuola: la norma proposta è volta a consentire agli enti territoriali di disporre degli eventuali avanzi vincolati formatisi per assegnazioni a valere su fondi nazionali ed europei relativi a servizi sociali, scolastici e di protezione civile, in deroga agli ordinari vincoli che ne limitano l’utilizzo nel caso di enti in disavanzo complessivo.

Abolizione vincoli di destinazione su entrate degli enti locali: la norma proposta è volta ad abolire, per il periodo 2025-2029, i vincoli di destinazione delle entrate da sanzioni codice della strada (art. 208) e da permessi di costruire e relative sanzioni, al fine di assicurare una maggior flessibilità nell’utilizzo delle risorse degli enti locali.

Proroga sospensione iscrizione FAL per gli enti locali in dissesto: la proposta emendativa consente di prorogare ulteriormente il termine di applicazione obbligatoria dell’iscrizione del Fondo anticipazione di liquidità anche nel corso dell’esercizio del bilancio stabilmente riequilibrato, a seguito di dissesto. Pur nella convinzione che sia necessaria una soluzione di natura strutturale, si ritiene necessario assicurare un più lungo arco temporale nel quale la questione dell’aggravio dovuto asl disavanzo da FAL degli enti in dissesto possa trovare soluzione, anche nell’ambito della riforma del TUEL, in corso di istruttoria.

 

 

La redazione PERK SOLUTION

Pubblicata la relazione annuale del RPCT dell’ANAC anno 2024

È stata pubblicata nella sezione Amministrazione Trasparente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione la ‘Relazione annuale del responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) per l’anno 2024.
La Relazione annuale dell’RPCT è redatta ai sensi dell’art. 1, comma 14 l. n. 190/2012 secondo le modalità previste dal Comunicato del Presidente del 30 novembre 2022.

 

La redazione PERK SOLUTION

Bilanci di previsione 2025-2027: Aggiornata la relazione dell’organo di revisione

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l’Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), rendono disponibile lo schema di “Parere dell’organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2025-2027 aggiornato con la legge di bilancio 2025“.

Il documento rappresenta un aggiornamento della versione pubblicata lo scorso novembre e contiene le novità della Legge di Bilancio 2025, del Decreto MEF del 6 dicembre 2024 relativo alle nuove regole di attivazione dei trasferimenti PNRR, del Piano annuale dei flussi di cassa previsto dalla L.155/2024 oltre alle altre disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione.

Si segnala, inoltre, la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 2 del 3.1.2025 del Decreto del Ministero dell’Interno del 24.12.2024 che differisce dal 31 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025 il termine entro il quale gli enti locali devono approvare il bilancio di previsione 2025-2027.

Lo schema di parere è predisposto nel rispetto della parte II del TUEL (“Ordinamento finanziario e contabile”) nonché del D.lgs. n. 118/2011 e principi contabili allegati. Peraltro, per la formulazione del parere e l’esercizio delle sue funzioni, l’organo di revisione può avvalersi dei Principi di vigilanza e controllo dell’organo di revisione degli enti locali emanati dal CNDCEC oltre alle check list allegate al parere.

Il documento è composto da un testo Word con una traccia del parere dell’organo di revisione corredata da commenti in corsivetto di colore azzurro oltre che da tabelle e check list. Si raccomanda, prima della predisposizione della documentazione, di leggere attentamente le istruzioni contenute nella guida pubblicata sul sito per l’utilizzo dei documenti in formato Word ed Excel.

Si ricorda che il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto pratico all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri e dell’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese con focus specifico dedicato ai controlli sul PNRR.

 

La redazione PERK SOLUTION

PA, Formazione: nuova Direttiva del ministro per la PA

Il Ministro per la pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo, ha adottato la nuova direttiva in materia di formazione e valorizzazione del capitale umano. Il documento si inserisce nel solco dei precedenti atti di indirizzo sul rafforzamento delle competenze (23 marzo 2023) e sulla misurazione e valutazione della performance (28 novembre 2023). “Con questo nuovo atto di indirizzo vengono ribaditi i principi cardine della formazione, che costituisce una leva strategica per la crescita delle nostre persone e per le amministrazioni pubbliche”. Lo afferma il Ministro per la pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo.

Con la nuova direttiva sono indicati gli obiettivi, gli ambiti di formazione trasversali e gli strumenti a supporto della formazione del personale pubblico, a partire dall’offerta formativa messa a disposizione dal Dipartimento della funzione pubblica, dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (SNA) e dal Formez PA.

Sottolinea il Ministro per la pubblica amministrazione: “La formazione, come specificato nell’atto di indirizzo, è uno specifico obiettivo di performanceconcreto e misurabile, che ciascun dirigente deve assicurare attraverso la partecipazione attiva dei dipendenti e a partire dal 2025 con una quota non inferiore alle 40 ore di formazione pro-capite annue conseguite dai dipendenti. Così i dirigenti sono i veri “gestori” del personale pubblico a cui è affidata la responsabilità di prendersi cura delle proprie persone e creare uno spirito di squadra”.

L’atto di indirizzo ha tali obiettivi fondamentali: guida le amministrazioni verso l’individuazione di soluzioni formative funzionali al raggiungimento degli obiettivi strategici; individua i presupposti per un sistema di monitoraggio e valutazione della formazione e del suo impatto sulla creazione di valore pubblico.

La Direttiva si inserisce nel quadro più ampio delle attività adottate dal Dipartimento della funzione pubblica in materia di formazione come il rafforzamento della piattaforma Syllabus, il rilancio dei Poli formativi territoriali, lo stanziamento di circa 20 milioni di euro erogati direttamente alle amministrazioni per supportare percorsi formativi professionalizzanti. “Sono tutte iniziative che supportano le nostre persone in un processo di aggiornamento continuo, necessario per affrontare le complesse sfide dell’innovazione e per guidare il Paese verso la crescita e lo sviluppo” conclude il Ministro Zangrillo (fonte

Certificazione contributo IVA Servizio di trasporto pubblico locale

Con decreto del Direttore Centrale per la Finanza Locale – Dipartimento Affari interni e territoriali del Ministero dell’interno del 15 gennaio 2025 sono state approvate le modalità di certificazione per assegnazione, nell’anno 2025, a favore di unioni di comuni, consorzi tra enti locali, comunità montane, province della regione Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari, del contributo a rimborso dei maggiori oneri derivanti dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) in relazione ai contratti di servizio stipulati per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale.

Gli enti locali, ad esclusione degli enti appartenenti alle regioni Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Sicilia, che possono richiedere il contributo statale a rimborso dei maggiori oneri derivanti dal pagamento dell’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.) in relazione ai contratti di servizio stipulati per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale ai sensi del decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422, presentando apposita domanda al Ministero dell’interno – Direzione Centrale per la finanza locale, sono:
– unioni di comuni;
– consorzi tra enti locali;
– comunità montane;
– province della regione Sardegna e Città Metropolitana di Cagliari.

La certificazione dovrà essere compilata esclusivamente con metodologia informatica, avvalendosi dell’apposito documento informatizzato che sarà messo a disposizione degli Enti nell’ambito della predetta Area riservata, all’indirizzo https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify

Per la validità della comunicazione, gli enti locali interessati, devono presentare telematicamente, richiesta di contributo tenendo presente, per le due tipologie di modello di certificazione, i seguenti termini:

  • modello “B” (preventivo 2025) a partire dal 31 gennaio 2025 ed entro il termine perentorio, a pena di decadenza, delle ore 24:00 del 28 febbraio 2025;
  • modello “B1” (consuntivo 2024) a decorrere dal 31 marzo 2025 ed entro il termine perentorio, a pena di decadenza, delle ore 24:00 del 30 aprile 2025.

 

La redazione PERK SOLUTION

Welfare integrativo per segretari comunali e provinciali

Con l’orientamento applicativo AFL93, l’Aran fornisce chiarimenti in merito alle modalità di finanziamento del welfare integrativo a favore dei Segretari comunali e provinciali. In particolare il testo del parere è il seguente:

È corretto affermare, alla luce delle nuove disposizioni contrattuali del CCNL Area FL del 16.07.2024 che il welfare integrativo a favore dei segretari comunali e provinciali può essere finanziato attingendo dalle risorse dal Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti?

Come si evince dal combinato disposto degli artt. 1 (Campo di applicazione), 26 (Welfare integrativo) e 35, comma 1, lettera d) (Contrattazione Integrativa: materie) del nuovo CCNL dell’Area FL del 16.0.2024, i criteri generali per la definizione dei piani di welfare integrativo, attivabili nei limiti delle risorse di cui all’art. 26 sono applicabili anche ai Segretari e le risorse sono necessariamente allocate nel Fondo di cui all’art. 57 del CCNL 17.12.2020. Pertanto, secondo Aran, è corretto affermare, alla luce delle nuove disposizioni contrattuali che il welfare integrativo a favore dei segretari comunali e provinciali possa essere finanziato attingendo dalle risorse dal Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti.

 

La redazione PERK SOLUTION